LCH, una controllata di London Stock Exchange ltd, la società che gestisce la Borsa di Londra, ha annunciato che permetterà lo scambio di options e futures su bitcoin, la prima e più capitalizzata criptovaluta. Gli scambi saranno possibili grazie alla collaborazione con GFO-X (Global Futures and Options), azienda regolamentata nel Regno Unito che si occupa di gestire scambi di derivati sui digital asset.
Questa scelta, spiega Frank Soussan (Global Head di LCH), è dovuta dalla crescente richiesta da parte dei player finanziari di strumenti di investimento sulle criptovalute.
I precedenti
Ad inizio aprile 2023 PostFinance, ramo bancario delle Poste Svizzere ha aperto la possibilità ai suoi quasi 3 milioni di clienti di acquistare e custodire ether e bitcoin. In Svizzera anche la banca privata LGT Bank permette ai propri clienti di fare trading di $ETH e $BTC.
Il 24 marzo 2023, il Nasdaq (il più attivo stock exchange statunitense), con un articolo sul proprio sito ufficiale , ha annunciato l’intenzione di creare un servizio di custodia di criptovalute.
Ad ottobre 2022 BNY Mellon, la più antica banca americana, ha ricevuto l’autorizzazione dalle autorità dello stato di New York per custodire i digital asset dei propri clienti.
A settembre 2022 la più grande banca di Singapore, DBS Group, ha aperto ai suoi clienti più ricchi (viene richiesto un minimo di 250 000$ di investimento) di fare trading di criptovalute, al momento limitate a: bitcoin, ether, bitcoin cash e Ripple.
Nonostante l’avversione delle autorità bancarie globali come la World Bank, la Federal Reserve statunitense e la BCE che definiva bitcoin “destinato verso l’irrilevanza”, le banche commerciali stanno iniziando a rispondere alle esigenze di un mercato sempre più interessato ai digital asset.
Nonostante tutto però il modo più sicuro di custodire bitcoin e altre criptovalute rimane quello di detenerle su un wallet non custodial e gestire personalmente le proprie chiavi private. Abbiamo scritto una guida a riguardo e la trovate a questo LINK.