Sviluppi nella vicenda dell’ormai fallito exchange di criptovalute FTX. Durante una udienza nell’ambito della procedura per bancarotta si sensi del Chapter 11 tenutasi il 2 marzo i debitori hanno presentato un documento, il quale ha evidenziato l’entità delle carenze riscontrate nei conti bancari fiat e nei portafogli di asset digitali collegati agli exchange FTX.com e FTX.US. In particolare è emerso che l’ormai defunta società fondata da Sam Bankman Fried detiene solo 1 Bitcoin a fronte dei 1.591 che deve ai clienti. In totale, è stato rivelato che l’exchange deve 8,7 miliardi di dollari ai clienti, principalmente distribuiti tra contanti e attività in stablecoin, ma anche Ethereum, Solana e centinaia di altri token che gli utenti erano precedentemente autorizzati a negoziare su FTX.com e FTX US.

La ricostruzione degli asset di FTX
Il documento afferma che sono stati identificati beni per un valore di 2,2 miliardi di dollari, con solo 694 milioni di dollari in valute altamente liquide come fiat, stablecoin, BTC o ETH. I prestiti netti di Alameda Research, sono pari a 9,3 miliardi di dollari. Secondo la documentazione, “oggi è stato scoperto un totale di 191 milioni di dollari di attività nei conti collegati alla borsa FTX.US, oltre a 28 milioni di dollari di crediti verso i clienti e 155 milioni di dollari di crediti verso parti correlate” Inoltre essa ha fornito un aggiornamento sulle attività liquide detenute dal gruppo, che sono passate da 5,5 a 6,1 miliardi di dollari dall’ultimo rapporto di gennaio. L’aumento è dovuto principalmente all’aggiornamento dei prezzi degli asset digitali, ma il gruppo ha anche recuperato 202 milioni di dollari detenuti presso Alameda, 125 milioni di dollari in stablecoin e 57 milioni di dollari in varie criptovalute detenute presso le filiali. Non sono state conteggiate le azioni Robinhood di SBF, per un valore dichiarato di 450 milioni di dollari, e l’investimento di FTX in Anthropic, per un valore dichiarato di 530 milioni di dollari, oltre a numerose proprietà che SBF avrebbe posseduto alle Bahamas.
La reazione dell’attuale CEO di FTX
L’attuale CEO di FTX John J. Ray III promette di continuare a divulgare le informazioni pubblicamente. Sebbene lil documento dei debitori sottolinei che le informazioni presentate sono preliminari e non devono essere utilizzate per alcuno scopo, Ray, che ricopre anche la posizione di chief restructuring officer per il gruppo di debitori di FTX, ha sottolineato l’importanza di condividere gli ultimi sviluppi.
“È stato necessario uno sforzo enorme per arrivare a questo punto” ha dichiarato Ray in un comunicato stampa. Gli asset delle borse erano molto mescolati e i loro libri e registri sono incompleti e, in molti casi, del tutto assenti” e ha continuato affermando che ritiene “fondamentale offrire trasparenza alle parti interessate divulgando queste informazioni pubblicamente in questo momento piuttosto che aspettare di poterle confermare con certezza”.