Nancy Pelosi è lo speaker della Camera dei rappresentanti in Usa e fa parte del partito Democratico, il quale, per definizione, è quello che difende le minoranze e i poveri, ma alcuni suoi esponenti vivono situazioni, che sono in contrasto con questo paradigma .
Le attività del marito di Nancy Pelosi
Paul Pelosi è il marito di Nancy e Il 17 giugno scorso ha acquistato azioni della società Nvidia, che produce chip per Pc per un valore compreso 5 milioni di dollari esercitando alcune opzioni di acquisto. Nello stesso tempo al Senato è in discussione un disegno di legge bipartisan per aumentare la produzione di semiconduttori nel paese. Il disegno di legge mira a fornire sovvenzioni, crediti d’imposta e altri incentivi per le aziende che producono semiconduttori negli Stati Uniti. Questa è una buona notizia per la società Nvidia e i suoi azionisti, come Paul Pelosi, che dalla sua operazione ha potuto guadagnare 500 mila dollari in pochi giorni, dal momento che il valore delle azioni di questa società è aumentato del 10%.
I dubbi di insider trading
Charles Gasparino sul New York Post fa notare che non è la prima volta che Paul Pelosi beneficia dei vantaggi legati alla attività politica della moglie. Paul e Nancy sono sposati da 59 anni e i successi dell’uomo come investitore sono noti perché i membri del congresso sono obbligati a rendere note le loro fonti di reddito. La donna è uno dei membri più ricchi del Congresso, con un patrimonio netto stimato di oltre 100 milioni di dollari su uno stipendio annuale di circa 200.000 dollari. Ella rappresenta il distretto di San Francisco e nella sua attività politica attacca i ricchi a difesa dei poveri e degli oppressi. In realtà Nancy è una capitalista agiata e gode di tutti i vantaggi, che questo status sociale consente di avere.
Paul Pelosi è un venture capitalist da decenni e il commentatore del New York Post si chiede come mai Nancy non si batta per eliminare la agevolazione, che consente di dedurre gli interessi riportati, la quale offre a molti miliardari un trattamento fiscale favorevole. Si chiede Gasparino: “ Chi ci assicura, che i membri del Congresso o i loro coniugi non possano ottenere un vantaggio potendo disporre di informazioni riservate, specialmente nel caso della legislazione, che regola il mercato?” In questo campo il commentatore del New York Post definisce Nancy Pelosi come una “Capitalista rinata” e ricorda che nelle occasioni in cui qualcuno le fa notare l’esistenza di un conflitto di interesse tra il suo ruolo politico e l’attività del marito lei risponde che “lui ha il diritto di svolgere la sua attività liberamente”.
Difficile perseguire i legislatori
L’insider trading, ovvero la compravendita di informazioni materiali non pubbliche, è un reato. La recente legislazione considera colpevoli di questo reato anche le persone che utilizzano informazioni apprese in base alla loro posizione (o a quella del loro coniuge) nel Congresso. Ma la maggior parte dei legislatori, che sono stati indagati per avere usato la loro posizione per fare affari non hanno quasi mai subito accuse penali. Si veda il caso del senatore repubblicano della Carolina del Nord Richard Burr. I legislatori ricevono report privati, come Burr, il quale ha venduto le sue azioni poco prima che la pandemia scuotesse i mercati. Lui si è difeso affermando che le stesse informazioni giravano su Internet o sulle televisioni commerciali. E Gasparino ipotizza che, per questo motivo, una eventuale causa contro Paul Pelosi non andrebbe a buon fine. “Nel caso della società Nvidia il suo tempismo può sembrare sospetto, ma lui potrebbe tranquillamente dire che da almeno sei mesi circolano molte notizie sulla legislazione, che ha favorito gli affari della società di microchip e, quindi, molto prima, della sua operazione”.
E conclude affermando che “Questa situazione , forse, non è illegale, ma non è etica.”
I coniugi Pelosi hanno venduto le loro azioni Nvidia
E’ notizia delle ultime ore che Nancy Pelosi hanno venduto le loro azioni della società che produce microchip. I poltici Repubblicani, i mass media e l’opinione pubblica avevano stigmatizzato l’acquisto di azioni effettuato da Paul Pelosi e con la moglie hanno deciso di vendere tutto lo stock perdendo nell’operazione 341.365 dollari.