L’ufficio del procuratore generale libico ha annunciato l’arresto di 50 cittadini cinesi coinvolti in un’operazione illegale di mining di criptovalute nella città di Zliten. Gli arrestati sono stati sorpresi a gestire un’azienda di estrazione di criptovalute all’interno di una fabbrica di ferro abbandonata sulla costa occidentale della Libia.
I fatti
L’ufficio del procuratore generale, Siddiq Al-Sour, ha divulgato foto e video che mostrano il processo di smantellamento dei sistemi di mining scoperti a Zliten, una città a est della provincia di Tripoli. I sistemi di estrazione comprendevano una matrice di fili che collegavano sistemi di conversione digitale, server di dati, ventilatori e frigoriferi ad alta tensione. Questi ultimi arresti sono stati annunciati subito dopo che altri 10 cittadini cinesi sono stati arrestati mercoledì a Misrata dopo essere stati colti “in flagrante” con decine di potenti computer utilizzati per condurre complessi calcoli minerari, che sono stati sequestrati, secondo l’ufficio del procuratore generale. L’ufficio del procuratore generale ha aggiunto che questi atti “violano la legge”, in quanto i presunti autori utilizzano “dispositivi ad alta energia [che]sfruttano una grande quantità di materiale per estrarre criptovalute”. nel comunicato è stato dichiarato che le autorità libiche stanno cercando l’aiuto di esperti per valutare “il danno al denaro pubblico e all’interesse pubblico… come risultato dell’uso di dispositivi ad alta energia e della violazione delle regole di politica monetaria”.
Il mining di criptovalute in Libia
Nonostante il divieto ufficiale, la Libia ha registrato la più alta percentuale di mining di criptovalute in tutto il continente africano, rappresentando circa lo 0,6% della produzione mondiale di Bitcoin nel 2021. La Libia è nota per i costi economici dell’elettricità, pari a soli 0,004 dollari per kilowattora, circa 40 volte meno cari rispetto agli Stati Uniti. Questo ha reso la Libia un ambiente ideale per il mining di criptovalute, ma ha anche contribuito a rendere le reti elettriche del Paese già malconce a causa dell’instabilità politica che lo affligge da oltre un decennio. I blackout elettrici durano fino a 18 ore al giorno durante i mesi estivi, mentre le autorità intensificano gli sforzi per reprimere tali attività, indagando su presunti siti di mining a Tripoli e Misrata.