La storia del progetto Web 3 della CNN è la dimostrazione che, quando ci si avvicina ad una nuova tecnologia senza la necessaria preparazione e progettazione, oltre al fallimento del proprio progetto, si rischiano anche accuse infamanti di avere messo in atto una operazione truffaldina.

I fatti
Nell’estate del 2021 la famosa rete televisiva all news americana lanciò il progetto Vault by CNN come un mercato per i propri NFT (gettoni non fungibili) che avrebbe “offerto ai collezionisti l’opportunità di possedere un pezzo di storia” prendendo spunto da progetti simili legati al mondo dello sport. Vault by CNN avrebbe offerto storie della CNN su eventi chiave o interpretazioni artistiche ispirate ad essi, creando oggetti da collezione digitali, che i proprietari avrebbero potuto esporre in qualche modo o scambiare con altri, come le figurine di baseball. Una idea ragionevole in un periodo in cui le quotazioni delle criptovalute volavano, un po’ meno dopo l’avvento del Bear Market, anche se un rapporto dell’ aprile 2022 di Press Gazette affermava che la CNN aveva raccolto oltre 300.000 dollari dalle vendite dei propri NFT
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— Vault by CNN (@vaultbycnn) October 10, 2022
L’annuncio della fine del progetto
Lunedì 10 Ottobre nel pomeriggio la CNN annunciò di avere concluso il suo grande progetto Web3 annunciando: “Abbiamo deciso che è ora di dire addio al Vault della CNN”. Nel canale Discord del servizio, un altro messaggio informò i proprietari che il sito web del Vault avrebbe subito alcuni cambiamenti” e sarebbe rimasto disponibile per visualizzare le loro collezioni. Le reazioni della community furono di shock, delusione e alcuni di essi scrissero che avrebbero contattato i loro avvocati accusando la CNN di “rug pull”, che nel linguaggio delle criptovalute indica la situazione in cui un team di sviluppo toglie inaspettatamente il supporto – e i fondi – da un progetto, lasciando le persone che avevano investito con un pugno di mosche in mano. Una vera e propria truffa. Il messaggio su Discord informava anche i possessori del piano della CNN di “bruciare” gli NFT invenduti, il che, a suo dire, avrebbe reso più rari quelli in loro possesso, e ringraziava i collezionisti per aver aderito all'”esperimento”. Fino al messaggio sulla chiusura del Vault non era mai esistito un alcun riferimento al progetto come “esperimento” nei numerosi tweet della CNN, nelle trasmissioni su Discord e nei materiali per la stampa. In un’e-mail, l’addetto stampa della CNN Garrett Cowan ha dichiarato a The Verge che l’esperimento di sei settimane menzionato nel messaggio era un test interno che precedeva il lancio pubblico del giugno 2021.
Nel Discord, la CNN disse che avrebbe compensato le migliaia di collezionisti con distribuzioni basate sul prezzo di acquisto degli NFT di ciascun portafoglio, rilevato il 6 ottobre 2021″. In un messaggio separato dal profilo ufficiale della CNN, un non meglio definito membro dello staff di nome “Jason” dichiarò che “La distribuzione sarebbe stata costituita da token FLOW o da stablecoin depositati nel portafoglio di ciascun collezionista e specificò che erano in fase di definizione i dettagli con la precisazione che l’importo della distribuzione sarebbe stato pari “all’incirca il 20% del prezzo di conio originale per ogni Vault NFT posseduto“. Inoltre Jason sottolineò che i supporti effettivi per gli NFT erano memorizzati in IPFS, un file system distribuito, il che avrebbe dovuto significare che essi avrebbero continuato ad essere disponibili, anche se il sito web della CNN fosse scomparso.
Le reazioni della community
Queste precisazioni non furono sufficienti a tranquillizzare i collezionisti, i quali si sarebbero aspettati che i token pubblicati da un marchio affermato come la CNN avrebbero goduto di maggiore supporto rispetto a molti progetti NFT più loschi. Come scrisse un utente sul canale Discord “non puoi semplicemente dire addio ma i tuoi NFT sono ancora ok e ora più rari… senza una comunità (discord almeno) e senza utilità… non è più un NFT ma una semplice copia digitale…”

“Sorprendente/deludente che ciò sia accaduto nel bel mezzo della sfida per le elezioni presidenziali – molti di noi hanno partecipato ai drop aspettandosi di completare la sfida e di ottenere utilità.” “Un annuncio di rug dovrebbe essere consolante per una comunità che ha aspettato pazientemente un’utilità lenta ma promessa?”. “L’affermazione più scioccante è “esperimento di 6 settimane”. Davvero? È stato promosso su CNN.com e mai una volta è stato detto che si trattava di un esperimento a breve termine”.
Citazioni dal Vault di CNN Discord:
Un altro membro sottolineò un problema derivante dal fatto che il Vault si basava sulla blockchain Flow, lo stesso sistema prodotto da Dapper Labs alla base di NBA Top Shot e NFL All Day. “I documenti di supporto di Flow menzionano che consente prelievi nella stablecoin USDC, ancorata al valore del dollaro USA, a un minimo di 10 dollari per transazione con una commissione di elaborazione di 4 dollari. I NFT più economici sul marketplace della CNN sono quotati a 19 dollari: se qualcuno possiede uno di questi, il suo rimborso sarebbe di circa 4 dollari, o anche meno, lasciandolo senza contare più su nessun tipo di supporto” Un altro utente condivise l’indirizzo del suo portafoglio e stimò di aver acquistato fino a 11.000 dollari di token CNN dal suo marketplace e scrisse che “senza un supporto continuo e dopo un rimborso del 20%, ho poche ragioni per credere che il valore della collezione rimarrà vicino a questo livello”.

Fino a un mese prima
A rendere più sconcertante la vicenda c’è il fatto che nelle settimane precedenti la chiusura del Vault, la CNN spingeva i membri della community ad acquistare altri token in modo da averne abbastanza per accedere a eventi come l’allora imminente l’ Art of Voting NFT Series, prevista per il giorno delle elezioni di metà mandato, l’8 novembre. I collezionisti avrebbero dovuto possedere un NFT di una particolare serie per ottenere una chiave di accesso alla serie Art of Voting e altri “vantaggi esclusivi” non specificati. La documentazione del Vault by CNN includeva una sezione che descriveva la favolosa “utilità”, elencando i CNN Perks esclusivi e i CNN Vault Merch esclusivi come “in arrivo”. Una tabella di marcia delle funzionalità promesse indicava persino che, più avanti nel corso dell’anno, le persone sarebbero state in grado di coniare qualsiasi articolo della CNN come NFT. Secondo il sito web del mercato Vault – che non include una nota sulla chiusura – l’ultima transazione prima dell’annuncio è avvenuta il 5 ottobre 2021, quando qualcuno ha acquistato per 77 dollari un token “CNN Defining Moments” che commemora il rilascio di Nelson Mandela.
La CNN ha davvero orchestrato un rug pull?
Un Rug Pull o “Carpet Pull” è una pratica malevola che cerca di manipolare gli utenti a partecipare finanziariamente a un progetto, di solito allettati da promesse di alte ricompense, ma poi rimane solo una cosa: la chiusura inaspettata del progetto e la fuga dei suoi “sviluppatori” con tutto il denaro raccolto. Nel mondo della blockchain è abbastanza comune vedere questo tipo di truffa all’interno di progetti come ICO, DeFi, NFT e persino metaversi, in quanto si tratta di progetti che generano molto interesse da parte degli investitori, i quali, entusiasti del “buon progetto”, si assumono il rischio di partecipare alla truffa, alla ricerca di buoni profitti, anche se finiranno per perdere tutto.
Durante il boom delle ICO nel 2017, si è registrato un aumento significativo di questo tipo di pratica, poiché molti di questi progetti non erano altro che fumo negli occhi. Ad esempio, Chainalysis, una rinomata società di analisi della blockchain, riporta che le perdite di Rug Pull dal 2017 al 2022 superano i 3 miliardi di dollari. In tutti questi casi, i Rug Pull seguono uno schema di funzionamento abbastanza comune: viene lanciato un nuovo progetto che introduce un proprio token nativo e gli sviluppatori associano tale token ad altri token noti come ETH, USDT o DAI. L’idea è quella di attirare gli utenti con la promessa che il progetto farà loro guadagnare molto denaro in breve tempo. Così molti investitori si avvicinano al progetto, incoraggiati da guadagni rapidi, ma a un certo punto i promotori chiudono le porte senza preavviso, smettono di mantenere i contatti e scappano con tutto. Dietro di loro, ci sono solo utenti truffati, portafogli vuoti e nessuno che reclama.
Questo corrisponde a ciò che è successo con Vault della CNN? In parte, probabilmente in questo caso non c’è stato dopo, ma forse più colpa. Il giudizio finale viene lasciato a ciascun lettore dopo avere letto lo scorrere dei fatti.