E se le cripto ci potessero dare una chiave di lettura della vita stessa? Da quando ho lasciato il giornalismo tradizionale per dedicarmi a quello Web3, spesso mi è sembrato che quello che succede nel mercato cripto sia una straordinaria allegoria della vita. I bear market, i bull market, le rug pull, i blu sky breakout, i momenti di lateralizzazione, la noia, i cigni neri e quelli bianchi, insomma ogni figura retorica applicabile a questo mercato, a guardarla bene, calza perfettamente anche nella vita di tutti i giorni.
Probabilmente perché le cripto, la finanza, i mercati, l’economia possono sembrare complessi, ma come diceva qualcuno, sono semplici in quanto fatti da esseri umani. Perché sono gli esseri umani, in fondo, a essere semplici. Hanno paura, sono avidi, pensano ai propri interessi, ma possono anche sentirsi parte di qualcosa, possono amare, condividere, anche per sentirsi meno soli, in questo viaggio di sola andata.
Vendere nel panico, perdere la calma quando tutto va male. Oppure comprare senza pensare, quando tutto sale. La Fomo e la Fud, la paura di perdersi qualche occasione o quella, opposta, di paura, incertezza e dubbio, che gettano nel panico e fanno prendere decisioni avventate. O paralizzano, per anni.
In fondo quello che serve, nel mercato cripto, più che negli altri, e nella vita, è il controllo delle emozioni. Da una parte non farsi travolgere, non prendere nessuna decisione quando “la testa non c’è”, quando succede qualcosa di inaspettato, un periodo di stress, un cigno nero o un cigno bianco, come si chiamano le notizie clamorosamente buone o cattive. Stare calmi, sorridere.
Ma non solo. Le emozioni non sono qualcosa di negativo. Che siano molto belle, o molto brutte, portano sempre un messaggio. La nostra reazione è quel magico momento di incontro con il nostro subconscio, Capirlo, leggerlo, accoglierlo, provando a decriptare così i mercati, così gli eventi della vita di tutti i giorni.
Inutile sperare di crescere costantemente, inutile sperare che il processo sia graduale e lineare. Nella vita, come nelle cripto, si va per sentieri oscuri, mai prevedibili, scoscesissimi o assolutamente piatti. Non c’è salita senza discesa. Si va a cicli, più o meno lunghi. Fasi rialziste e fasi ribassiste. Nel riuscire a gestire queste montagne russe, c’è la chiave della felicità e del successo. Avremo sempre i nostri “bear market” al lavoro, nella relazione di coppia, con gli amici.
Tutto sta a non farsi travolgere. A riconoscere i pilastri delle nostre convinzioni e i desideri più profondi e non abbandonarli mai. Anche quando il mare va in tempesta, che quando il mare è calmo, come dicono a Napoli, a navigare sono buoni tutti.
Non siamo geni della finanza se in bull market otteniamo un grande successo dal nostro investimento. Sale tutto. Li conosciamo quei momenti dove va tutto bene, si è nel flusso, e le cose vengono a noi da sole, quasi senza fare nulla. Sarebbe troppo facile se fosse sempre così, anzi non potrebbe mai essere così, perché è il contorno dell’opposto che definisce il nostro stato.
Li chiamiamo ‘momenti no’, ma in fondo altro non sono che i bear market della vita. Odiosi, fastidiosi, dannosi. Ma necessari. Quando “crollano le quotazioni” della nostra relazione di coppia, per esempio e magari si arriva a un fallimento, probabilmente è solo il nostro inconscio che interviene a salvarci la vita. A darci tante di quelle emozioni negative, una dietro l’altra, per mesi, fino a costringerci a portare i libri in tribunale e dichiarare quella storia chiusa. Fare spazio al nuovo, ai nuovi progetti, a quello che arriverà e che ha bisogno di spazio. E la stessa cosa se piangete prima di andare al lavoro tutti i giorni, per mesi. Il problema non siete mai voi, ma quello che vi costringete a fare.
Senza il bear, non ci sarebbe il bull. Quando tutto va nel verso giusto, il mercato sale a doppia cifra quotidiana, e tutto sembra avere un senso, una speranza. Ma è solo perché abbiamo superato l’inverno. Le piante malate sono morte, il terreno è pieno di acqua, la primavera è pronta a sbocciare. E già qui osservammo come anche la natura in sé assomigli molto alla blockchain, così decentralizzata, autogestita, e perfetta.
Alla volte la vita ti presenta un conto troppo salato, è vero. Qualcosa che non meritavi, che non era prevedibile. Come quando quel progetto o quelle persone che sembravano destinate a cambiare il mondo, all’improvviso tradiscono, scompaiono, portandosi via quel che rimane della tua speranza e della voglia di lottare.
A volte, va perfino peggio. Quando pensi di aver toccato il fondo, il bottom del mercato, ecco che scoppia una guerra, una pandemia, un altro tradimento. E tutto precipita ancora, senza paracadute.
Ma è quando si perde tutto che si scopre la vera misura di se stessi. Dalle nostre emozioni, da come riusciremo a interpretarle e poi, solo poi, dalle azioni che intraprenderemo. Lì diventeremo Donne e Uomini, lì ci saremo affrancati dalle bizze dei mercati e della vita. Li sapremo sorridere, pensare e, di notte, farsi venire un’altra idea, un altro progetto. Per un nuovo mercato, un nuovo ciclo, un all time high, un record storico che prima o poi arriva. E allora voleremo in “price discovery”, la nostra vita che va in blu sky breakout. E noi lì, calmi, sorridenti.
Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te
l’hanno persa e danno la colpa a te,
se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
ma prendi in considerazione anche i loro dubbi.
Se sai aspettare senza stancarti dell’attesa,
o essendo calunniato, non ricambiare con calunnie,
o essendo odiato, non dare spazio all’odio,
senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo,
se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
Distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui,
o guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
e piegarti a ricostruirle con strumenti usurati.
Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
e rischiarlo in un unico lancio di una monetina,
e perdere, e ricominciare daccapo
senza mai fiatare una parola sulla tua perdita.
Se sai costringere il tuo cuore, nervi, e polsi
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere quando in te non c’è più nulla
tranne la Volontà che dice loro: “Resistete!”
Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,
o passeggiare con i Re, senza perdere il contatto con la gente comune,
se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.
Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
dando valore a ognuno dei sessanta secondi,
tua è la Terra e tutto ciò che contiene,
e – cosa più importante – sarai un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling – Se (Lettera al figlio)