Shanghai intende guidare la ripresa economica della Cina sostenendo lo sviluppo di prodotti e servizi nei settori del metaverso, dei progetti energetici a basse emissioni di carbonio e della tecnologia dei terminali intelligenti.
Shanghai disegna il suo futuro
Il South China Morning Post ha riferito che il governo di Shanghai intende istituire un fondo industriale di 10 miliardi di yuan, pari a quasi 1,5 miliardi di dollari, dedicato allo sviluppo del metaverso. Il finanziamento sarà destinato alla creazione di 10 aziende “leader” e di 100 piccole imprese specializzate in “prodotti e servizi di benchmarking”, ha dichiarato Wu Jincheng, capo del Comitato per l’economia e la tecnologia dell’informazione di Shanghai, durante una conferenza stampa tenutasi l’8 luglio. Wu ha aggiunto che gli investimenti nel metaverso “guideranno la trasformazione e l’aggiornamento di varie industrie nell’economia reale” e che c’è un “enorme valore di mercato” nei tre settori citati, che si stima avranno un valore complessivo di 224 miliardi di dollari entro il 2025.
La tecnologia dei terminali intelligenti si riferisce a cuffie per la realtà virtuale, gadget per la casa intelligente, robot e veicoli intelligenti. Il Comitato guidato da Wu Jincheng prevede di sviluppare due aziende che sfrutteranno i terminali intelligenti per migliorare l’assistenza sanitaria, l’assistenza agli anziani e i trasporti. Inoltre, Shanghai intende creare 10 aziende leader e 1.000 aziende più piccole specializzate nella costruzione di campi industriali a basse emissioni di carbonio per lo sviluppo dell’energia a idrogeno, attrezzature energetiche di alto livello e metallurgia a basse emissioni di carbonio.
Nel dicembre 2021, la Commissione municipale di Shanghai per l’economia e la tecnologia dell’informazione ha menzionato per la prima volta il metaverso come una delle quattro “frontiere da esplorare”, nell’ambito del piano di sviluppo quinquennale del dipartimento in accordo con quello del governo centrale. Questo documento ha previsto di “incoraggiare” l’uso del metaverso nei servizi pubblici, negli uffici commerciali, nell’intrattenimento sociale, nella produzione industriale, nella sicurezza della produzione e nei giochi elettronici.
La Cina spinge il metaverso ma non le criptovalute
Mentre i giganti locali come Alibaba e Tencent sono stati i primi a lanciare le iniziative cinesi sul metaverso, il governo nazionale cinese è stato più chiuso rispetto alle criptovalute. All’inizio di quest’anno, la China Banking and Insurance Regulatory Commission ha lanciato un avvertimento contro gli schemi di raccolta fondi illegali legati al metaverso. Il recente crollo del mercato delle criptovalute ha portato il quotidiano statale Economic Daily a dissuadere i cittadini dall’adottare le criptovalute e ad avvertire gli investitori del rischio che il bitcoin “vada a zero”, secondo quanto riportato dal South China Morning Post.
Nel settembre 2021 la Banca centrale cinese ha vietato qualsiasi transazione correlata alle criptovalute, fra cui pagamenti, trading e pubblicità. Il divieto non ha riguardato solo le società ma anche gli individui ed eventuali transazioni in bitcoin effettuate all’estero. Sono diventati Illegali anche i servizi di cambio tra valute ufficiali e criptovalute e servizi di cambio tra diverse criptovalute, informazioni e analisi sui costi delle criptovalute, emissione di token e transazioni in derivati collegati alle criptovalute. Un blocco totale, in poche parole, che va nella direzione di «reprimere in modo risoluto» le criptovalute in nome della sicurezza nazionale e della stabilità sociale.
Nonostante tutto questo, la Cina è recentemente riemersa come uno dei principali hub di mining dopo gli Stati Uniti.