La svolta nel caso della New Financial Technology, con l’arresto di uno dei soci promotori della truffa, Emanuele Giullini è tutto merito della tenacia di un gruppo di truffati e del loro legale Paolo Patelmo,
i fatti
Tra soffiate e pedinamenti Patelmo è arrivato a individuare un appartamento di lusso a Dubai Marina, una delle zone più frequentate di Dubai, affacciata sul porto turistico più grande del mondo, dove la polizia dell’emirato ha arrestato il legale in fuga da cinque mesi. In un primo momento è sembrato che anche Christian Visentin fosse stato arrestato. In realtà quest’ultimo è libero , come ha spiegato il suo avvocato difensore Paolo Gianatti, il quale ha affermato che il suo assistito si presenterà spontaneamente all’autorità giudiziaria degli Emirati.” Gianatti ha anche puntualizzato che il suo assistito “è pronto a mettersi a disposizione delle autorità per ogni chiarimento”.
Un avvocato “detective”
Il protagonista di questa svolta nella vicenda della New Financial Technology, l’avvocato Patelmo, spiega che “c’è gente che si è licenziata, altre persone che hanno chiesto prestiti alle banche o ai parenti, pur di inseguire l’illusione di un guadagno facile»” e ha rivelato che tra i suoi clienti c’è una persona gravemente malata, la quale ha investito nella truffa Nft sperando di guadagnare i soldi necessari a farsi operare negli Stati Uniti. L’avvocato è un rappresentante della Camera di Commercio di Dubai in Italia e in questo modo a dicembre ha avuto conferma dei due uomini nell’emirato. A gennaio in collaborazione con uno studio legale di Dubai ha presentato una denuncia “inserendo una lista di quattrocento investitori sia italiani che stranieri, cinquanta dei quali abitano lì”. Fondamentali per l’avvocato bellunese sono state le confidenze di chi in questi modi ha incrociato Giullini e Visentin, i quali, racconta, “ prestavano molta attenzione a non farsi scoprire. Giullini, ad esempio, pare si spostasse solo in taxi mentre raccontano che Visentin disponesse di una imbarcazione di trenta metri, sempre pronta a prendere il largo, in caso di fuga».
La vicenda Nft
Emanuele Giullini, avvocato romano di 43 anni amministratore della Nft di Silea, con i soci della New Financial Technology, e i trevigiani Christian Visentin e Mauro Rizzato ad agosto si erano resi irreperibil svuotando le tasche di seimila persone, che avevano investito i loro soldi in quel presunto sistema di arbitraggio sulle criptovalute che, sostenevano, garantiva rendimenti del 10 per cento al mese..