La borsa di criptovalute FTX, fallita, ha lanciato un portale per le richieste di risarcimento dei clienti, che è rimasto attivo per circa un’ora prima di andare offline per motivi sconosciuti.
Subito off line
Molti utenti dei social media hanno riferito che il portale per le richieste di risarcimento di FTX è entrato in funzione l’11 luglio, offrendo ai clienti della borsa criptovaluta fallita che avevano conti presso FTX, FTX US, Blockfolio, FTX EU, FTX Japan e Liquid l’opportunità di accedere alle informazioni sui loro conti e di presentare richieste di risarcimento da prendere in considerazione nell’ambito della procedura di ristrutturazione dell’azienda. Secondo la pagina Kroll di FTX, gli utenti hanno tempo fino al 29 settembre per presentare le richieste. Prima di andare offline, il portale delle richieste di indennizzo ha specificato cche gli utenti avrebbero potuto accedere ai saldi dei loro conti a partire dall’11 novembre 2022, giorno in cui FTX ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti. Gli utenti hanno ancora la possibilità di presentare una prova di credito attraverso il modulo clienti online di Kroll e per posta. La procedura fallimentare è in corso nel Delaware, mentre il primo processo penale a carico dell’ex amministratore delegato di FTX, Sam Bankman-Fried, per accuse di frode dovrebbe iniziare a ottobre.
La procedura
Il portale è online all’indirizzo https://claims.ftx.com/. Una volta inserito l’url nel browser, compare questa schermata che vi chiede di accedere con le proprie credenziali di FTX:

La prima cosa da fare è selezionare la piattaforma verso la quale si vuole fare il claim, ovvero ftx . com. Chi ha claim verso FTX EU dovrebbe essere già riuscito a portare a termine la procedura con il portale dedicato, aperto mesi fa. In seguito, ci si deve loggare con le credenziali usate su FTX, inclusa l’autenticazione a 2 fattori (se attiva).

KYC e verifica identità
In seguito al login, viene chiesto di verificarsi nuovamente, per accertarsi che l’utente loggato sia effettivamente il creditore e non qualcuno che gli ha rubato le credenziali. Verrà eseguito un classico KYC: è necessario munirsi del documento d’identità. La procedura è guidata e semplice.
Revisione del proprio credito
A seguire, si viene rimandati sul sito di Kroll (lo studio legale che gestisce il Ch.11) per verificare:
- Il proprio bilancio il giorno di apertura della procedura di Bancarotta (17 Novembre 2022)
- Lo storico delle transazioni eseguite
Controllate che tutto torni: se è così non dovete fare nulla.
In alternativa, c’è una procedura guidata per inserire i valori corretti, che devono essere corredati da prove (screenshot sono ideali). Una cosa importante: il rimborso, stando a quanto attualmente detto da FTX, verrà eseguito in crypto. In altre parole, se si deteneva Bitcoin su FTX si riceveranno BTC, non il loro controvalore in dollari di Novembre, cosa sicuramente positiva visto l’andamento del mercato in questi ultimi mesi.