Una nuova “rivoluzione” sta facendo parlare di sè, con molte persone che invitano altri a entrare nel progetto di DeFi “più innovativo dell’anno“, si tratta di Ultron. Dai canali YouTube, ai gruppi sui social, molti stanno spargendo voce su un nuovo progetto: Ultron, token ULX.
Utron infatti, promette di ottenere un guadagno in modo passivo, tramite un modello di network marketing, con la piattaforma Mavie Global. Ma andiamo ad analizzare questo progetto nei minimi dettagli.
Enfatizzando come questo progetto sia un layer 1 (cioè abbia una blockchain proprietaria), non un semplice token, molti tra YouTubers e influencers, gridano alla nuova perla. Il progetto a prima vista sembra, anche se non esattamente rivoluzionario, quantomeno legittimo. I dubbi vengono quando andiamo a vedere le persone dietro Mavie, la piattaforma che sponsorizza Ultron. Le persone in questione sono Michal Prazenica (CEO ufficiale), Tobias Sukenik e Ivana Belakova, che hanno già un trascorso per lo meno turbolento. Sponsorizzano infatti Ultron, tramite la piattaforma Mavie, non come progetto su blockchain con la libertà al mercato che ne consegue (compro e vendo quando voglio), ma come sistema piramidale che obbliga per mesi lo stake e quindi impedisce la vendita del token. Una mezza furbata.

Sito web di Ultron
Il sito web si presenta bene, spiegando nel dettaglio come funziona la blockchain proprietaria di Ultron. Creato a febbraio 2022 è abbastanza nuovo, nonostante ciò i link sono parecchi e i riferimenti tecnici non mancano. Come spiegano all’interno del sito e nel white paper, puntano all’innovazione. L’obbiettivo di questa chain è gestire meglio le transazioni, rendendole più veloci e con fee molto basse. Puntando a questo traguardo, hanno scelto una blockchain di tipo PoS (Proof of Stake), per gestire le transazioni rapidamente, utilizza la tecnologia Lachensis Consensus Algorithm (LCA) e il Directed Acyclic Graph (DAG). Questi due algoritmi sono stati ultimamente molto in voga, portati sempre più in alto nelle classifiche, dalle blockchain di Fantom, Iota e Nano. Un altro vantaggio che ha questo tipo di blockchain è che supporta le Ethereum Virtual Machine (EVM), ovvero è compatibile con il wallet Metamask.

Non solo una blokchain
La blockchain parte già fornita di un DEX (exchange decentralizzato) per scambiare i token e di un bridge, per spostare i token da e verso la Ultron Chain. Per gli appassionati di DeFi inoltre non mancano i soliti strumenti, dalle liquidity pool al farming, fino ad arrivare allo staking. Ben organizzato, nella sezione Ultron Swap, troviamo i dati relativi al TVL (valore complessivo bloccato), market cap, volumi e quant’altro. Nella roadmap vediamo anche come puntano inoltre a un gioco di football nel “metaverso”.
Le chain supportate, dove possiamo trovare i token wrappati (cioè ancorati al valore di un altro asset, perché l’asset originale viene messo in un wrapper, ovvero una sorta di cassaforte digitale, che consente di crearne una versione wrapped su un’altra blockchain) sono al momento: Ethereum, Fantom, Polygon e BSC. Fin qua diciamo che non è una rivoluzione, ma hanno tutte le carte in regola.
Codice open source
Il codice è open source e possiamo piacevolmente notare il link a Github, dove trovare il necessario. Gli audit sul protocollo e sul bridge li possiamo trovare anche sul sito e, nonostante ci siano un paio di bug da risolvere, essendo all’inizio ci può stare. Peccato che su Github non sia presente nessuno degli sviluppatori.
White paper e team di Ultron
Il white paper è corposo e nonstante le prime 23 pagine si potessero evitare, data la generalità delle informazioni di mercato, si estende per 106 pagine. In questo file pdf, viene ben spiegato anche a livello più tecnico come funziona il protocollo e dopo averlo letto tutto, si può avere una buona impressione del progetto.
Il team è composto da parecchie persone, di tutte le professioni, e anche cercando i volti e il passato dei vari membri, si trovano parecchie informazioni. Fin qua tutto bene, poi è saltata all’occhio una strategia… strana.
Marketing piramidale di Mavie
La maggior parte delle volte in cui si sente parlare di Ultron però, non si viene introdotti al sito web ufficiale, bensì ad una piattaforma associata: Mavie Global. Questa azienda, con il sito creato a marzo 2022 (solo un mese dopo Ultron) sponsorizza, insieme ad altre piattaforme, il progetto Ultron, ma con un sistema piramidale.

Su questa “azienda” non si riesce a trovare granchè, dato che le pagine dei termini e condizioni e della privacy policy non esistono e non ci sono riferimenti legali. Non sapere come verranno trattati i nostri dati e i nostri soldi, non è il massimo quando si investe in un progetto. L’obbiettivo di questa piattaforma, come si vede nel loro sito e nei vari video con sotto il referral link, è quello di portare gente nei progetti, tramite il multy level marketing, il classico schema piramidale che in Italia è vietato dal 2005. La trafila è sempre la solita dei network marketing, login con mail e password, KYC (invio dei documenti), metti i soldi, invita altri ad entrare. A differenza del network marketing però, dove bisogna vendere un prodotto, qua il il prodotto non c’è, ed essendo su blockchain si può comprare e vendere il token anche senza Mavie, chiaramente.

Sito web di Mavie
Il sito web è a dir poco approssimato, con la maggior parte delle immagini prese su Shutterstock. Andando a vedere le informazioni delle “partnership” di Mavie vediamo Ultron, Givvo, More Foundation, The Odds e Peanuts, di questo ultimo non ci sono link.

More foundation
Avendo visto Ultron e dato che mancano i riferimenti a Peanuts, andiamo a vedere More Foundation, anch’essa sponsorizzata da Mavie. Il progetto è orientato alla beneficenza in Slovenia, i dati su di esso sono mancanti, l’unico riferimento è il profilo Instagram. Nessun dato presente riguardo una azienda, le attività riguardo a questo progetto sembrano andare molto a rilento, se non ferme da un anno, e se si prova a contattarli compare un errore. Quindi non sembrano più in attività da almeno 12 mesi.

I vecchi trascorsi di Michal
Per quanto riguarda The Odds e Givvo invece le cose si fanno più interessanti. Givvo infatti è capitanata da Michal Prazenica, slovacco classe 1989. Il sito e-commerce ha tra le varie collezioni anche una sezione di The Odds, e Ultron è nato come una estensione di Givvo, come si può vedere dal subdominio e sito ultron.givvo.com. Questo ultimo sito però, rimanda a Mavie, per effettuare il login.

Givvo è registrata sotto l’azienda Prizer22 LTD, con sede a Londra, a marzo 2021. Prima di questa azienda nel 2018 il signor Michal Prazenica era in società con un certo Tobias Sukenik (anche lui slovacco, ora residente a Dubai), molto avvezzo ai Multi Level, la società in questione era la TBF, con sede a Bratislava, in Slovacchia. E’ curioso vedere come questo Tobias sia in ottimi rapporti, almeno da quanto si deduce dai social e dai tatuaggi, con l’artista Ivana Belakova, ambassador di Ultron. Il signor Tobias ha inoltre sponsorizzato in passato i progetti visti poco sopra, principalmente sui social.

Uniamo i puntini
Facendo quindi i conti con quello che abbiamo visto la situazione è la seguente: Michal Prazenica e Tobias Sukenik nel 2018 fondano la TBF, poi venduta nel settembre 2020. Givvo e The Odds, sponsorizzate anche da Tobias, vengono create nel marzo 2021 (More Foundation ad aprile) e dopo un anno, vedendo che l’e-commerce non andava molto, nel gennaio-febbraio 2022 creano Ultron, o almeno il sito. Poco dopo nasce il sito ultron.foundation e bisogna spingere per farlo conoscere. Creano il sito ed il canale Telegram di Mavie e come si può vedere dal fatto che non hanno mai pubblicizzato altro all’interno, iniziano a promuovere solo Ultron, utilizzando uno schema piramidale. Dietro a Ultron quindi, è lecito pensare che si trovino anche Michal e Tobias, insieme al supporto di Ivana.

Ambassador e investitori di Ultron
Come abbiamo visto, tra gli ambassador e gli investitori abbiamo la tatuatrice di fiducia di Tobias, ovvero Ivana Belakova, e poi tre arabi di una società chiamata MAQ Capital. Andando sul sito di questo gruppo di investitori di Dubai, però, notiamo un paio di cose che non ci convincono molto. Le immagini sono tutte prese alla veloce da internet, alcune parti del sito come la sezione sui termini e condizioni (di cosa non si capisce) sono incomplete. Nella sezione degli investimenti, troviamo solo immagini e nessun link ad una società esterna. Non ci sono riferimenti legali, riguardanti una società, e il link per il download di un presunto PDF inerente le info della compagnia, non porta da nessuna parte e non scarica nulla. Facendo qualche ricerca in merito, saltano fuori alcuni dettagli in più, ma sembrerebbe che la società araba fatturi meno di 5 milioni l’anno, un po’ basso per gli standard di Dubai. Inoltre non compare da nessuna parte il nome “Ultron” nel loro sito.

Conclusioni
Il progetto Ultron preso da solo, è un protocollo come altri, con la parte di DeFi, liquidity pool e farming. D’altra parte, dietro ad esso ci sono dei personaggi non troppo traspartenti, che puntano ad un marketing piramidale. Il sistema binario di Mavie non lascia molto altro a cui pensare, d’altra parte, entrando sotto una persona dovremo farne entrare altre 2 sotto di noi, e via dicendo scendendo a piramide. Gli altri progetti presenti sulla piattaforma di Mavie non esistono o sono in disuso. Infine usare la scusa dello stake per bloccare per mesi i token delle persone in uno schema piramidale, per evitare le vendite, non è molto corretto, visto che basterebbe prendere il token su blockchain.