E’ arrivato il momento! Poco dopo le 21:00 ET di mercoledì 14 settembre avverrà il Merge di Ethereum, che metterà fine al mining di Ether proof-of-work (PoW).
- A cosa serve
- Cosa è Ethereum
- Fasi del processo di Merge
- “Le “reti di prova”
- La cronologia
- Precisioni della Ethereum Foundation
- Evoluzione futura
A cosa serve
Il Merge sostituirà il consenso proof-of-work (PoW) con uno proof-of-stake (PoS), grazie al quale l’integrità della rete di Ethereum (ETH) sarà garantita dagli staker anziché dai miners; si tratta della prima volta nella storia delle criptovalute in cui un protocollo mainstream cambia radicalmente il proprio algoritmo di consenso. L’obiettivo è quello di rendere la più grande rete di smart contracts più efficiente dal punto di vista delle risorse, inclusiva ed ecologica. Ethereum Merge è già stato attivato nelle testnet Kovan e Sepolia e Goerli. La proof-of-stake (PoS) consuma meno energia, riduce l’impronta di carbonio di una rete e la rende più decentralizzata; una volta che la proof-of-stake di Ethereum (ETH) sarà implementata, la migrazione verso lo sharding sarà il passo successivo.

Che cos’è Ethereum
Ethereum (ETH) è la prima blockchain con supporto agli smart contracts. È stato lanciato nella mainnet nel luglio 2015 ed è stato inventato da alcuni sviluppatori di criptovalute tra i quali Vitalik Buterin e Gavin Wood. Ethereum (ETH) si proponeva di risolvere i principali colli di bottiglia del Bitcoin (BTC) , Litecoin (LTC), XRP e tutte le altre criptovalute di prima generazione adatte solo per il trasferimento di valore. Ethereum (ETH) si è affermato come computer decentralizzato di uso generale. I suoi smart contract (programmi software su Solidity) sono utilizzati in migliaia di applicazioni decentralizzate: protocolli di finanza decentralizzata (DeFi), mercati di token non fungibili (NFT), giochi basati su blockchain e così via. La criptovaluta nativa di Ethereum si chiama Ether, o ETH. Ether è la più grande altcoin; solo Bitcoin (BTC) la supera per capitalizzazione di mercato.
Fasi del processo di Merge
Tecnicamente, Ethereum (ETH) ha iniziato il suo percorso verso la proof of stake nel dicembre 2020 con il lancio dei contratti di deposito e l’attivazione della cosiddetta Beacon Chain, la quale è protetta da un algoritmo di consenso proof-of-stake, a differenza della rete principale di Ethereum, che funziona ancora su proof-of-work.. In parole semplici, la Beacon Chain ha finora funzionato come testnet de facto per Ethereum 2.0, ma tutto ciò sta per cambiare con il Merge.

Come si vede nel diagramma sopra, Il Merge Ethereum rappresenta il momento in cui i due sistemi (l’attuale mainnet di Ethereum in esecuzione su PoW e la Beacon Chain in esecuzione su PoS) si uniscono. Ciò vedrà l’algoritmo di consenso PoW sostituito da una Proof of Stake, in modo permanente.
Ciò comporta alcune implicazioni significative per la rete, ma le considerazioni critiche includono:
- Nulla andrà perso
- I fondi sono al sicuro
- Niente più mining di ETH
Pertanto, la Beacon Chain con il Deposit Contract – il luogo in cui gli utenti di Ethereum devono inviare i loro Ether se vogliono puntarli sulla rete- sarà “iniettata” nella mainnet di Ethereum (ETH) e sarà responsabile dell’elaborazione di tutti i dati della rete, compresi i saldi dei conti, le transazioni e così via. Beacon Chain diventa il motore della produzione di blocchi; i validatori di proof-of-stake saranno responsabili dell’elaborazione della validità di tutte le transazioni e della proposta di blocchi. Allo stesso tempo, il nuovo sistema conserverà l’intero storico delle transazioni del vecchio Ethereum (ETH).
Le “reti di prova”
Per garantire una transizione senza problemi al consenso proof-of-stake (PoS), gli sviluppatori del nucleo di Ethereum (ETH) hanno attivato The Merge in una serie di reti di prova pubbliche e chiuse. Dal dicembre 2021, gli appassionati di Ethereum (ETH) hanno emulato le specifiche di The Merge nelle testnet appositamente create Kintsugi e Kiln per testare la transizione di Ethereum (ETH) alla proof of stake. Nel primo trimestre del 2022, hanno permesso agli sviluppatori di individuare i problemi di sincronizzazione e di apportare gli ultimi ritocchi alla base di codice post-fusione. Inoltre, gli sviluppatori hanno provato un nuovissimo meccanismo di “shadow fork” come nel test di The Merge. Durante questi mesi del 2022 il Merge è stato implementato su altre reti pubbliche, Ropsten e Sepolia e Goerli, l’ultima testnet a completare con successo il processo alle 1:45 UTC dell’11 agoston 2022.
La cronologia
Ecco la cronologia delle tappe più importanti del percorso di Ethereum verso la fusione:
- 30 giugno 2015: Ethereum (ETH) viene lanciato nella mainnet su un consenso proof-of-work;
- secondo trimestre 2019: gli sviluppatori di Ethereum (ETH) propongono Casper come implementazione di alto livello di come la blockchain possa migrare verso la proof of stake (PoS);
- inizio marzo 2020: Vitalik Buterin, con i suoi coautori, rilascia GASPER, un’implementazione più avanzata di Beacon Chain;
- 20 novembre 2020: Lancio del contratto di deposito di Ethereum 2.0 con una puntata minima di 32 ETH; gli eterei iniziano a immettere liquidità per le puntate;
- 1 dicembre 2020: Beacon Chain viene lanciata come rete parallela alla mainnet di Ethereum (ETH); 28 ottobre 2021: Beacon Chain subisce l’aggiornamento di Altair; il prezzo di ETH raggiunge i massimi storici;
- 1° trimestre 2022: Ethereum (ETH) implementa The Merge nelle testnet Kintsugi e Kiln, “shadow fork” attivate in sordina;
- giugno-luglio 2022: Ethereum (ETH) Merge attivato nelle testnet pubbliche Ropsten e Sepolia;
- 11 agosto 2022: Ethereum (ETH) Merge attivato nella testnet pubblica Goerli

Precisioni della Ethereum Foundation
La Ethereum Foundation ha puntualizzato che l’unico obiettivo del Merge è introdurre un sistema di consenso Proof-of-Stake, che ridurrà i consumi del network di oltre il 99%; molti investitori recentemente hanno acquistato Ether in vista del Merge,con l’idea errata che questo update avrebbe reso le transazioni più veloci. Un altro grande equivoco molto diffuso nella community è la paura che, in seguito al Merge, gli utenti saranno liberi di prelevare gli ETH attualmente in staking all’interno della Beacon Chain e venderli, facendo così crollare il prezzo. In realtà, la funzione di prelievo sarà aggiunta soltanto con l’aggiornamento successivo, noto come “Shanghai:” In altre parole, gli asset rimarranno bloccati e illiquidi per almeno altri 6-12 mesi. Un ulteriore dettaglio che non tutti conoscono è il fatto che il passaggio da PoW a PoS dovrebbe avvenire senza alcuna soluzione di continuità: la rete non andrà offline e non vi sarà alcun disservizio per gli utenti.
Ethereum dopo il Merge
La prossima tappa è chiamata Shardling e sarà molto importante per il ridimensionamento della rete Ethereum. Esso è il processo con cui un database viene suddiviso orizzontalmente per ripartire il carico. È un concetto comune in informatica. Nel contesto di Ethereum, ridurrà la congestione della rete e aumenterà il numero di transazioni al secondo creando nuove catene, dette “shard”. Cosa cambia? Anziché far svolgere tutte le operazioni su un unico blockchain, le catene di frammenti diffondono queste operazioni su 64 nuove catene. Dunque, diventa molto più facile dal punto di vista hardware eseguire un nodo Ethereum giacché esistono molti meno dati che devono essere memorizzati su una macchina. Aggiungendo questo fattore ai vantaggi del PoS rispetto al PoW, più veloce e meno inquinante. Ethereum 2.0 potrà quindi ottenere fino a 100.000 transazioni al secondo. Lo shardling secondo la Fondazione Ethereum, renderà le blockchain di livello 2 ancora più accessibili. Ridurrà inoltre il costo dei rollup o delle transazioni in bundle e renderà più semplice per gli utenti gestire i nodi che proteggono la rete Ethereum.
La maggior parte delle reti PoS ha un piccolo set di validatori e il sistema risulta essere più centralizzato e con una minore sicurezza della rete. Ethereum 2.0 richiederà 16.384 validatori e al completamento del procedimento, la blockchain risulterà molto più decentralizzata e sicura. Ethereum Foundation sta anche istituendo un team di sicurezza dedicato. Lo staking su Ethereum 2.0 sarà piuttosto semplice. Ci sarà un limite minimo di 32 ETH obbligatori per partecipare allo staking, e i validatori dovranno operare un nodo validatore. Il nodo non avrà bisogno di macchinari specifici e potrà essere configurato su un computer o un laptop comune. Ma i validatori dovranno restare sempre collegati online per non subire lievi penalità.

Evoluzione futura
In occasione della conferenza annuale della comunità Ethereum (ETHCC), la quale si è svolta il 21 luglio a Parigi, Il cofondatore di Ethereum [ETH] Vitalik Buterin nel descrivere gli effetti a lungo e a breve termine del Merge ha dichiarato che dopo il merge “il protocollo sarà completo al 55% in termini di evoluzione complessiva della rete Ethereum” e ha informato il pubblico che, dopo l’integrazione, Ethereum subirà ulteriori aggiornamenti che egli definisce “surge”, “verge”, “purge” e “splurge”.
The Surge è il processo di shardling, già descritto. The Verge introdurrà “client senza stato” e “alberi di Verkle”, una sorta di prova matematica. Grazie a questi progressi tecnologici, gli utenti non avranno bisogno di conservare molti dati sui loro computer per funzionare come validatori della rete. I validatori in una rete proof-of-stake autenticano e verificano le transazioni utilizzando ETH bloccati o “staked”. Per snellire l’archiviazione e ridurre il traffico di rete, il Purge aiuterà a eliminare i dati vecchi. Dopo i precedenti aggiornamenti, ci sarà uno Splurge che consisterà in diversi piccoli aggiornamenti e perfezionamenti per garantire operazioni di rete senza interruzioni. Vitalik ha inoltre affermato che realizzare questi obiettivi decentralizzati è difficile a causa della complessità della rete e della sua rapida evoluzione. Tuttavia, ha affermato, “questi aggiornamenti della rete sono stati previsti da tempo da tutte le parti”.