Nell’ultimo periodo il mondo della musica e degli NFT stanno cercando di conoscersi e, possibilmente, andare d’accordo. Rihanna ci ha provato e ci è riuscita alla grande. Spotify sta cercando di capire se gli NFT possono avere uno spazio importante nella sua piattaforma. Anche gli NFT di Mina hanno fatto discutere. In questo articolo parleremo di un altro artista, Renato Caruso, chitarrista di incredibile talento e tecnica, e il suo esperimento con gli NFT e il “relativismo” musicale.
Chi è Renato Caruso: il chitarrista scientifico-musicale

L’artista di cui parleremo oggi è Renato Caruso: chitarrista, 41 anni, calabrese di Crotone, compositore e divulgatore scientifico-musicale. Renato, infatti, prima di darsi completamente alla musica si dedicava ai computer. Laureato in informatica, nerd per passione, Renato ama anche la letteratura, la filosofia e la scienza. Suona da quando aveva appena 5 anni. Il suo primo maestro è il padre, insegnate di filosofia e chitarrista amatoriale. Nella sua carriera musicale ha lavorato cinque anni nell’accademia musicale di Ron, “Una Città Per Cantare”, come docente di chitarra classica, acustica ed elettrica, teoria e solfeggio e informatica musicale. È compositore, arrangiatore e polistrumentista e ha realizzato circa 20 dischi. Da solista “Aram” , “Pitagora pensaci tu” e “Grazie Turing”.
La sua collaborazione con Giuseppe Veneziano
Nell’ultimo periodo, Renato Caruso si è occupato dell’audio di questo NFT di Giuseppe Veneziano, dedicato all’Ultima Cena. Questo NFT fa parte della collezione di altri 10 che sono stati presentati pochi mesi fa in una mostra che si è svolta a Cernobbio, dal 7 dicembre all’8 gennaio.
La teoria del relativismo e gli NFT musicali

Il suo ultimo album “Grazie Turing” è dedicato al grande Alan Turing, ideatore del primo computer della storia, ma anche eroe di guerra processato ingiustamente per la sua omosessualità. Inoltre, nell’album dedica un brano anche ad Aristotele e a Kurt Gödel per omaggiare la scienza e la filosofia. L’album in questione ha un genere inventato dall’artista calabrese, chiamato Fujabocla: un genere che unisce Jazz, Bossa nova, funk e musica classica.

Gli Nft e il relativismo musicale
Su Mintable (marketplace di NFT), Renato Caruso ha messo in vendita otto NFT, ispirati dalla teoria che ha inventato, il relativismo musicale, che prende spunto dalla teoria della relatività di Einstein.
«Un pomeriggio d’autunno – racconta Renato Caruso – passeggiando lungo un fiume, mentre ascoltavo musica in cuffia, mi sono chiesto: perché oggi amo questa musica e ieri quasi la odiavo? Cosa è cambiato? La risposta è il momento, l’istante, o come direbbero i fisici: il tempo! Questa variabile temporale, a seguito di una mia riflessione musicale-scientifica, è molto influente nella musica perché è il tempo che detta le leggi della musica, non la musica in sé».
L’artista sostiene che il tempo, inteso come momento nella giornata dia un sapore diverso alla stessa musica in base al momento in cui viene suonata, dando qualcosa di diverso a chi la ascolta. Proprio su questa teoria sono basati i suoi NFT musicali. Gli NFT si chiamano tutti Non Fungible Guitar, con la sola differenza dell’orario in cui è stata suonata la musica in questione, mattino o sera. Sul suo sito personale, si possono trovare tutti gli account social di Renato Caruso e i contatti del suo ufficio stampa, oltre ad altre informazioni sulla sua vita e i suoi prossimi eventi in programma.