Facciamo oggi l’analisi di Zeta Group, uno schema piramidale che di concreto ha ben poco. Il progetto Zeta, sponsorizzato dagli stessi promoter di Uefa Footbal, Crypto Italia Support, si presenta come una piattaforma che vende servizi ai propri membri tramite una rete di network marketing multilivello (MLM).
Dopo aver acquistato uno dei tre pacchetti proposti dal promotore, si avrà accesso a più servizi, dalla scuola di trading (quattro cose che su YouTube si trovano gratis), alla gestione delle finanze tramite un algoritmo di intelligenza artificiale. Per incentivare l’arruolamento di persone ci sono dei dei bonus, in base allo sviluppo della rete di ciascun promotore di Zeta. Diverse lacune, contraddizioni e imprecisioni però, lasciano intendere che oltre al fare entrare persone ci sia poca sostanza. Un altro piramidale, insomma, in Italia vietati dalla legge 173/2005. Zeta Group non risulta essere iscritta alla Consob.
Canale discussione libera su Zeta
Vista la difficoltà di poter reperire informazioni indipendenti su progetti come Zeta, abbiamo aperto un canale Telegram di discussione libera dove potete trovare, oltre alla redazione di Decripto, altri investitori in Zeta. Si potranno fare tutte le domande che si vogliono senza il timore di essere bannati.
Sito web
Il sito web si presenta piuttosto spoglio, con poche informazioni, praticamente è solo una landing page. E’ stato creato a maggio 2022 come si evince da Whois e riceve per oltre il 40% visite dalla Colombia come riportato da Similarweb. Cosa che viene ripresa anche su Twitter, vedendo il loro profilo, che conta solo 142 follower al momento della stesura, il profilo infatti retwitta post di testate giornalistiche colombiane. A livello di audience vediamo come sia partito dal sud America, per poi espandersi negli Stati Uniti e ora sbarcare anche in Italia.

Il testo nel sito è mal tradotto o proprio non tradotto, in più parti e tutto il materiale legale è in spagnolo, cosa che dovrebbe già da se far sorgere qualche dubbio. Sono presenti anche i link ai social poco popolati, come Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Paradossalmente manca il gruppo ufficiale su Telegram, piattaforma molto utilizzata da piccoli gruppi di promotori. Sul canale YouTube comunque c’è il link alla community italiana di Telegram, che però risulta non essere un gruppo ma una persona.
Business model
Zeta, come raccontato anche da Antonio Russo su Gazzetta Diretta, si basa sulla vendita di “pacchetti di servizi”, tramite il network marketing. Offre 3 pacchetti: Bronzo, Argento e Oro, da 139, 388 e 538 dollari, con più servizi, dalle lezioni sul trading ai segnali di trading alla gestione tramite MAM (Multy Account Management) su un broker partner. Ricordiamo sempre che il network marketing non è illegale in Italia, ma molti camuffano schemi piramidali come MLM, quindi bisogna fare attenzione. La domanda però sorge, se hanno un sistema così rivoluzionario da poter gestire i soldi tramite intelligenza artificiale e che produce un 190% annuo, perchè non puntano ad un pubblico istituzionale? In fondo, con anni di “operatività” alle spalle, un pubblico istituzionale con milioni a disposizione non è più interessante di qualche piccolo retail che versa 500-1000 euro? E’ comunque da sottolineare che l’intelligenza artificiale non opera sulle crypto, ma sul mercato forex.
A questo punto i promotori tirano fuori il resoconto di MyFxBook, che però è una lama a doppio taglio. MyFxBook è infatti una piattaforma che permette di far vedere il proprio storico nel trading. Il problema è che la maggior parte delle volte la utilizzano scam e Ponzi, perchè è facile da alterare.

I costi da sostenere
Un aspetto del MLM che viene spesso omesso, è anche quello della tassazione, il network marketing infatti prevede il pagamento delle tasse allo stato. Zeta inoltre, come evidenziato nelle loro clausole dei termini e condizioni (in spagnolo), spiega anche che una commissione del 50% sui guadagni generati, verrà detratta dal conto del membro della rete. Tra i soldi per comprare il pacchetto, mantenere la piattaforma e mollare il 50% dei profitti, di soldi ne escono. In pratica bisogna sborsare 500 dollari per il pacchetto Gold, 140 dollari di tassa annuale, 75 dollari al mese (la bellezza di 900 all’anno) e 39 annuali per fare rete. Tutto ciò solo per iniziare, poi altri minimo 500 dollari per la gestione tramite l’intelligenza artificiale. Con oltre 2000 dollari di spesa annuale e 500 investiti, togliendo il 50% dei guadagni che si trattiene l’azienda, per andare anche solo in pareggio servono oltre 4000 euro di guadagno della IA, ovvero un 800% annuo costante.
Portare dentro gente per recuperare l’investimento
Tutti questi costi comunque vengono abbattuti dai bonus, se si fa rete e si fa entrare gente. Il punteggio verrà calcolato in base alla gamba debole della nostra rete. I bonus verranno dati prendendo delle percentuali che vanno dal 7% al 20% dalla vendita dei pacchetti ad altre persone. Raggiungendo poi dei rank maggiori si guadagna fino al 20% da tutti i guadagni delle persone sotto di noi. Si guadagnerà anche fino ad un 10% dai profitti del sistema automatizzato di trading con la IA, sulle persone sottoposte. Una cosa che noteremo spesso nelle presentazioni infatti, sarà come la spiegazione si focalizzerà sul “prodotto” per poco tempo. Dopo un accenno a Zeta, elogiando il team, il discorso verterà sui numerosi modi per guadagnare invitando gente. E’ curioso comunque, come qualche promotore a capo delle community, lo ammette anche che guadagna da quelli sotto di lui, e non per il “prodotto” che vende, portando avanti il solito discorso: “l’ho fatto io e lo potete fare pure voi”.

Azienda e Team
Zeta è il rebrand dell’azienda Peers2win, fondata il 14 ottobre 2020 in Texas da Jorge Enrique Montes, che però non compare nel team sul sito. La sede fisica però è in Colombia, come si nota nella sezione legale in spagnolo al fondo del sito, nei PDF. I soldi per il Z system (conto gestito da IA), bisognerà poi mandarli al broker TWT che li farà gestire al broker FxWinning. I siti di questi ultimi 2 rappresentano bene la sostanza, poca roba e descritta male. Insomma sono 2 specchietti per le allodole.
Il team, almeno quello sul sito, è composto da Allan Badilla, networker, Shaddy Dahrouj, imprenditore libanese, il CEO di TWT Teo Zuniga, e Emet, azienda di innovazione digitale. A dispetto di quello che viene ribadito più volte però, ovvero che il team è solido e nessuno di loro ha mai promosso truffe, questa cosa non è vera.

I trascorsi dei personaggi principali
Allan Badilla ha già promosso diversi schemi piramidali, come iMarkets Live, già segnalata e sanzionata negli Stati Uniti, Travel One e Melius. Su YouTube c’è anche un bel video esplicativo sul passato del networker.
Shaddy Dahrouj (AKA Shady) sembra un trader appassionato di crypto, guardando il suo piuttosto povero profilo Twitter. Guardando su Linkedin la sua carriera è tempestata di attività, sfortunatamente non ci sono commenti di colleghi o amici.
Teo Zuniga negli scorsi anni ha promosso Kuvera, che ora si chiama iGenius, schema piramidale costato la galera al suo CEO. Zuniga ha anche promosso iMarkets Live, sanzionata per truffa, e neanche a dirlo FxWinning non è regolamentato e molti si sono già lamentati.
Per quanto riguarda Emet, ha sede a Malta e il sito è povero sotto la parte legale.

White paper
Nonostante si presentino come un progetto crypto, ma operino poi su un broker che utilizza CFD (contratti per differenza), non hanno un white paper. D’altro canto per acquistare i pacchetti, ricevere i “bonus” e mandare i soldi al broker, si utilizza la rete Tron e si inviano USDT. Nella sezione legale al fondo del sito però, troviamo i PDF in spagnolo che spiegano un po’ cosa fanno e cosa non fanno. Sono decine di pagine in spagnolo, ma vi consigliamo sempre di leggerle, perchè al momento dell’acquisto di un pacchetto, si accettano quelle condizioni. Durante le presentazioni i promotori omettono diverse cose, tra queste troviamo:
- Una tassa annuale da 140 dollari.
- Una trattenuta del 50% da parte di Zeta sui profitti dello Z system (gestione con IA).
- Propongono opzioni binarie, ma in Italia sono vietate dalla Consob, in quanto classiche degli scam.
- Zeta avvisa che non è un ente certificato e bisogna prendere le giuste precauzioni.
- In caso di inattività per più di un anno, il distributore perderà il suo codice distributore e il diritto a utilizzare il back office, per la gestione del network marketing, e l’accesso ai servizi, lo stesso vale per gli utenti che hanno un singolo account utente.
- Se sei un membro di Zeta non puoi parlare male di Zeta, altrimenti si verrà buttati fuori, per parlare di Zeta con i Media serve una autorizzazione, altrimenti non si può parlare con i Media di Zeta. Un po’ tipo il Fight Club, prima regola del Fight Club: non si parla del Fight Club.
- Il diritto di recesso è di soli 5 giorni, non dei soliti 14, perchè si seguono le leggi colombiane.
- Anche con il diritto di recesso non ci saranno garanzie e ci saranno comunque costi da sostenere.
- Se per qualsiasi ragione si dovesse finire in tribunale bisogna andare in Texas.
Conclusioni
Tirando un po’ le somme di quello visto sopra e dei fatti a nostra disposizione al momento, possiamo quindi dire che molte cose sono quantomeno ombrose. Il team è fatto da truffatori seriali, il broker al quale bisogna affidare i nostri soldi non è regolamentato Consob e molti si sono già lamentati. Ci sono diversi costi da sostenere, per servizi dubbi e il materiale dei corsi si può trovare gratuitamente anche online. Tra le note non ancora citate, i “trader professionisti” che faranno lezione, sono ragazzini che fanno trading da solo un anno e mezzo. Ricordiamoci che per qualsiasi lavoro (e il trading è un lavoro) l’esperienza conta, provate anche solo ad assaggiare i piatti di un cuoco che cucina da un anno e mezzo e quelli di Cracco, la differenza c’è.
Le presentazioni spingono molto sul fare rete e fare entrare soldi, altrimenti i costi sono alti. Il prodotto è dubbio, portare un MyFxBook facilmente manipolabile, non basta a farci dormire tranquilli. Con un conto del genere ci sarebbero decine di fondi e investitori con decine di milioni pronti, perchè non ci sono? La comunicazione può per regolamento essere solo di un tipo, positiva, lo dicono loro. Per alcune cose si seguono le leggi americane, per altre quelle colombiane, ma noi siamo in Italia, nessuno segue le leggi italiane?
Tra le cose che accomunano le truffe troviamo sempre la fretta ad acquistare qualcosa, in modo da non aver tempo per farsi le giuste domande. Troviamo anche il coinvolgimento delle emozioni, mentre negli investimenti bisogna sempre rimanere freddi, distaccati e lucidi. Infine l’utilizzo di canali non ufficiali, tipo le Zoom di presentazione fatte da promotori, invece delle AMA fatte dal team. Al momento molti aspetti lasciano a intendere che il progetto non sia valido, non resta che vedere come andrà a finire.