“Il bear market non fermerà il mercato cripto, che, a mio giudizio, è il fulcro creativo del pianeta in questo momento storico”. Lo afferma Mauro Caimi, trader e analista quantitativo, esperto di Bitcoin e blockchain.
“Esso è caratterizzato da un elevato livello di creatività e innovazione nel campo delle nuove tecnologie e si vive un grande senso di libertà, elemento che è la vera bellezza di questo settore perché consente in maniera costante di innovare, proporre idee ed essere sempre un passo in avanti rispetto a quello che il mercato chiede”.
Nonostante la fase di bear market il mercato delle criptovalute l’industria va avanti, come ti spieghi questo e quando, secondo te, finirà questo periodo?
“I bear market sono periodi di consolidamento che costituiscono una normale fase del ciclo economico; durante questi periodi vengono eliminati i progetti che non hanno futuro e vengono, al contrario, incentivati quelli con maggior valore e utilità sociale ed economica.
È il mercato a decidere quando sarà il momento di ripartire e, in questo caso, si dovrà attendere che mutino le fasi che riguardano il sistema economico generale degli Stati; a mio giudizio, quindi, ci vorrà un po’ di tempo”.
Nessun mercato è perfetto e ognuno di esse ha le proprie problematiche, quali sono, a tuo avviso, quelle tipiche di questo mercato digitale?
“Il mercato cripto ha le problematiche tipiche di un settore innovativo in maniera estrema: la presenza di tante idee, che poi è necessario sviluppare affinché diano risposta alle questioni sociali; una soluzione, cioè, alle esigenze di uno o un gruppo di consumatori nella vita reale di tutti i giorni. Questo deve essere il principale obiettivo del mercato delle criptovalute: favorire una congiunzione tra un mondo creativo estremamente informatizzato e le esigenze del mercato e, quindi, delle persone”.
I progetti e le aziende che compariranno e si svilupperanno in futuro saranno aziende verticali focalizzate su determinato tema o una determinata questione?
“È possibilissimo che avvenga tutto ciò. Nel momento in cui sarà completata la costruzione della parte strutturale del mercato: creazione delle chain e dei vari layer dove potrebbero funzionare gli smart contracts e quindi essere concretizzate varie idee, probabilmente compariranno progetti con un tema verticale per la risoluzione di alcuni bisogni. Un po’ come è stato internet dopo gli anni 90, quando sono nati progetti e aziende, che hanno risolto specifici problemi.
Adesso nel mercato delle cripto siamo nella fase in cui si sta creando il tessuto strutturale, la blockchain, appunto”