Durante un evento, denominato Sango Genesis Event, il presidente della CAR Faustin-Archange Touadéra ha annunciato la campagna di lancio della nuova criptovaluta nazionale. Una mossa coraggiosa che potrebbe risultare azzeccata e molto lungimirante.
La scorsa domenica, il presidente della Repubblica Centrafricana (CAR) Faustin-Archange Touadéra, ha compiuto un importante passo verso il futuro del suo Paese. La CAR non vanta una posizione geografica favorevole essendo priva, fra le tante cose, di sbocchi sul mare. La scelta di optare per una criptovaluta è figlia di un importante riflessione su come poter valorizzare al meglio le risorse naturali del Paese. Da qui nasce l’idea del progetto Sango Coin che, nella visione del presidente, permetterà al Paese di ricevere fondi di investimento privati consistenti, in grado di far compiere una svolta decisamente positiva all’economia del paese africano.
L’evento Sango Genesis è stato trasmesso in diretta virtuale sul sito sango.org, dando a chiunque la possibilità di partecipare per conoscere l’iniziativa.

- Il primo sistema monetario digitale “powered by Bitcoin Blockchain“
La nuova criptovaluta Sango Coin, sebbene in modo non ancora ben delineato, avrà alle spalle il supporto della criptovaluta per eccellenza, ossia Bitcoin. Infatti, la Repubblica Centraficana è stata la prima nazione del continente a riconoscere come valuta ufficiale Bitcoin, nello scorso mese d’aprile. Ciònonostante, ben presto sono arrivate notevoli manifestazioni di disappunto, come quella del Fondo Monetario Internazionale che ha dichiarato una certa preoccupazione in merito al fatto che manchino delle linee guida ben definite.
Ad onor del vero, bisogna ammettere che, come è possibile evincere dal sito stesso dedicato alla Sango Coin, un iniziale piano di ripartizione degli investimenti è stato delineato, con tanto di grafico a torta per cogliere i punti cardine e la relativa percentuale di fondi destinati.

- Ristrutturazione dell’architettura digitale e creazione di Cripto-Isole
Questa nuova politica, difesa durante l’evento online anche dal ministro dell’economia Hervé Ndoba, si inserisce in un contesto che prevede persino l’utilizzo della tecnologia blockchain al servizio del paese con il fine di ristrutturare l’architettura digitale e burocratica della CAR. Ciò consentirà di gestire al meglio anche l’altro progetto innovativo del neo-hub economico centrafricano: la creazione di una cripto-isola sul fiume Oubangui.
L’evento ha avuto fin da subito grande risonanza mediatica, giacchè la promozione dello stesso è partita dal profilo twitter ufficiale del presidente Touaderà, che ha pubblicato un breve ma conciso comunicato stampa.

Ben presto petrolio, rame, uranio, grafite e diamanti di tutta la zona saranno “tokenizzabili”. L’enorme potenziale di questa mossa del presidente Touadéra sarà osservabile già nel medio termine, dato che egli si dice fiducioso del fatto che le criptovalute saranno il sistema economico di riferimento fin dalla prossima generazione.
Una nuova prospettiva, magari più radiosa, per il futuro del continente africano è offerta dalla nuova idea dei token di stato. Chissà che non debbano trovarsi nella condizione di prendere appunti anche i paesi più sviluppati dell’Occidente…