Ruja Ignatova è una criminale bulgara inserita dall’FBI nella Top 10 dei latitanti più ricercati al mondo.
Ruja Ignatova tra i ” Most Wanted” dell’FBI
È accusata di aver defraudato centinaia di persone con OneCoin, una truffa basata su uno schema piramidale mascherato da criptovaluta. Il bottino si aggirerebbe sui 4 miliardi di dollari, secondo quando comunicato dall’FBI. Nel 2017, dopo una condanna a 14 mesi, ha fatto definitivamente perdere le sue tracce. L’FBI inserisce i latitanti nell’elenco dei ricercati quando ritiene che il pubblico possa contribuire a rintracciarli. La Ignatova è l’unica donna nell’elenco che comprende assassini e narcotrafficanti. Chiunque fornirà informazioni utili per la sua cattura riceverà in una ricompensa di 100 mila dollari.
L’FBI nel suo comunicato, infatti, ha specificato che “OneCoin non aveva alcun valore e non ha mai utilizzato la tecnologia blockchain, comune ad altre criptovalute”. Damian Wulliams, procuratore federale di Manhattan, ha affermato che la Ignatova ha messo in atto il suo disegno nel momento giusto, approfittando della speculazione sulle cripto.
Il caso “OneCoin”
Ruja Ignatova nel 2015 si presentó al mondo intero annunciando il varo di una nuova criptovaluta alternativa al Bitcoin.
Il lancio del progetto avvenne in grande stile con eventi spettacolari, che coinvolsero migliaia di persone. La Ignatova promise una criptovaluta facile da usare, destinata a diventare la più utilizzata del mondo.
Nella realtà OneCoin esisteva solo sulla carta, non aveva una sua blockchain, non esistevano miners, ma grazie al marketing riuscí a vendere ugualmente migliaia di token (gettoni digitali) da convertire in OneCoin dopo il varo effettivo della criptomoneta.
I pacchetti in vendita andavano da un investimento minimo di 140 euro fino ad uno massimo di 27.530 euro, che prometteva un guadagno garantito di ben 3 milioni di euro.
E questo punto inizió il crollo, che travolse OneCoin. Tre milioni di persone persero tutti i loro soldi per un conto totale di 4 miliardi di dollari, non solo la più grande truffa nella breve storia delle criptovalute ma la più grande del XXI secolo.
OneCoin diventó un fenomeno mondiale al punto da attirare l’attenzione delle autorità finanziarie più importanti del pianeta. Ruja Ignatova nell’ottobre del 2017 improvvisamente sparí nel nulla. Il business continuó fino al 6 marzo del 2019, quando fu arrestato il fratello della Ignatova, Konstantin.
Il giornalista della BBC Jamie Bartlett, che ha realizzato un podcast sulla storia di Ignatova e OneCoin, ha affermato che l’annuncio dell’FBI di giovedì aumenta le possibilità di cattura della donna ed è la principale novità da quando Ruja è scomparsa nell’ottobre 2017, quando fu vista l’ultima volta a bordo di un volo dalla Bulgaria alla Grecia. A suo giudizio la donna non è stata ancora trovata perché è riuscita a portare con sé 500 milioni di dollari e, quindi, ha potuto procurarsi documenti di identità falsi di alta qualità e cambiare aspetto. Il giornalista non esclude la possibilità che la donna non sia più in vita.
La testimonianza di una vittima della truffa
Una vittima della truffa, la scozzese Jen McAdam, ha dichiarato alla BBC nel 2019, che lei e i suoi amici e familiari hanno perso più di 250.000 euro. “Tutto è iniziato”- ha raccontato la donna – “da un messaggio di un amico su un’opportunità di investimento imperdibile. Dopo aver cliccato su un link ha assistito a una conferenza online su OneCoin e per un’ora ha ascoltato con attenzione molte persone, che parlavano con entusiasmo di questa nuova e avvincente criptovaluta e di come avrebbe potuto generare una fortuna”.
La McAdam ha affermato, che ci sono voluti mesi per capire che si trattava di una bufala.
É importante conoscere storie come questa perché l’avvento del digitale ha moltiplicato il numero di truffatori, che puntano a sfruttare la fragilità della psiche umana di fronte alla promessa della ricchezza facile.
Prima di investire i proprio soldi su una criptovaluta, un NFT o un terreno digitale nel Metaverso, bisogna capire davvero chi sono i promotori dell’iniziativa e cosa si sta acquistando.
Studiare e comprendere è l’unico modo per ridurre il rischio di ritrovarsi vittima di un raggiro.