Marco Costanza è un apprezzato divulgatore finanziario ed è convinto che la blockchain è la tecnologia del futuro e afferma che “Ad oggi viene utilizzata al minimo del suo potenziale” ed è convinto che la sua “mass adoption” ci sarà “quando faremo cose che prima non facevamo. Ora è il periodo delle prove e dei fallimenti perchè è questa la strada necessaria per capire cosa funziona e cosa no”.
“Ero un dipendente”
Fino a ottobre del 2021 ero un dipendente e mi sono lanciato nel settore delle criptovalute come content creator perché è un mondo che mi ha affascinato fin da subito. Io arrivo dalla finanza tradizionale e ho vissuto la prima bolla nel 2017 delle cripto, poi quella del 2018 e ho perso tutto come il 99 per cento delle persone. Nel 2021 una persona molto influente in Italia mi ha fatto rientrare in questo settore e mi sono detto che non potevo perdere questa occasione perché, oggi, conoscere le cripto é, come nel 1995, conoscere Google, Amazon e Netflix. Quindi ho iniziato ad entrare in questo settore portando il mio modo di essere scanzonato e “ignorante” e, quindi io ho mischiato questa mia comunicazione divertente con l’informazione. Mi piace quello che sto facendo e cerco di portare maggiore consapevolezza nel settore
Le cripto per molti sono solo speculazione ma realtà sotto la cripto c’è la blockchain una tecnologia nuova con la sarà possibile fare moltissime cose, cosa ne pensi?
Io penso che la tecnologia blockchain sia importantissima e ci consentirà di fare un sacco di cose. Ad oggi però viene utilizzata al minimo del suo potenziale, come nel 2000, quando bastava creare una paginetta web schiumadabarba.net per vendersi come un’azienda tech, che in borsa valeva tantissimo. Adesso con la blockchain stiamo vivendo un po’ la stessa cosa: ci sono miliardi di progetti, che dopo qualche mese falliscono perché, in realtà, questa tecnologia non è totalmente pronta per la mass adoption. Adesso si sta speculando, si fanno tante prove perchè l’innovazione ha bisogno di passare per test e per fallimenti, però il punto di svolta sarà quando con la blockchain faremo delle cose che prima non potevamo fare. Quindi c’è tanto da lavorare e io faccio i complimenti a tutti i progetti, che sperimentano perché questo è l’unico modo per capire cosa funziona e cosa no.
Cosa facevi prima e come hai deciso di mollare tutto e di rimetterti in gioco in un settore tutto nuovo?
Nel 2000 sono uscito da scuola e ho iniziato a fare il dipendente: posto fisso statale, ero all’Enel, lavoravo vicino casa, avevo uno stipendio buono e lavoravo con un gruppo di ragazzi, che avevano la mia età. Stavo bene, in realtà. Nel 2016 mi sono detto adesso lavoro, poi faccio il mutuo, mi compro la macchina con il finanziamento, mi faccio due settimane dei ferie all’anno e mi sono detto “Non posso fare questa vita, voglio di più!”. Ho iniziato a cercare di fare soldi online e come tutti sono entrato nel Forex, c’erano ancora le opzioni binarie. Quindi ho cominciato e mi sono fatto una cultura sul settore finanziario e ho capito, che il motore dei mercati finanziari è la psicologia delle persone, per la quale, due persone nello stesso tempo e in parti opposte del mondo, dicono l’esatto opposto (vendere o comprare) e uno di essi ha ragione. Capire come ragionano le persone ti aiuta a capire come si muovono i mercati finanziari: questa cosa mi ha affascinato e ho voluto capire cosa muove le persone quando decidono di investire qui piuttosto che là e in questo modo capisci come funziona il mondo , che, in definitiva, segue il denaro.
Per molto tempo sono stato indeciso se licenziarmi o no per iniziare a fare trading a tempo pieno. A Luglio del 2021 mi sono detto ho 28 anni se non lo faccio adesso non lo faccio più e sono rientrato nel settore delle criptovalute non sapendo, che entro un mese avrei iniziato a lavorare con altri content creator, vuoi per fortuna, vuoi per il caso o per l’essermi trovato al posto giusto al momento giusto. Adesso sono entrato nella community e da li le cose stanno crescendo.