Il 17 febbraio viene listato su Binance il token $GNS (Gains Network), moneta dell’omonima piattaforma di trading decentralizzato. Mezz’ora prima del lancio un misterioso indirizzo acquista in grandi quantità il token per poi rivenderlo mezz’ora dopo realizzando un profitto di 106.000$ dalla prevedibile crescita del prezzo, successiva al lancio sul più grande exchange di criptovalute al mondo. Ma come faceva il proprietario del wallet sconosciuto a sapere che il token sarebbe stato listato di lì a poco?
Che cos’è l’insider trading?
L’insider trading è quella pratica per cui soggetti, spesso dipendenti delle aziende coinvolte, approfittano delle informazioni riservate di cui sono a conoscenza per eseguire trading su mercati azionari, obbligazionari, derivati o cripto. Le asimmetrie informative portano il soggetto coinvolto ad avere un netto vantaggio rispetto agli utenti normali, potendo così “battere il mercato” realizzando grossi profitti.
In Italia l’abuso di posizioni privilegiate (“informazione di carattere preciso, che non è stata resa pubblica, concernente, direttamente o indirettamente, uno o più emittenti strumenti finanziari od uno o più strumenti finanziari, che, se resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti finanziari”) è regolato dal dlgs 58 24/2/98 e prevede pene che vanno dai due ai dodici anni.
Il caso GNS e i precedenti
Il 17 febbraio 2023, mezz’ora prima del lancio sull’exchange centralizzato Binance, l’indirizzo 0xaab3cb57fbec547207137fa998ea8d09ece606e6 ha acquistato su gains.trade 26.881 token $GNS per un controvalore in dollari di 208.335$.
Successivamente al listing (la cui ora e data non erano a disposizione dei normali utenti) il token, come prevedibile, dopo il lancio sul più popolare exchange al mondo, ha registrato una crescita del 51% in pochi minuti, passando da un valore di 7$ a 12$ circa. L’indirizzo coinvolto vende quasi subito i suoi $GNS realizzando un profitto di 106.000$ in meno di un’ora.

Questo ha subito ovviamente destato sospetti su Binance e sui social, diversi account specializzati in analisi on chian (come Lookonchain), hanno accusato l’exchange di fare inside trading sui token appena listati.
Non è la prima volta che Binance viene accusato di compiere queste azioni:
- ad inizio 2023 10 minuti prima del lancio del token $RPL un indirizzo anonimo acquista 6193$RPL per rivenderli 10 minuti dopo il listing, realizzando un profitto di 55.397$
- un altro indirizzo realizza 100.000$ di profitto comprando il token %RAMP e rivendendolo pochi minuti dopo il listing
- lo stesso pattern possiamo osservarlo nel lancio di $RARI, $TORN e $GNO
Vediamo come si comporteranno i regolatori di tutto il mondo dopo queste accuse verso Binance, messa già nel mirino dalla SEC pochi giorni fa nel caso BUSD.