Tra le varie piattaforme di investimento che vengono promosse negli ultimi tempi, molto sta facendo parlare di sé, tra canali Telegram e Youtube, Minercapital. Ma è veramente affidabile? Abbiamo fatto una delle nostre solite analisi e questo è quello che abbiamo scoperto.
L’azienda
Stando a quanto riportato sul loro sito ufficiale, Minercapital sarebbe una società che mette a disposizione dei clienti la propria Mining Farm. In altre parole si tratta di una società il cui core business è il cloud mining.
Purtroppo sono numerosi i casi di aziende di cloud mining che in passato hanno chiuso improvvisamente per sparire con i soldi degli investitori. Pertanto ci si potrebbe aspettare da un’azienda giovane che si voglia lanciare in questo mercato un certo livello di trasparenza, che però di fatto non contraddistingue Minercapital.
Attualmente sul sito mancano molte informazioni importanti, e per poter capire il funzionamento della piattaforma bisogna basarsi sulle presentazioni dei promotori. E proprio da queste si evince che Minercapital offre vari servizi. Ma andiamo con ordine.
Sito web
Il sito è molto giovane, creato in data 14/07/2022. Tuttavia la giovane età non giustifica l’assenza di numerose informazioni essenziali. Nel footer del sito non troviamo nulla, dalle informazioni sui contatti ai riferimenti societari. Già questo getta grossi dubbi sull’azienda.
Non è dato sapere dove sia l’azienda tanto meno chi ci sia dietro. L’unica società che viene nominata, nella sezione Privacy e Policy, è la Sigma Traiding 21 Ltd. Dalle nostre ricerche non emerge alcuna società con questo nome. Quindi, supponendo che ci sia stato un errore di battitura in TRAIDING, la ricerca per Sigma Trading 21 Ltd ci porta ad una società con sede a Sofia, in Bulgaria, con attualmente un solo socio, un’attività dichiarata che nulla ha a che vedere col mining e 200BGN (circa 100€) di capitale sociale versati.

Inoltre l’unico modo per accedere all’area riservata, e quindi di usufruire dei servizi, è attraverso uno “sponsor”, un venditore.
Il modello di business
Tramite Minercapital è possibile acquistare dei “minerbots” o “moduli”, che altro non sarebbero che le schede video che l’azienda mette a disposizione per il cloud mining. Questi sono acquistabili ad un prezzo che varia dai 300$, per una “porzione” di scheda video, ai 960$ per l’intera scheda.
La coin da minare è a discrezione dell’azienda, la quale pondera la decisione sulla base delle condizioni di mercato. Infatti, trattandosi di schede video, si ha la possibilità di minare diverse coin.
Il contratto d’acquisto della scheda video ha una durata di 48 mesi, al termine dei quali il cliente può scegliere se rinnovare il contratto o farsi spedire a casa le GPU acquistate.
Sempre stando a quanto riferito nelle presentazioni, ogni minerbot garantisce un guadagno sull’investimento iniziale dello 0.33% giornaliero, circa il 10% al mese. Il pagamento non viene ricevuto sotto forma della coin minata ma in USDT.
Oltre agli introiti derivanti dal mining effettuato con le proprie schede è possibile guadagnare anche tramite i referral e pure dal mining dei propri affiliati, sia diretti che indiretti.
Un servizio attivato recentemente dall’azienda è l’exchange mcfx. L’azienda, chiamiamola così, non tramite comunicati ufficiali ma sempre per mezzo dei propri promotori, ha annunciato l’intenzione di ampliare il proprio ecosistema, con il lancio in futuro di marketplace, prodotti DeFi e dApps.
Alcune criticità
Nei video promozionali dell’azienda sembra esserci la chiara volontà di nascondere le identità e i volti dei membri del team che sempre vengono ripresi di spalle.

Quindi, non solo non è chiaro chi ci sia dietro a questa società, ma pure il loro modello di business non sembra esserlo.
Partiamo dal fatto di pagare i propri clienti in USDT. Certo, la scelta di per se è legittima ma non viene motivata. Ovvero, perché non pagare i propri clienti con la moneta che si sta minando e ricorrere invece ad una stablecoin?
Un altro punto, forse anche più importante: come si fa a garantire un guadagno del 10% al mese sul proprio investimento con il mining?

Solo questo dato costituisce un’enorme red flag. Rendimenti garantiti non esistono, e maggior ragione non esistono di questa entità.
Di fatto questa percentuale è vertiginosamente alta. Il mining è un’attività che non può garantire nessuna percentuale di guadagno fissa, per quanto piccola sia. Sono molti i fattori che incidono sui possibili guadagni: la prestazione delle singole schede video, il costo dell’energia elettrica, il costo di manutenzione degli impianti, l’hashrate del network, e la network difficulty. In tutto ciò si aggiunge anche il valore della coin minata che può essere soggetto a forte volatilità.
Per dare un’idea più chiara di quanto sia fuori da ogni cosa un rendimento del 10% al mese tramite mining facciamo un esempio più pratico.
Prendiamo un scheda NVIDIA 3090, uno degli ultimi modelli e tra i più performanti per il mining (120Mh/s su Ethash) stando al calcolatore di 2Cryptocalc il guadagno giornaliero che sia minando ETHW, WTC o CTXC, non supera i 0.50$(in data di pubblicazione di questo articolo), senza ancora togliere i costi per l’elettricità. Inoltre, si tratta di una scheda video il cui prezzo può superare i 1500€. Semplificando al massimo, si parlarebbe di un guadagno mensile sul proprio investimento dell’1%, il quale aggiungendo le possibili spese nascoste (elettricità, manutenzione, etc..) nelle attuali condizioni di mercato si trasformerebbe in una perdita.
Questo è un evidente problema, tuttavia nelle presentazioni viene specificato come Minercapital riesca a garantire questi rendimenti stratosferici anche tramite altre attività “collaterali”, ma che non vengono in alcun modo illustrate o approfondite.
Le schede video esistono?
Il sito mostra delle riprese con parecchie schede video, con tanto di cartellino “minerbot”.

Sono evidentemente riprese amatoriali e tra le uniche a nostra disposizione.
Alcuni promotori sono andati di persone a verificare l’esistenza di questa mining farm. Hanno anche documentato il loro viaggio e pubblicato varie video testimonianze, pur mantendendo un certo riserbo sull’esatta ubicazione.
Infatti, diversi promotori non convengono sull’ubicazione della mining farm. Per alcuni si troverebbe in Slovenia, per altri in “uno dei migliori datacenter europei a livello di efficienza energetica e tecnologia”, in est Europa e alimentato da energia idroelettrica. Vero è che l’utilizzo di energia idroelettrica e di una struttura hardware efficiente permetterebbe di diminuire i costi di mantenimento, ma purtroppo non c’è modo di verificare nessuna di queste informazioni.
Certo è curioso come tra le persone che hanno divulgato questo progetto ci siano ancora una volta i membri del team di CryptoItaliaSupport, già balzati agli onori della cronaca in seguito al caso UEFA.
L’exchange
Forse questo sito presenta ancora più problemi di quello ufficiale di Minercapital. In questo caso nel footer sono presenti delle informazioni sulla società.

Nello specifico si fa riferimento a questo exchange. Gecobitexchange.
Visitando la pagina internet di quest’ultimo è chiaro come entrambi i siti siano identici.

Quale sia la versione originale poca importa dato che la licenza FVT00021 non esiste.

Queste informazioni sono sufficienti per nutrire forti dubbi sulla credibilità e buona fede, sia dell’exchange di Minercapital, che di Gecobitexchange.
Conclusioni
Da questa veloce analisi del sito e del progetto sono emerse molte criticità non ignorabili. La società sembra un fantasma e il suo core business decisamente insostenibile. Inoltre, la possibilità di usufruire del servizio solo tramite referall, i forti incentivi a creare la propria downline e l’impossibilità di trovare informazioni attendibili sull’azienda e la pochissima trasparenza della stessa, rendono oltremodo legittimo pensare che ci si trovi davanti all’ennesimo schema ponzi. Non sarebbe il primo caso, già tempo fa avevamo parlato di una piattaforma, Swag Life, che offriva un servizio simile.
Nel caso ci fossero delucidazioni e chiarimenti da parte dell’azienda stessa vi terremo aggiornati.
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