Ecco un breve vademecum riassuntivo riguardante i principali termini in uso nel panorama Bitcoin, Crypto e Blockchain.
Prima distinzione di base
- Bitcoin protocollo distribuito di trasmissione del valore senza necessità di intermediazione fiduciaria, annoverabile a INTERNET DEL VALORE. Rappresenta l’unico reale elemento disruptive, inventa la scarsità in ambito digitale e offre la possibilità di transare valore senza confini, permessi o restrizioni.
- bitcoin (“b” minuscola) moneta transazionale del protocollo. Risponde a tutti i criteri tecnologici di “moneta”, non ultima la “riserva di valore” ormai dimenticata dalle valute fiat. Si tratta dell’unica reale risposta in opposizione alla tecnologia fiat_money, capace di riportare chi lo comprende e vi approccia con misura personale ad un sano risparmio privo della necessità di investire per prevenire una svalutazione certa della moneta in uso.
Breve recap a riguardo:
- supply finita e assoluta, non di più di circa 21mln di bitcoin, frazionabili sino al centun milionesimo (satoshi);
- politica monetaria inelastica alla domanda, inalterabilità del protocollo e ulteriori incentivi a non farlo;
- emissione fissa e cadenzata, block reward stabilita ogni 10 minuti;
- scarsità progressiva crescente, halving o dimezzamento della suddetta reward ogni 4 anni circa (210.000 blocchi);
- difficoltà “estrattiva” relazionata alla potenza computazionale impiegata per la scrittura delle transazioni e disincentivo all’attacco del protocollo (difficulty adjustment ogni 2 settimane);
- sottostante monetario rappresentato dall’energia impiegata dal mining; di fatto un ricalco dell’oro fisico in formato digitale, al portatore, più facilmente trasferibile e conservabile.
Terminologia correlata
- Fiat_money “fiat” dal latino “sia fatta”, identifica valute di banca centrale emesse con politica monetaria elastica e arbitraria, prive di collaterale sottostante se non la fiducia riposta nell’ente emittente e nel governo correlato. Strumento apparentemente stabile a inflazione certa e controllata, in teoria, siccome quest’ultima di fronte ad eventi straordinari ha dimostrato perdita di controllo. Nasce con l’idea di rendere i mercati più stimolanti, incentivando l’investimento pena la perdita del valore del proprio capitale lasciato fermo.
- Crypto valuta: sebbene anche bitcoin possa rientrarvi siccome fa uso di crittografia a chiave asimmetrica, ad oggi il termine “crypto” identifica il mondo dei progetti che usano Blockchain alternative a quella di Bitcoin e dei Coin o Token su di esse creati. Potenzialmente una moneta emessa da ente privato con maggiori incentivi ad offrire un prodotto eccellente rispetto ad un governo privo di competitors; nei fatti, nella maggior parte dei casi uno “scimmiottamento” della politica fiat_money, capace di permettere l’emissione di securities finanziare prive, al momento, di valide restrizioni regolatorie in grado di limitarne gli schemi pump&dump, spesso causati dagli stessi creatori.
- Blockchain “catena di blocchi”, libro mastro a pagine concatenate riportanti le transazioni di informazioni e/o valore; essenziale al funzionamento di un protocollo distribuito. Una pagina confermata nel suo passato non può essere modificata senza impiegare energia nell’alterazione di quelle ad essa successive. Uno strumento di fatto altamente inefficiente e poco scalabile se non corredato di Layers superiori allo snellimento di alcune operazioni. L’unico vero reale utilizzo dirompente lo possiamo vedere con Bitcoin. Nel 95% dei progetti altcoin si tratta di una ridondanza di limitazioni volte solo a stimolare un’azione di marketing verso quei prodotti; essendovi di fatto un ente centrale a monte del progetto, esso verrebbe reso molto più funzionale con un normalissimo database decentralizzato. L’utilizzo di blockchain offre però un mal incentivo a prendere parte all’investimento sul progetto senza passare da canali sufficientemente regolati al fine di proteggere i dumb money, ossia la maggior parte degli investitori fai-da-te privi di valida formazione. Solo in pochi casi virtuosi la vediamo realmente implemetnare funzioni prima non fattibili con semplice decentralizzazione. Si tratti ancora di pochi casi ma questo scenario è di fatto appena nato.
- Smart Contract anche detto “contratto intelligente” seppur di intelligente abbia ben poco; bensì automatico potremmo dire. É un programma decentralizzato creato su blockchain attraverso cui gli utenti interagiscono collegando il proprio wallet e pagano le commissioni coi coin di catena o i token dello smart contract stesso.
- Mining processo di elaborazione e inserimento delle transazioni nel blocchi di una catena (BlockChain). Utilizzato nei protocolli PoW (Proof of Work) è il sistema che correla mantenimento del funzionamento e messa in sicurezza con emissione del conio.
- Proof of Work metodo di consenso premiante chi dà maggior “prova di lavoro”; sistema meritocratico capace di creare un virtuoso gioco di incentivi all’investimento che si traduce in maggior funzionalità e sicurezza del network.
- Proof of Stake anche detto PoS, indica un metodo di consenso che dà maggiori possibilità di validazione blocco (e quindi di reward in coin) a chi ha maggior “stake”, ossia coin tenuti fermi sul protocollo. Sistema poco incentivante alla competizione migliorativa rispetto alla PoW, questo si presta più facilmente a meccanismi di controllo lobbistico. Non che questo non possa avvenire nel mining ma, in Bitcoin specialmente, i miner seppur grandi e potenti che siano, non hanno capacità di sovversione del protocollo. Spesso il termine “stake” viene utilizzato a sproposito per identificare vinvolamento di beni su piattaforme centralizzate non operanti effettive operazioni di Proof of Stake.
- Coin moneta nativa di una Blockchain, ad esempio: su Bitcoin si transano bitcoin; su #Ethereum si paga potenza computazionale in #ether . Il suo controvalore espresso in moneta fiat lascia il tempo che trova, oltre ad essere un misuratore del sentiment di mercato. Il suo vero valore è misurabile dalla funzionalità e garanzia della tecnologia sottostante.
- Token rappresentante digitale di qualcosa su di una Blockchain, ad esempio: la maggior parte dei token conosciuti girano su Ethereum e servono ether per le commissioni transazionali dei loro scambi. Nella maggior parte privi di effettivo valore, possono avere un futuro come identificazione di titoli o parti intere o frazionarie di rappresentazione della proprietà nel mondo reale.
- NFT (Not Fungible Token) token privo di fungibilità e con scarsità pre-determinata. Possono essere usati come identificanti univoci per qualsiasi cosa, anche individui, a patto della serietà e funzionalità della BlockChain sulla quale vengono emessi o “mintati”.
- Minting procedura di creazione di un token, fungibile o meno, su di una BlockChain proprietaria. Le commissioni di creazione vengono pagate nel coin della chain (diminutivo) utilizzata.
- Farming processo di creazione di token previo vincolo di altri token o coin della BlockChain relativa (in de-fi) o anche slegata e semplicemente derivanti dall’account del cliente (in ce-fi).
- Earning nome differente per dinamica descritta nel punto appena sopra ma non legata alla creazione di un nuovo token. Piuttosto utilizzata per invitare al pre-acquisto di un prodotto tokenizzato da tener vincolato per la durata del contratto indicato, così da poterne riscuotere rendimenti da messa a prestito/collaterale per altri servizi gestiti dall’exchange che lo propone.
- Wallet software di interfacciamento con un sistema distribuito su BlockChain. In quanto rappresenta la porta di accesso ai propri fondi, è importante che sia quando possibile SEMPRE open_source, ossia un software verificabile da tutta la community che lo utilizza.
- Seed o seed_phrase: identifica un insieme di parole leggibili da mente umana corrispondenti ad un codice univo di accesso ad un wallet; rappresenta di fatto la proprietà dell’asset di riferimento e possederlo ne garantisce capacità di spesa. Sviluppare valide skills di backup, ridondanza e occultamento di questo dato è di ASSOLUTA E PRIMARIA IMPORTANZA. Oggi esistono enti che conservano, previa fiducia, seed-phrase interi o parti di essi. Bisogna sempre ricordare però che si introduce un intermediario il quale potrebbe essere aggredito o limitato nel relazionarsi a noi. Bitcoin insegna: “not your keys, not your coins.”
- Exchange piattaforma centralizzata di intermediazione finanziaria e prestazione di servizi di compravendita e scambio. Una delle più semplici e invitanti porte di ingresso a questo mondo, rispondono in modo efficiente alle regolamentazioni vigenti. Ledono relativamente la privacy dell’utente richiedendo di sotto stare a politiche di KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering). Va ricordato che la maggior parte degli scandali di questo settore va annoverata a questa categoria di servizi, essendo sì comodi ma effettivi detentori dei fondi dei clienti.
- De_fi decentralized finance: identifica quelle piattaforme e/o smartcontract che permettono di operare direttamente su di una BlockChain. Certamente uno dei prossimi trend di sviluppo, rappresenta il più allettante campo di incontro tra la trad-fi (traditional finance) e il mondo crypto-blockchain.
- Smart_contract identifica un applicativo su BlockChain a cui chiunque in possesso di un wallet può connettersi per operare. Sono di fatto il cuore della finanza decentralizzata. Va ricordato che non ci stiamo fidando di una piattaforma centralizzata ma nella capacità o buona vede di chi lo ha programmato. In alcuni casi vere e proprie trappole programmate, spesso vengono messi premi di auditing per scoprire bug preventivamente al loro utilizzo.
- Ce_fi centralized finance: identifica il mondo degli intermediari centralizzati, come i suddetti exchange, capaci di fornire servizi finanziari di intermediazione, richiesta di prestiti e messa a collaterale dei propri fondi in cambio di interesse. Anche qui è presente il rischio di controparte essendo necessaria fiducia nell’ente di riferimento.
Per concludere
Ci sarebbero decine di altri termini da inserire, come ICO, BIP, EIP, ERC, ecc… ma quello che vuole essere questo articolo è una base di comprensione per gli ancora inesperti del settore che hanno però la capacità di imbattersi, spesso anche senza volerlo, in prodotti e servizi correlati a queste informazioni preliminari.
Per approfondire rimando al più completo glossario creato dallo staff di Decripto.org su GitHub:
https://github.com/Decripto-org/Blockchain-Glossary
Nella speranza che questo contenuto possa essere stato utile, vi invito alla condivisione e rimando al prossimo intervento.