E stato arrestato a Piacenza Giancarlo Miserotti, 51enne pluricondannato noto come il “Maestro del Falso”, al termine dell‘operazione “Painkiller“. Le accuse nei confronti di Miserotti, già condannato in passato per reati simili, sono pesanti: riciclaggio, produzione e traffico di sostanze stupefacenti, fabbricazione e diffusione di denaro falso. Il GIP di Piacenza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare di 370 pagine con ben 69 capi d’imputazione.
Zecca clandestina e traffico internazionale di Fentanyl
Il criminale ha trasformato il seminterrato della sua villa a Piacenza in una zecca clandestina. Qui, coniava monete false da 5 franchi svizzeri e 2 euro, convertite poi in bitcoin. Ma le attività illecite di Miserotti non si fermano qui. Il “Maestro del Falso” gestiva un sofisticato traffico internazionale di fentanyl, sostanza stupefacente spedita dalla Cina agli Stati Uniti. L’intera operazione era orchestrata dal suo domicilio, dove il criminale aveva accesso al darkweb tramite un computer.
Risultati della retata e tesoro nascosto
L’8 novembre, durante la retata, le autorità hanno sequestrato un bottino impressionante: circa 300 mila euro in contanti, 26 mila euro in bitcoin, 70 dispositivi informatici, 3 orologi di pregio e un immobile con tutte le attrezzature utilizzate per la produzione di denaro falso. Tuttavia, questo potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Miserotti nascondeva un tesoretto protetto da password, compreso nel sequestro il suo hardware wallet, contenente le chiavi private delle cripto-valute. Ma potrebbe essere solo la punta dell’iceberg: c’è un tesoretto protetto da password. «”Non ci ha fornito le password di accesso al suo portafoglio Bitcoin, per questo siamo al lavoro per riuscire a bypassare il sistema” ha spiegato il pm Centini.
Miserotti nel 2008 era finito dietro le sbarre per aver allestito una stamperia clandestina di banconote falsificate. Nel 2009, l’operazione “Carta Canta” lo aveva nuovamente portato in arresto, rivelando una nuova produzione di banconote false quasi perfette. Le sue abilità nel contraffare il denaro erano così notevoli che aveva rilasciato un’intervista televisiva, dimostrando come realizzare banconote da 10 euro difficilmente riconoscibili.
Fuga e arresto in Ucraina
Con la sentenza definitiva nel 2012 per i reati del 2008-2009, Miserotti, temendo l’arresto in Italia, decide di fuggire. I carabinieri lo individuarono in Ucraina, dove stava organizzando una nuova ondata di falsificazioni in occasione dei campionati europei di calcio. Con un mandato di cattura internazionale, le autorità italiane, in collaborazione con la polizia ucraina e l’Interpol, lo arrestano. Dopo un periodo in un carcere ucraino, Miserotti viene estradato in Italia per scontare la sua pena.
Attualmente, il “Maestro del Falso” è detenuto nel carcere delle Novate di Piacenza, dove ha scelto di non rispondere alle domande durante l’interrogatorio di garanzia. Le autorità stanno lavorando per ottenere l’accesso alle password del suo portafoglio Bitcoin sequestrato, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulle sue attività illegali.