Venerdì scorso, i giornalisti di Bitcoin Magazine hanno informato la loro community che la Federal Reserve Bank di Chicago ha inviato una lettera ai media minacciando azioni legali contro di loro. Oggetto del contendere sono le parodie di Bitcoin Magazine su FedNow, il sistema di pagamento della FED lanciato lo scorso giugno. In particolare, il problema riguarda gli articoli sul negozio online del sito, accusati di danneggiare l’immagine del marchio del servizio.
BREAKING: 🇺🇸 Federal Reserve threatens to sue #Bitcoin Magazine in attempt to silence criticism of its FedNow service.
— Bitcoin Magazine (@BitcoinMagazine) November 3, 2023
La risposta
In risposta a queste minacce, Marc Goodwin, caporedattore del media, ha scritto una lettera aperta all’agenzia americana. Lungi dal lasciarsi intimidire, ha addirittura suggerito alla FED di “inviare un pacco di merci a una delle 12 Federal Reserve Banks”. Per fare un ulteriore passo avanti nell’ironia, ha chiesto alla FED di non esitare a fargli una “lista di oggetti desiderati”, in modo che Bitcoin Magazine possa fare la sua “parte per ‘stimolare’ l’economia”.
Un rifiuto categorico a collaborare
Dopo questa introduzione scanzonata, Marc Goodwin ha adottato un tono più serio, esprimendo categoricamente il suo rifiuto di aderire alla richiesta della FED, arrivando a criticare apertamente i metodi della FED. Il giornalista ha fatto riferimento al Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti per giustificare il diritto dei media di esprimere la propria posizione contro un servizio che si ritiene minacci le “libertà dei cittadini americani”.
“La FED ha distrutto l’economia mondiale”
Ha criticato la politica della FED, che secondo lui è responsabile dell’inflazione galoppante dopo la crisi del Covid: “Avete visto in che condizioni si trova oggi la classe operaia? Forse avete già dimenticato come la politica della FED abbia portato direttamente alla cattiva gestione dei portafogli obbligazionari nelle banche regionali di tutto il Paese, come Silicon Valley Bank, Signature, Silvergate o First Republic?”. Inoltre, mentre la Federal Reserve ha affermato che il negozio online potesse trarre in inganno i consumatori associando Bitcoin Magazine al vero servizio FedNow, l’organo di informazione va oltre, respingendo questo punto: “Non abbiamo alcun interesse a seminare confusione, errori o inganni. È piuttosto il lavoro di coloro che sono stati incaricati di dire al mercato che non avrebbero aumentato i tassi dopo una massiccia espansione monetaria, per poi aumentarli più velocemente che in qualsiasi altro momento della storia finanziaria degli Stati Uniti”. Marc Goodwin ha concluso il suo intervento affermando che il team di Bitcoin Magzine non vede l’ora di difendere i propri diritti in tribunale. Ora non resta che attendere la reazione della FED, per scoprire se intende scoprire il suo bluff o mettere in atto le sue minacce.