Riprendiamo il viaggio con Giacomo Zucco nella comprensione e semplificazione dei contenuti relativi al Bitcoin. Nel quarto appuntamento con i lettori di Decripto.org l’esperto spiega quali sono i principali modi di acquistare Bitcoin soffermandosi sull’attività di mining: sono spiegati peculiarità e limiti, in termini di efficienza, privacy e sicurezza.
Acquistare Bitcoin è un po’ come acquistare dell’oro fisico. Per acquisirlo, o siamo dei minatori e scendiamo in miniera con il nostro carrello prendendolo dalle viscere della terra, o setacciando lo estraiamo dalle acque di un fiume. Oppure dobbiamo comprarlo da chi già ce l’ha, che a sua volta lo avrà estratto o comprato da qualcun altro. Allo stesso modo, possiamo estrarre Bitcoin dal protocollo, tramite un’attività detta mining, come l’estrazione mineraria. La quale attività, se prima poteva essere alla portata di tutti, al momento del lancio nel 2009, oggi per un utente semplice è diventata proibitiva. Richiede strumenti tecnologici sempre più sofisticati, specializzati, al punto che non basta più il nostro computer. Se non possiamo normalmente estrarre Bitcoin dalle viscere del protocollo, dobbiamo comprarlo da qualcuno che ce l’ha già.
I tre modi di acquistare Bitcoin
Il primo è ricorrere a mercati centralizzati con custodia. Noi prendiamo ad esempio i nostri euro, li inviamo tramite bonifico a un’entità esterna, legale, che detiene il denaro per noi, e chi vuole vendere Bitcoin li prende e usando il protocollo li invia allo stesso ente centrale, il quale diventa custode dei nostri euro e dei suoi Bitcoin: ci permette di incrociare facilmente, in modo molto efficiente, la domanda e l’offerta. Troviamo poi il prezzo giusto per effettuare lo scambio all’interno della piattaforma centralizzata custode. Il compratore quindi ritira i suoi Bitcoin usando il protocollo sul suo portafoglio digitale; il venditore ritira i suoi euro su un bonifico, sul suo normale conto corrente.
Il problema di questi mercati centralizzati e custodi è che, sebbene siano molto efficienti, permettendo prezzi molto buoni e buona velocità di interazione, sono completamente normati, regolati, e quindi molto negativi per la privacy. In particolare ci costringono a dare via un certo numero di informazioni riservate sulla nostra situazione finanziaria, che spesso vengono rilasciate pubblicamente per un qualche tipo di fuga di notizie, con conseguente rischio di aggressione, ricatto o rapimento.
Il secondo tipo di servizi sono mercati sempre centralizzati ma senza custodia, nei quali si incrocia domanda e offerta, ma accadrà questo: io darò i miei euro con bonifico direttamente al venditore sul suo conto, senza passare dall’intermediario, e lui manderà direttamente a me i Bitcoin. Questa soluzione permette una privacy e sicurezza migliori, a scapito dell’efficienza, un po’, e dei costi che sono maggiori.
La terza possibilità è quella di sistemi decentralizzati completamente, nella quale non esiste nemmeno una parte centrale che mette insieme domanda e offerta. Si tratta di sistemi più complicati da usare. Tuttavia, è possibile imparare a farlo, anche per una comune persona. Per chi fosse interessato ad un approccio ancora più decentralizzato è possibile fare mining a casa. Ma attraverso strumenti informatici abbastanza specializzati e costosi.