Abbiamo compreso quali sono i pregiudizi legati al Bitcoin; poi le sue funzioni specifiche, il concetto della decentralizzazione, che attiene in generale al mondo della blockchain, sulle quali funzioni Giacomo Zucco offre un nuovo intervento. Ecco il terzo appuntamento con i lettori di Decripto. Che ci spiega i vantaggi del Bitcoin: ce ne sono in termini di privacy, e nella possibilità di effettuare pagamenti, se si impara ad usarli correttamente.
Bitcoin può servire a tante cose. Attualmente, l’utilizzo principale è quello di risparmio o riserva di valore: viene utilizzato da diverse persone in tutto il mondo, soprattutto in regimi monetari instabili, con inflazione della moneta Fiat estremamente alta, ma anche progressivamente in regimi più tranquilli, come quelli dei nostri Paesi occidentali, per mettere al sicuro i propri risparmi da alcuni possibili fenomeni. Bitcoin innanzitutto non protegge i nostri risparmi dalla perdita di potere d’acquisto data da un eventuale calo della domanda di Bitcoin. Se le altre persone non vogliono Bitcoin, o lo vogliono meno, il valore ovvero il suo potere d’acquisto cala. Bitcoin non può proteggere il nostro risparmio da questo fenomeno.
La sicurezza
Bitcoin può proteggere il nostro risparmio da altri tre fenomeni: la perdita di potere d’acquisto non dovuta ad un calo di domanda ma da un eccesso di offerta, cioè se le banche centrali iniziano a stampare moltissima moneta Fiat e l’euro, il dollaro perdono potere d’acquisto, come peraltro sta già accadendo, è già successo in modo lento ma inesorabile negli ultimi decenni. E come succede in alcuni Paesi con le banche centrali un po’ più aggressive, attive. D’altra parte serve anche a proteggere i nostri risparmi dal furto, dalla possibilità di esproprio, violento o meno, da parte di agenti esterni: è molto facile essere derubati ad esempio di oro fisico, difficile da nascondere, da spostare, da portare attraverso una frontiera in caso di emergenze; è invece molto difficile essere derubati dei propri Bitcoin, se si impara ad usarli correttamente. Detenere Bitcoin significa sostanzialmente avere a disposizione, memorizzare o conservare una serie di parole, una sorta di codice, di password: finché la possediamo nessuno può muovere Bitcoin al posto nostro. Bitcoin può proteggere il nostro risparmio da fenomeni di confisca legale come quelli verificatesi nel corso della storia in diverse occasioni.
La privacy come prerogativa
Bitcoin permette anche di effettuare pagamenti, in alcuni casi particolari. Quelli ad esempio ostacolati da un qualche vincolo di tipo politico: dalle attività di protesta a scambi di beni e servizi, alle donazioni a WikiLeaks, i gruppi di giornalisti che espongono i crimini di guerra. Oppure Bitcoin permette pagamenti che sono difficili, sebbene non siano impediti. Ad esempio, pagare uno sviluppatore in India è possibile dal punto di vista legale, ma a causa di sanzioni, restrizioni, burocrazia, inefficienze del sistema Fiat diventa molto costoso, fare un bonifico fuori l’area Sepa. Bitcoin permette a chiunque possa interagire con voi via internet di ricevere i vostri soldi. Infine, Bitcoin permette di effettuare quei pagamenti che sono possibili, anche facili, ma che necessitano privacy. Ad esempio se volete comprare del materiale di tipo medico per una malattia sulla quale si vuole mantenere il riserbo. O se volete nascondere una donazione per una causa ideale, sociale o politica. O se volete pagare qualcosa che riguarda la vostra sicurezza personale. Insomma, Bitcoin garantisce una privacy che nessun altro sistema tradizionale, come carta di credito o Paypal, può garantire. I pagamenti si possono ovviamente anche ricevere nelle medesime condizioni.