Il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried ha continuato la sua testimonianza al processo per frode, che lo vede come imputato, venerdì 27 Ottobre, per la prima volta davanti alla giuria. Egli ha affermato che il fallimento di FTX ha fatto male a molte persone ma ha ribadito di non aver frodato nessuno e di non aver rubato miliardi di dollari ai clienti.
“Ho fatto alcuni errori”
Bankman-Fried ha risposto alle domande del suo avvocato ammettendo di aver commesso “errori” come quello di non aver implementato un team dedicato alla gestione del rischio. Le risposte dell’ex miliardario 31enne sono state coerenti con la sua tesi difensiva, secondo la quale, in quanto imprenditore, che stava costruendo da zero un’azienda in rapida crescita, aveva trascurato alcuni aspetti senza avere mai avuto l’intenzione di rubare il denaro dei clienti. “Pensavamo di essere in grado di costruire il miglior prodotto sul mercato”- ha testimoniato Bankman-Fried alla corte federale di Manhattan -“È successo esattamente l’opposto. Molte persone sono state danneggiate, clienti, dipendenti, e la società è finita in bancarotta”.
Le accuse
I pubblici ministeri hanno accusato Bankman-Fried di aver utilizzato i fondi dei clienti di FTX per sostenere il suo hedge fund incentrato sulle criptovalute, Alameda Research, per effettuare investimenti speculativi e per donare più di 100 milioni di dollari alle campagne politiche statunitensi. Deve anche affrontare l’accusa di aver architettato un piano per truffare i finanziatori di Alameda e gli investitori di FTX. Bankman-Fried si è dichiarato non colpevole per due capi d’accusa di frode e cinque capi d’accusa di cospirazione. È stato arrestato nel dicembre 2022, un mese dopo che FTX aveva dichiarato bancarotta in seguito a un’ondata di prelievi da parte dei clienti. Se condannato, potrebbe rischiare decenni di carcere. Secondo i pubblici ministeri, Alameda avrebbe ricevuto speciali privilegi di trading su FTX, come una linea di credito da 65 miliardi di dollari e l’esenzione dalla liquidazione delle posizioni in caso di perdite. Hanno affermato che questi privilegi hanno permesso ad Alameda di sottrarre depositi agli ignari clienti dell’exchange.
Rispondendo alle domande dell’avvocato difensore Mark Cohen, Bankman-Fried ha guardato occasionalmente verso la giuria e ha parlato con toni calmi e misurati, cercando di ricostruire le azioni che l’accusa gli addebita come ragionevoli decisioni commerciali prese in risposta ai problemi che l’exchange aveva affrontato. e ha dichiarato di non essere a conoscenza di come le sue decisioni in qualità di amministratore delegato siano state eseguite dai suoi colleghi.
I pubblici ministeri avranno la possibilità di controinterrogare Bankman-Fried di fronte alla giuria una volta che la difesa avrà finito di interrogarlo. Il procuratore Danielle Sassoon ha obiettato più volte che Bankman-Fried stava andando fuori tema mentre rispondeva a lungo alle domande di Cohen.
Un market maker
Bankman-Fried ha detto che Alameda era un “market maker” che serviva a incrementare il volume di scambi e depositi su FTX e quindi poteva prendere in prestito denaro dall’exchange per effettuare operazioni e ha dichiarato di essersi preoccupato della possibilità di una liquidazione “errata” delle attività di Alameda, che sarebbe stata “catastrofica” per la borsa. Per evitare questo ha affermato di aver incaricato due programmatori informatici di FTX, Nishad Singh e Gary Wang, di implementare una funzione per evitare che ciò accadesse, chiedendo loro di creare una funzione che bloccasse qualsiasi liquidazione automatica, e ha sottolineato di non essere a conoscenza del fatto che i suoi colleghi avevano realizzato una funzione, che permetteva ad Alameda di avere un saldo negativo nella borsa.
I pubblici ministeri hanno affermato che Bankman-Fried ha anche rubato fondi facendo depositare ai clienti di FTX, che inizialmente non aveva conti bancari propri, i loro fondi in conti controllati da Alameda, che poi prestava denaro a Bankman-Fried e ad altri dirigenti.
Bankman-Fried ha dichiarato alla giuria di “non essere del tutto sicuro di cosa stesse accadendo” con quei fondi, ma ha detto di aver supposto che se Alameda avesse preso in prestito, ciò sarebbe stato registrato sul conto FTX del fondo e ha sottolineato il fatto di essersi affidato a ex amici e dipendenti di FTX e Alameda che ora collaborano con i pubblici ministeri nel suo caso penale: Singh, Wang e l’ex amministratore delegato di Alameda Caroline Ellison, la sua ex fidanzata, che lui ha definito essere un buon manager e trader, che, però, ha ignorato la “gestione del rischio”. Di Wang ha detto che era un amico di cui “si fidava e che rispettava” ricordando che vivevano insieme in una casa ai tempi degli studi al Massachusetts Institute of Technology.