Ieri la Consob ha oscurato i siti di Uefa Football Fund, lo schema Ponzi del momento, il quale prometteva interessi giornalieri del 2,50% del capitale investito e il rimborso delle perdite. Molte persone hanno aderito a questa piattaforma con entusiasmo con la convinzione di avere trovato il mezzo per costruirsi un reddito supplementare stabile nel tempo.

Il nostro primo articolo sull’argomento risale a Luglio
Il 26 luglio il nostro giornale ha pubblicato un primo articolo nel quale venivano spiegati tutti gli elementi di opacità del progetto. Il primo di essi era l’impossibilità di identificare i suoi promotori perché non esiste nessuna informazione su questo argomento e in nessun luogo. Sui siti di Uefa Football si affermava che il fondo era stato creato da un fantomatico Consorzio degli Emirati e del City Football, che non esistono. Un altro punto oscuro era il fatto che veniva affermato che tutto il meccanismo fosse basato sull’analisi dei Big Data del settore calcistico, senza ulteriori spiegazioni. La logica della piattaforma era quella di “bancare” le scommesse calcistiche, ovvero fare da controparte a chi scommette. In questo modo, sostenevano, si sarebbe ottenuto una rendita del 2.5% giornaliero. Inoltre, anche se non avesse centrato la scommessa, l’utente non avrebbe perso nulla perché la piattaforma lo avrebbe rimborsato della quota investita.
I contatti con l’UEFA ufficiale
Nei giorni seguenti ai nostri articoli sull’argomento abbiamo preso contatti con l’UEFA, Unione delle Federazioni Calcistiche Europee, la quale, nella risposta, ci ha specificato di non avere nessun legame con l’Uefa Football Fund e di avere intrapreso una azione legale per la tutela dei propri interessi. Utilizzare senza autorizzazione quel nome è stato un atto illecito e ha avuto il chiaro intento di ingenerare confusione nelle persone per convincerle della legittimità del progetto.
Le minacce dei reclutatori Uefa
Alcuni reclutatori di Uefa Football Fund sono arrivati a minacciare i giornalisti della nostra testata per la loro inchiesta giornalistica su questo argomento: alcuni di essi sono arrivati a fare chiare minacce di violenza fisica, altri ci hanno accusato di gettare fango su una azienda da ammirare per il fatto di dare a tutti la possibilità di costruirsi un reddito stabile, investendo pochi soldi. I sostenitori di questa tesi, in molte occasioni, sono state persone normali, le quali erano convinti di avere trovato una fonte di reddito stabile nel tempo attraverso lo svolgimento di un’attività lecita.
L’evento Uefa Football in Italia
Il 18 settembre scorso si è tenuto a Caserta un evento organizzato da reclutatori di Uefa Football, durante il quale è stato presentato anche uno dei membri dell’azienda: un certo Sam, del quale non è stata fornita nessuna informazione dagli organizzatori della serata. Questi ultimi hanno ribadito il concetto che Uefa Football potesse chiudere dall’oggi al domani, senza fornire spiegazioni e che la sua durata nel tempo era legata al fatto che i reclutatori facessero bene il proprio lavoro sia in termini quantitativi sia qualitativi. Inoltre, in quella occasione, è stato rilevato che, dalla precedente campagna marketing, erano avanzati un milione di euro che l’azienda aveva deciso di redistribuire all’interno della community, prevedendo di premiare con un’auto ogni mese il reclutatore più produttivo.

Il fantomatico Sam
Mr. Sam è intervenuto in collegamento via web durate la diretta dell’evento e sul gruppo Telegram UEFA.Football, che conta 20mila utenti. Presentato come “nostro leader” e intervistato per una ventina di minuti, ha parlato a nome dell’azienda, ma, dopo una approfondita ricerca sul web, siamo giunti alla conclusione che di questa persona non esiste nessuna fonte a lui riconducibile. La conclusione della vicenda di questa piattaforma ha confermato il sospetto che si trattasse un attore, che ha impersonato una parte per rendere più credibile uno schema truffaldino ben riuscito, almeno fino a ieri.

La lettera al nostro direttore
Un iscritto a Uefa Football ha scritto una lettera al nostro direttore nella quale ha affermato che “ha deciso di seguire questo progetto/schema molto redditizio e consapevole, che è molto rischioso”. Il signore in questione ha affermato che “non esiste nessuno strumento finanziario che ti permette tassi d’ interessi così spudoratamente alti. Quindi si sa che è un qualcosa di rischioso, altrimenti nessuno più lavorerebbe e diventerebbe ricco in un anno”. Questa è la prova della esistenza di persone che, pur sapendo che forme di investimento come questa siano truffaldine, si buttano, cercando di spuntare un guadagno alto in poco tempo. E’ una tendenza che emerge spesso nelle discussioni nei gruppi o nei forum dedicati al settore delle cripto. La tesi è che, se uno sia così pollo di incappare in uno schema Ponzi , la colpa sia la sua.
Il triste epilogo della vicenda
Ieri la delibera 22476 della Consob ha oscurato i siti di Uefa Football Fund perché la sua attività è assimilabile all‘offerta al pubblico di prodotti di investiment, per svolgere la quale è necessario assolvere alcuni obblighi informativi, per ottenere l’autorizzazione della Commissione stessa. Il provvedimento è la sospensione di ogni attività sul territorio italiano di questo soggetto per 90 giorni, in attesa di altre determinazioni in merito. Nei canali Telegram riferibili al fondo Uefa è stata diffusa l’assurda voce che le autorità italiane pretendessero che il fondo pagasse le tasse sul suolo italiano e, per regolarizzare la situazione, fosse necessario che ciascun utente versasse il 26% dei fondi versati in tutta la loro permanenza della piattaforma in un conto crypto da loro stessi indicato, con necessità di darne prova attraverso uno screenshot da mandare a qualche incaricato. Un’ ulteriore prova della malafede della gente in questione, dal momento che la Consob non ha mai fatto riferimento a tasse non pagate e che la quota del 26% si dovrebbe versare in sede di dichiarazione dei redditi sul capital gain, ovvero sui guadagni ottenuti dai propri investimenti.
Conclusioni
La conclusione dei crypto scam è sempre la stessa. Crescita vertiginosa per un certo tempo e stop improvvisi, che fanno perdere agli utenti tutto il capitale investito. Il consiglio a chi cerca di investire il proprio denaro alle ricerca nel settore delle criptovalute di un rendimento soddisfacente è solo uno: studiare, approfondire, chiedere aiuto a qualcuno più esperto. Solo così è possibile capire se ci si trova di fronte ad un progetto serio o a una truffa.
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Se siete stati truffati anche voi da Uefa o da una delle sue piattaforme gemelle scrivete sul canale Telegram dedicato. Insieme continueremo le indagini e organizzeremo i prossimi step. Se avete materiale o informazioni importanti potete mandarle nel gruppo Telegram o via mail a [email protected].
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