Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell sostiene la necessità di un solido ruolo federale nella regolamentazione del settore delle stablecoin negli Stati Uniti. Durante una audizione davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera, infatti, ha dichiarato : “Consideriamo le stablecoin come una forma denaro” , aggiungendo che la banca centrale dovrebbe svolgere un ruolo nell’approvare l’emissione di stablecoin. “Crediamo che sarebbe appropriato avere un ruolo federale abbastanza robusto in ciò che accade nelle stablecoin in futuro, e lasciarci con un ruolo debole e permettere una grande creazione di denaro privato a livello statale sarebbe un errore”, ha concluso Powel, il quale ha manifestato il suo scetticismo riguardo l’approvazione e della prelazione statale per gli emittenti di stablecoin, attualmente parte di una proposta del partito Repubblicano, che sarà discussa in sede di commissione.
La posizione dei Democratici
Anche Maxine Waters, il più importante esponente del partito Democratico nella commissione per i servizi finanziari della Camera, ha criticato la proposta dei suoi omologhi repubblicani di consentire ai regolatori statali di approvare l’emissione di stablecoin. “Questa proposta porta la prelazione statale a un livello completamente nuovo”, ha detto Waters, riferendosi al fatto che una stablecoin approvata in uno Stato potrebbe essere venduta in tutto il Paese, indipendentemente dal fatto che i regolatori degli altri Stati abbiano o meno dato il loro consenso. Sebbene i repubblicani possano far uscire la proposta di legge dalla commissione e dalla Camera dei Rappresentanti con un voto di partito, per diventare legge è necessario il sostegno dei democratici. I democratici hanno la maggioranza al Senato e il presidente Joe Biden sarebbe restio a firmare una legge che il suo stesso partito non sostiene.
Il quadro delle stablecoin
Il gigante statunitense delle stablecoin Circle, tra gli altri, sostiene la creazione di un nuovo quadro per gli emittenti di stablecoin. Le società fintech, in particolare i fornitori di pagamenti, lamentano da tempo la mancanza di accesso a un’unica registrazione per operare in tutti gli Stati Uniti, dovendo invece registrarsi Stato per Stato come fornitori di servizi monetari. Il disegno di legge mira a consentire un percorso più semplice per i fornitori di stablecoin, che sarebbero anche soggetti a informazioni e a una supervisione normativa. I regolatori finanziari statunitensi hanno chiesto al Congresso di approvare una nuova regolamentazione per le stablecoin, con maggiore urgenza dopo il crollo di Terra/Luna dello scorso anno.
Il presidente della Commissione Servizi Finanziari della Camera, Patrick McHenry, R-N.C., ha dichiarato di aspettarsi un voto sulla proposta di legge sulle stablecoin, insieme a una proposta di legge sulla struttura del mercato degli asset digitali, nella seconda settimana di luglio.
Il dollaro digitale della banca centrale non è all’orizzonte
Powell ha anche usato la sua apparizione davanti al Congresso per smontare l’ipotesi che la Fed possa emettere un dollaro digitale direttamente agli americani, o che un dollaro digitale sia all’orizzonte a breve termine. Alla domanda se un dollaro digitale potrebbe disturbare la privacy finanziaria, Powell ha risposto: “Potenzialmente, e non è una cosa che non appoggeremmo”.Il presidente della Fed ha sottolineato che la banca centrale è “molto lontana” dal decidere se emettere un CBDC, ma ha ribadito che se un dollaro digitale dovesse essere realizzato, sarebbe emesso in modo da mantenere la privacy finanziaria e non sostituire il sistema finanziario esistente.
“Non sosterremmo conti presso la Federal Reserve da parte di singoli individui”, aggiungendo però che. “Se dovessimo sostenere, in futuro, un CBDC, sarebbe un’operazione intermediata attraverso il sistema bancario e non direttamente presso la Fed”, anche a causa delle preoccupazioni sulla privacy, ha detto Powell.