Il token burning è un’azione intrapresa dai creatori di una criptovaluta.
I suoi scopi sono:
- Ridurre la quantità di cripto circolante per aumentarne il valore;
- correggere tutti gli errori fatti nel lancio di queste monete
- controllare stabilmente il prezzo.
Come si realizza
Un token burning si svolge grazie ad uno specifico wallet digitale che consente di rimuovere una quantità stabilita di cripto.
Questi “portafogli” non hanno alcun tipo di proprietà e non è consentito:
- entrare e spostare le cripto già presenti all’interno;
- annullare la transazione;
- recuperare le somme precedentemente inviate.
Chi vuole sfruttare questo strumento deve usare uno smart contract, noto come burn function, dichiarando di voler eliminare definitivamente una parte delle monete in suo possesso.
Il passaggio successivo è la verifica che quel soggetto possegga le monete che ha indicato.
Se essa ha esito negativo la richiesta non potrà essere elaborata.
Se invece si possiede solo una quantità limitata di cripto solo queste vengono sottratte dal wallet ed eliminate definitivamente
Una volta che le monete saranno distrutte non sarà più possibile recuperarle.
La burn function è disponibile per tutti ed in qualsiasi momento della giornata.
Queste procedure si svolgono nel massimo della trasparenza e chiunque è in grado di verificare che tutte le monete siano state poi effettivamente distrutte.
A loro la scelta se sfruttare o meno questo strumento.
Metodo di convalida delle transazioni
Il token burning ha anche lo scopo di convalidare le transazioni sulle Blockchain che utilizzano l’algoritmo proof-of-burn (PoB), che sono poche, in verità.
A differenza del Proof of Work, essa è un meccanismo di consenso senza spreco di energia.
I token bruciati possono essere considerati vere e proprie attrezzature di mining.
Nel PoB quindi ogni volta che si decide di distruggere una parte dei propri token, si acquista una parte di potenza di calcolo virtuale che ti dà la possibilità di validare i blocchi.
Più token si bruciano, più alta sarà la probabilità di ricevere la ricompensa.
Frequenza di queste operazioni
Alcune aziende organizzano i token burning periodicamente, come Binance e OKEx che ne organizzano
un ogni tre mesi.
Operazioni di questo tipo una tantum possono verificarsi se:
- dopo una raccolta fondi, che è stata completata, non tutti i token sono stati piazzati oppure;
- correggere un errore.
Tether, ad esempio, qualche anno fa ha creato accidentalmente $ 5 miliardi in USDT!
Immediatamente fu necessario eliminare questi token per non destabilizzare l’ancoraggio 1:1 con il dollaro USA
LORENZO DERIÙ