Venerdì scorso, la società specializzata in servizi di intelligenza artificiale (AI) OpenAI, la quale sta dietro il popolare chatbot ChatGPT, ha pubblicato un annuncio clamoroso per annunciare la partenza di Sam Altam, CEO e uno dei co-fondatori della società. Una decisione clamorosa che non è stata prese affatto bene dallo staff di OpenAI.
I fatti
Sebbene non siano chiare le ragioni alla base di questa decisione, il consiglio di amministrazione ha indicato che alcune azioni da parte sua hanno contribuito alla perdita di fiducia:
“La partenza del signor Altman fa seguito a un processo di revisione deliberativa condotto dal Consiglio di amministrazione, che ha concluso che egli non è sempre stato schietto nelle sue comunicazioni con il Consiglio, il che ha ostacolato la sua capacità di svolgere le proprie responsabilità. Il Consiglio non ha più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI”.
Su X, Sam Altman ha comunicato principalmente di esprimere gratitudine per questa esperienza imprenditoriale, spiegando però che avrebbe potuto essere più specifico in seguito:
“Ho amato il tempo trascorso in OpenAI. È stato trasformativo per me personalmente e, si spera, anche per il mondo. Mi è piaciuto particolarmente lavorare con persone così talentuose. Avrò altro da dire su ciò che accadrà in seguito”.
Il nuovo CEO
Per sostituire Sam Altman, il Consiglio di amministrazione ha nominato Mira Murati come CEO ad interim. La Murati ricopriva già una posizione di responsabilità come Chief Technology Officer dell’azienda:
“In quanto responsabile delle funzioni di ricerca, prodotto e sicurezza dell’azienda, Mira è particolarmente qualificata per assumere il ruolo di CEO ad interim. Abbiamo la massima fiducia nella sua capacità di guidare OpenAI in questo periodo di transizione”.
Inoltre, sembra che non tutte queste decisioni siano state approvate all’unanimità all’interno dell’azienda. E per una buona ragione, anche Greg Brockman, finora presidente del Consiglio di amministrazione e cofondatore di OpenAI, ha annunciato la sua partenza. Inizialmente Brockman avrebbe dovuto dimettersi solo da presidente, ma “in base alle notizie di oggi”, sembra che il cambiamento andrà oltre, come ha rivelato su X, senza fornire ulteriori dettagli:
After learning today’s news, this is the message I sent to the OpenAI team: https://t.co/NMnG16yFmm pic.twitter.com/8x39P0ejOM
— Greg Brockman (@gdb) November 18, 2023
Nelle ultime ore, poi, lo staff di OpenAI ha minacciato di dimettersi in massa se Altman non verrà reintegrato. Le prossime settimane potrebbero quindi portare maggiore chiarezza sulla situazione, mentre il consiglio di amministrazione lavora per nominare “un successore permanente” di Sam Altman.
Altman e Open AI
Nel 2015, Elon Musk e Sam Altman fondarono OpenAI, un’organizzazione dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Nel 2018, Musk si ritirò, lasciando Altman a guidare l’azienda. Nel novembre 2022, OpenAI lanciò ChatGPT, un’IA progettata per simulare conversazioni umane. Questa IA si distinse per la sua capacità di coinvolgere gli utenti in modo unico. Il suo successo fu rapido, raggiungendo un milione di utenti in soli cinque giorni. Nel corso dell’anno successivo, ChatGPT superò i suoi concorrenti principali, come Google e Microsoft, emergendo come il sistema di intelligenza artificiale più rinomato e ampiamente utilizzato.