Il 7 novembre 2022 il procuratore di New York ha diramato una nota dove annuncia il sequestro di 53500 bitcoin provenienti da una frode ai danni di Silk Road, il famoso marketplace su Tor, eseguita a settembre 2012 da James Zhong.
Cos’era Silk Road?
Silk Road era un marketplace completamente libero presente sul browser anonimo Tor, il sito è stato online, con qualche interruzione, dal febbraio 2011 a novembre 2014, quando l’FBI ne annunciò la chiusura definitiva.
Il suo creatore (o uno dei suoi creatori) era Ross Ulbircht e nel sito era conosciuto con il nickname di Dread Pirate Roberts. Ulbricht fu arrestato ad ottobre 2013 mentre si trovava in una biblioteca, con la dashborad da admin di Silk Road aperta nel pc. Nel 2015 venne condannato, tra molte polemiche, all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale con le accuse di: traffico di droga, computer hacking e riciclaggio di denaro.

L’unica moneta accettata all’interno del marketplace era Bitcoin, all’epoca nato solo da 2 anni, in quanto perfetto per garantire l’anonimato dell’acquirente e del venditore. Gli oggetti più venduti sul sito erano droghe leggere, alcol, telefoni e documenti falsi. Ross Ulbricht aveva l’obiettivo, da lui dichiarato, di spostare ogni genere di commercio illegale su Internet, così da ridurre la violenza nelle strade.
Come ha fatto James Zhong a rubare più di 50.000 Bitcoin
James Zhong ha sfruttato una vulnerabilità del sito che permetteva di prelevare grandi cifre inondando la piattaforma di transazioni. Creando 140 false identità l’autore è riuscito a prelevare più di 50000 bitcoin trasferendoli poi su 11 diversi indirizzi. Ad esempio, il 19 settembre 2012 Zhong deposita 500 bitcoin su Silk Road per poi prelevarne subito dopo 2500.
Dopo il fork di Bitcoin e la nascita di Bitcoin Cash, chi deteneva un determinato quantitativo di BTC, si è visto accreditare sul proprio wallet l’equivalente in BCH. Zhong si è così arricchito ulteriormente arrivando a detenere, a fine 2017, più di 100 milioni di dollari solo in Bitcoin Cash. Decise quasi subito di scambiarli e, non potendo farlo in dollari, per evitare di destare sospetti, li ha scambiati con 3500 bitcoin. Ad inizio 2018 James Zhong era quindi proprietario di 53500 bitcoin che all’epoca valevano circa 400 milioni di dollari.
A marzo del 2017 Zhong, sotto lo pseudonimo “Loaded”, ha avuto una conversazione su bitcoin talk con il co-fondatore di Bitcoin Cash Roger Ver, riguardo lo scambio di 40.000 bitcoin provenienti proprio da uno degli indirizzi incriminati.

Il sequestro e le accuse
Il 9 novembre 2021 dopo una perquisizione nella casa di Zhong vengono rinvenuti, in una cassaforte interrata nel pavimento: 50665 bitcoin, 661000 dollari in contanti, oro e argento. A marzo 2022 Zhong cede e fornisce l’accesso ad altri 1000 bitcoin di sua proprietà.

Con un comunicato del dipartimento di Giustizia di New York James Zhong è accusato di frode informatica (avendo rubato 3.4 miliardi di dollari in BTC), rischiando così una pena che arriva fino a 20 anni di carcere.
La sentenza del giudice dovrebbe arrivare il 22 febbraio 2023.
Quanti Bitcoin detengono ora gli USA?
Gli Stati Uniti sono un paese all’avanguardia nella lotta al crimine informatico e sin dalla sua nascita hanno sequestrato migliaia di bitcoin provenienti da frodi o furti.
Nel novembre del 2020 il governo statunitense annuncia di aver sequestrato circa 94000 bitcoin collegati a Silk Road, per un valore di 1 miliardo di dollari.
Ad inizio 2022 i bitcoin provenienti da un hack sull’exchange BitFinex vengono sequestrati. Si tratta di circa 94000 bitcoin, all’epoca 3.4 miliardi di dollari.
Solo con i sequestri resi pubblici negli ultimi due anni, il governo degli Stati Uniti si dichiara proprietario di circa 241000 bitcoin diventando così tra i più grandi holder della moneta, possedendo l’1.2% del circolante attuale.
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