La città svizzera Lugano e la Tether Operations Limited, azienda, la quale supporta la piattaforma basata su tecnologia blockchain, che alimenta la più grande stablecoin per capitalizzazione di mercato (USD₮), hanno annunciato un accordo di collaborazione, “Plan B”, con lo scopo di creare un centro di eccellenza a livello europeo per l’adozione della blockchain.
La blockchain nella vita reale di una città
Il punto qualificante della collaborazione è consentire ai cittadini di pagare le tasse annuali e i servizi della città in Bitcoin, Tether e Stablecoin selezionate sostenute dal franco svizzero. L’elemento innovativo è il fatto che la blockchain è applicata alla vita reale di una città per dimostrare che essa è una tecnologia, che può servire per migliorare la vita quotidiana dei cittadini attraverso l’implementazione di servizi localizzati con casi d’uso personalizzati, che possono ridurre i costi dell’infrastruttura ed estendere l’accessibilità ai mercati globali.
Sono previste strategie per aiutare gli esercizi commerciali locali a integrare i loro servizi di pagamento esistenti con le Stablecoin autorizzate, assicurando che l’infrastruttura tecnologica sia in grado di supportare questo progetto. Fra le soluzioni prospettate per integrare i servizi di pagamento vi è Lightning Network, oggi un sistema di pagamento diffuso, altamente scalabile e robusto, che consente di superare gli ostacoli di scalabilità associati alla blockchain senza rinunciare a sicurezza, affidabilità e privacy.
Lugano capitale europea delle criptovalute
Nell’accordo tra Lugano e Tether è prevista anche la creazione di un centro specializzato per facilitare l’insediamento e lo sviluppo delle start-up basate sulla blockchain e focalizzate sullo sviluppo di servizi basati su queste tecnologia nella regione. Inoltre, Tether avvierà collaborazioni con università locali e istituti di ricerca, mettendo a disposizione 500 borse di studio nel settore. Altro scopo della collaborazione è diventare leader della finanza verde perché il lavoro congiunto dei due soggetti si concentrerà sull’uso di risorse naturali e di alternative ecologiche per migliorare il mining di Bitcoin, consentendo così a quest’ultimo di agire come un potente acceleratore nello sviluppo delle energie rinnovabili. Questo sarà un altro esempio di come una città, investendo in Bitcoin, possa utilizzare i profitti dell’estrazione per reinvestire nello sviluppo delle infrastrutture locali.
È stato annunciato per l’ottobre del 2022 un evento chiamato Bitcoin World Forum, che incoraggerà una discussione sulla libera comunicazione e sulla finanza. L’evento approfondirà temi quali la disintermediazione della finanza, l’accessibilità ai servizi finanziari, i non bancari e la regolamentazione.
Nessuno pericolo di riciclaggio con il “Plan B”
Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato della Svizzera nel rispondere ad una interrogazione parlamentare ha escluso che questo accordo e le operazioni con le criptovalute, che esso rende possibili, aumentino il pericolo di riciclaggio di denaro sporco o di finanziamento del terrorismo.
Per la risposta, il Cds si è basato a un rapporto della Finma, che ha indicato che “il rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo può accentuarsi in ragione di fattori quali l’anonimato potenzialmente maggiore, la rapidità delle transazioni e la loro natura transfrontaliera”. Il Plan B tuttavia non rientrerebbe in questi canoni, dato che si rivolge a persone identificate o note al Comune, in larga parte contribuenti e persone iscritte nel Registro del controllo abitanti, per il tramite di un intermediario finanziario che rispetti le norme della Legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. In questo contesto, “il rischio derivante dall’anonimato è radicalmente ridotti, così come lo è il rischio di riutilizzo del prodotto derivante da non conformità fiscali. La natura prettamente locale e domestica delle transazioni contribuisce inoltre a escludere ragionevolmente l’ipotesi di rischio accresciuto di riciclaggio connesso con la dimensione cross-border“.