Sarà Liz Truss il 78° Primo Ministro del Regno Unito, la terza donna dopo Margaret Thatcher e Theresa May. Non appena verranno ratificate le dimissioni di Boris Johnson inizierà ufficialmente il suo mandato. Il dato più interessante riguarda la sua apertura nei confronti delle criptovalute. Inizia una nuova era per il mondo delle cripto?
Liz Truss è stata nominata ufficialmente poche ore fa come nuovo Primo Ministro del Regno Unito. Il quarto consecutivo appartenente al Partito Conservatore. Proprio durante la campagna elettorale ha manifestato la sua profonda ammirazione, ed ispirazione, per Margaret Thatcher. Come la “Iron Lady”, anche Lizz Truss è una conservatrice liberale che strizza l’occhio allo stato minimo e con profonda avversione per le tasse. Questi presupposti non sono però sufficienti ad indicare la via per una nuova era cripto-friendly. Gli indizi possiamo tuttavia scovarli nel suo account twitter. Il problema dell’inflazione ed il caro-vita sempre più in crescita saranno combattuti con l’ausilio delle criptovalute?
“Non” gaelotto fu quel tweet della Truss…
Correva l’anno 2018, fine del mese di Gennaio, e tra le varie proposte trussiane per un’economia più libera venne fuori un suo apprezzamento per le criptovalute. La sua propensione per il libero mercato l’aveva naturalmente avvicinata alla criptoeconomia, ma quel tweet cadde come foglia morta. Solo durante le elezioni è stato ripescato dal mare del web e ha ridato entusiasmo a chi temeva che un governo di destra avrebbe potuto imporre nuove limitazioni. Il tweet, riportato di seguito in foto, recita < Dovremmo accogliere le #criptovalute in modo tale da non limitarne il potenziale. Promuovere le aree di libera impresa rimuovendo le regolamentazioni che limitano la prosperità >. Chissà che la sua formazione filosofica non la porti, nuovamente, a ragionare sull’incredibile potenziale ancora inespresso dalle criptovalute..

Introduzione della tecnologia blockchain in UK?
Per compiere un balzo concreto verso il futuro, occorrerebbe anche implementare la tecnologia blockchain. Non sarebbe affatto strano però che con la neo-premier Elizabeth Truss si possa vedere una mossa in tal senso. Infatti, durante un dibattito pubblico avvenuto nel 2020, poco dopo la Brexit, fece una felice uscita a riguardo. Rispondendo ad una domanda sulle aspettative che aveva negli accordi con gli USA aggiunse che: < Vorremmo raggiungere un accordo sulla digitalizzazione dei dati a livello globale, sottoscrivendo flussi di dati con i mezzi offerti dalla tecnologia blockchain e con le intelligenze artificiali, assicurandoci insieme agli Stati Uniti una posizione da apripista e leader nel mondo, così da poter condividere queste nuove opportunità economiche > .
Prospettive per il futuro
La preoccupante crescita dell’inflazione sta rendendo sempre più inutile l’accumulo di contanti così come gli investimenti tradizionali. Non è un caso se molti miliardari hanno scelto di proteggere il proprio patrimonio comprando delle criptovalute. L’arrivo sul fronte britannico di un leader lungimirante in ottica cripto può portare ad avere un opzione simile per quanto riguarda l’economia interna. Da sempre, e ancor di più dopo la Brexit, l’Inghilterra possiede una posizione da stato sovrano che consentirebbe di pensare ad una criptovaluta di stato. D’altronde, l’ex Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak nonchè rivale della Truss, proprio un anno fa propose un’operazione del genere. Digitalizzazione e Deregolamentazione sono invece due dei concetti chiave che possiamo aspettarci dall’operato di Liz Truss dei prossimi mesi. Pertanto, confidiamo che questi temi siano presi sempre più in considerazione anche dagli altri Paesi. La spinta potrebbe sopraggiungere una volta toccato con mano il beneficio che ne trarrebbe, eventualmente, il Regno Unito.