La storia degli schema Ponzi è lunga un secolo e, ancora oggi, sono numerosi i casi di progetti truffaldini che li replicano, in particolare nel settore delle criptovalute.

Le origini storiche: chi era Charles Ponzi?
Charles Ponzi era un italiano emigrato negli Stati Uniti e stabilitosi a Boston tra le due guerre. Negli anni ’20, l’uomo prometteva un ritorno del 50% sull’investimento a chi avesse investito denaro nella sua fittizia “attività” di buoni postali internazionali, secondo la U.S. Securities and Exchange Commission. In pochi mesi, ha frodato migliaia di persone nella regione del New England, negli Stati Uniti nord-orientali. In totale, gli furono affidati circa 15 milioni di dollari dell’epoca (una somma astronomica, che va considerata alla luce dell’inflazione). Charles Ponzi ha continuato a reinvestire il denaro nella sua piramide, secondo gli archivi del Washington Post. Nel corso degli anni, queste truffe si sono ripetute in tutto il mondo, dalla Cina alla Bretagna, passando per la Normandia. Per difendersi da questo tipo di truffe, l’FBI, l’Ufficio Federale di Investigazione degli Stati Uniti, raccomanda di prestare molta attenzione prima di investire fondi. Soprattutto quando i benefici promessi sono molto interessanti: se una cosa è troppo bella per essere vera, probabilmente non è vera.

Schema Ponzi: definizione e misure preventive
Ecco le caratteristiche salienti del sistema:
1) Fase A. Il truffatore promette al potenziale cliente un investimento con rendimenti superiori ai tassi di mercato, in tempi stretti; usa parole complesse, sfoggia un lessico da esperti del settore e fa riferimento a procedimenti complicati e contorti di cui non esiste documentazione. Egli si serve di collaboratori, che, in qualità di testimoni, danno valore alle sue tesi.
2) Fase B. In tempi brevissimi viene restituita integralmente la somma investita, di modo che la vittima possa maturare la forte convinzione, che il sistema funzioni perfettamente.
3) Fase C. Un capillare e intenso passaparola è posto in essere per diffondere il più rapidamente possibile la notizia dell’affidabilità di questo sistema di investimento per indurre nuovi “pesci” ad abboccare all’amo e, quindi, rimpolpare la rete virtuale, che è stata creata, e garantire la circolazione di somme di denaro sempre più consistenti.
4) Fase D. Il meccanismo si ingolfa quando le richieste di rimborso risultano essere superiori rispetto alle nuove somme versate.
In Italia queste tecniche sono vietate dall’art. 5 della Legge 173/2005. Un’attività basata sullo schema di Ponzi quindi, in Italia è illegale.
Bernard Madoff, ideatore del più grande Ponzi della storia

Il finanziere Bernard Madoff, morto in carcere negli Stati Uniti nel 2021, detiene il record del più grande schema Ponzi mai realizzato nella storia, con un importo di quasi 65 miliardi di dollari sottratti a migliaia di vittime in tutto il mondo. Alcune persone, dopo aver investito somme considerevoli, hanno addirittura posto fine alla loro vita. Con la sua società di investimenti, Madoff attirava regolarmente gli investitori, offrendo loro alti tassi di rendimento. Una truffa durata decenni e venuta allo scoperto a causa della crisi di Lehman Brothers del 2008 e del crollo dei mercati che ne seguì, con la richiesta di riscatto di 7 miliardi di dollari che Madoff non aveva.

Zachary Horwitz e il suo Ponzi da “cinema”
Più di recente, l’attore americano Zachary Horwitz, 35 anni, ha sottratto 202 milioni di euro a 250 vittime. Ha offerto alle sue vittime di investire denaro nella sua società di produzione cinematografica con la promessa che presto avrebbero ottenuto importanti opportunità cinematografiche (cosa che non è mai avvenuta). Il denaro investito è stato utilizzato principalmente per acquistare una bella casa, auto di lusso e per condurre uno stile di vita molto più elevato di quello che gli consentivano i suoi ruoli in film minori e a basso budget.
Il settore delle cripto culla degli schema Ponzi
Gli schema Ponzi attivi nel settore delle criptovalute sono troppi: In alcuni casi sono frutto di strategie elaborate e si caratterizzano per l’organizzazione di eventi grandiosi per apparire credibili al pubblico degli investitori: è il caso ad esempio di Fvp Trade, Juicy Fields, OneCoin e Hyperverse. In altri casi si fa leva sulla passione della gente per il calcio usando il nome della Federazione europea e garantendo interessi da sogno e il rimborso del capitale se sbagli la scommessa. Accanto a Uefa Football sono nati altri cloni. Ogni giorno spuntano progetti che, altro non sono, che la riproduzione del classico sistema di Charles Ponzi: Ultron, Drip Network e l’elenco potrebbe continuare a lungo, purtroppo.
La raccomandazione a chi viene contattato dai reclutatori di questi schemi truffaldini è studiare bene il progetto, capire come si producono i ricavi e alzare le antenne se essi derivano solo dal reclutamento di nuove persone. Potrebbe essere utile anche rivolgersi ad esperti per evitare di investire il proprio denaro in progetti truffa.
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