Lavazza, azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di caffè, ha sviluppato una nuova miscela di caffè chiamata La Reserva de ¡Tierra! Cuba, la prima miscela completamente tracciabile grazie alla tecnologia blockchain.
Perchè Lavazza ha scelto Cuba?

Lavazza ha scelto Cuba come zona di produzione del caffè e ha collaborato con le istituzioni locali per rilanciare l’industria del caffè. A Cuba infatti, la tradizione del caffè stava scomparendo per colpa della deforestazione. Nel 2018 la società era entrata in contatto con alcuni referenti delle istituzioni locali, intenzionate a rilanciare un settore che sembrava destinato al fallimento, e iniziò a lavorare a un progetto che all’inizio era ristretto, ma che poi diventò sempre più ampio. Il processo di produzione del caffè La Reserva de ¡Tierra! Cuba coinvolge sensori posizionati nelle piantagioni per raccogliere dati, che vengono poi elaborati e inviati al cloud e ai dispositivi mobili dei coltivatori. La tecnologia blockchain viene utilizzata per la tracciabilità. Così facendo, si può garantire che l’intero processo sia tracciato e trasparente. I dati raccolti vengono analizzati per migliorare il processo di produzione del caffè.
Da dove viene l’idea di Lavazza di usare la blockchain?

Lavazza vede l’uso della blockchain e della tecnologia come un modo per innovare e stare al passo con la concorrenza. Secondo Giuseppe Lavazza infatti (presidente di Lavazza), afferma che l’uso della blockchain si sta affermando nel mondo del caffè, anche se è un settore complesso perché ci sono punti in cui i flussi di tracciabilità si interrompono. Ma Lavazza sostiene di essere riuscita a creare un processo interamente tracciato.
L’uso della blockchain nel settore alimentare

L’uso della blockchain nel campo degli alimenti è sempre più ampio. ad esempio, il Gruppo Carrefour Italia aveva lanciato un sistema di tracciabilità alimentare basato sulla tecnologia blockchain per garantire la provenienza e la qualità dei propri prodotti. Anche Barilla avevalanciato un progetto pilota di tracciabilità alimentare su blockchain per garantire la provenienza e la qualità del proprio grano. Anche Nestlé, Unilever, Walmart, IBM Food Trust, e molti altri usano la blockchain per certificare la qualità dei propri prodotti su blockchain. La blockchain sta diventando sempre più popolare nel settore alimentare come strumento per garantire la sicurezza e la trasparenza della filiera di produzione. Quale sarà la prossima grande azienda che si affiderà alla blockchain?