Dieci anni fa ha fatto scalpore la storia dello sfortunato britannico, che ha inavvertitamente gettato via un disco rigido contenente 8.000 Bitcoin e che da anni cerca di recuperarlo (o almeno i preziosi dati in esso contenuti).
Come sono andate le cose
James Howells aveva 28 anni e lavorava in smart working dalla sua casa di Newport, nel Galles. Un giorno decise di riordinare la sua scrivania e, tra le altre cose, rimosse parti di vecchi computer e le gettò nel cestino. In un cassetto trovò due dischi rigidi: sapeva che uno era vuoto, mentre l’altro conteneva i file di un altro computer su cui, anni prima, era stata versata della soda sulla tastiera. Quindi decise di buttare via il disco rigido pieno di dati senza pensarci troppo. Poi chiese alla moglie di portare tutti i rifiuti alla discarica prima di andare a letto. Durante la notte l’uomo, ingegnere informatico di professione, ebbe la sensazione che buttare via il disco rigido fosse una cattiva idea. Ma quando si svegliò, si accorse che la moglie aveva già buttato via tutto.
Bitcoin in discarica
Due mesi dopo esplose il prezzo del Bitcoin e James si rese conto di avere fatto una idiozia. Egli ricordò di essere stato uno dei primi ad adottare le criptovalute nel 2008 e di aver estratto circa 8.000 Bitcoin prima di rovinare il suo computer e perdere interesse per le cripto, che non pensava che sarebbero diventate così preziose e, sottolineando che, per lui, era solo un hobby. In pochi anni le cose sono cambiate e quegli 8000 Bitcoin sono diventati milioni di euro. James cominciò a indagare per capire dove fossero finiti i suoi rifiuti e scoprì che furono scaricati in una grande discarica di Newport.
Il suo piano da 10 milioni di euro
Ma a distanza di anni, nonostante i ripetuti tentativi di ritrovare il disco rigido, i suoi sforzi sono stati finora vani. Questo non significa che James si sia arreso e, recentemente, ha annunciato di aver raccolto 10 milioni di euro e di avere intenzione di esaminare la discarica con un pettine a denti stretti. Adesso sta aspettando di essere autorizzato dal consiglio comunale. L’azienda Max-AI svilupperà algoritmi di intelligenza artificiale e utilizzerà robot simili a Spot armati di un braccio robotico per raccogliere gli oggetti promettenti.