Con un po’ di anticipo, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha deciso di rinviare le richieste di ETF spot su Bitcoin di WisdomTree, Valkyrie e Invesco: “La Commissione ritiene che un periodo di tempo più lungo sia appropriato […] per considerare la modifica della regola proposta e le questioni che essa solleva”.
Rinvio prevedibile
A seguito di questa decisione non sorprendente, la SEC ha 45 giorni di tempo per valutare ulteriormente le richieste di ETF spot sul Bitcoin interessate, posticipando la scadenza almeno al 17 ottobre. Una volta raggiunta la scadenza, la SEC può decidere di rinviare nuovamente la sua decisione, se lo desidera, o addirittura una terza volta. Qualunque cosa accada, la scadenza finale per ciascuna delle richieste di ETF a pronti su Bitcoin è fissata tra gennaio 2024 per 21Shares & Ark e marzo per tutti gli altri. L’autorità di regolamentazione statunitense deve ancora pronunciarsi sulle richieste di Bitwise, VanEck, Fidelity e soprattutto BlackRock, il più grande gestore patrimoniale con un impressionante record di 575 ETF approvati a fronte di un solo rifiuto. Secondo il calendario iniziale, la SEC avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta sabato 2 settembre. La recente vittoria di Grayscale contro la SEC aveva in qualche modo risollevato il morale della comunità crittografica, che vede in una potenziale approvazione dell’ETF sul Bitcoin cash un fattore scatenante della prossima corsa al rialzo, che dovrebbe essere incoraggiata anche dall’imminente halving dell’aprile 2024. Gli ETF sono infatti una via d’accesso per gli investitori istituzionali e l’arrivo di ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti avvicinerebbe il mondo delle criptovalute a quello della finanza tradizionale.
Già in calo del 4% nelle ultime 24 ore, il prezzo del Bitcoin non ha reagito in modo particolare alla notizia.
La decisione sul caso Grayscale, conseguenze
La vittoria di Grayscale è importante perché costringerà la SEC a consolidare ulteriormente i suoi casi per giustificare i suoi rifiuti, mentre finora l’autorità di regolamentazione si accontentava di respingere le domande “con un gesto della mano“. Uno dei giudici del caso Grayscale ha sottolineato le incongruenze all’interno della stessa SEC, che ha rifiutato la richiesta del fondo crittografico pur avendo già autorizzato numerosi ETF Bitcoin future con le stesse caratteristiche. Il giudice ha addirittura definito la decisione “arbitraria e capricciosa”. A questo proposito, va notato che l’autorità di regolamentazione dovrà riconsiderare la domanda di Grayscale e dovrà quindi fornire argomentazioni serie se vuole prendere nuovamente posizione sul rifiuto, soprattutto perché i giudici della Corte d’appello si sono pronunciati contro di essa.
Anche Coinbase, che è stato designato come partner finanziario per molte richieste di ETF, ha beneficiato dell’annuncio della vittoria di Grayscale, con il prezzo dell’azione BASE che ha guadagnato il 16% nelle ore successive.