Diversi exchange di criptovalute, che operano nel business centre “Moscow-City” (un quartiere d’affari situato nella città di Mosca all’interno del quartiere Presnenskij, a circa 4,5 km in linea d’aria dalla Piazza Rossa) forniscono servizi per trasferimenti anonimi all’estero, anche verso la Gran Bretagna. Lo afferma in un rapporto la filiale russa Transparency International, un’organizzazione, che opera in oltre 100 Paesi per porre fine all’ingiustizia della corruzione.
Gli exchange
Secondo il report, 21 società di criptovalute si trovano nella città di Mosca. 14 di esse sono broker over-the-counter, locuzione inglese, la quale identifica il complesso dei contratti finanziari conclusi mediante negoziazione diretta fra le controparti al di fuori di un mercato borsistico ufficiale. Essi scambiano rubli in contanti per USDT. Otto piattaforme scambiano le stablecoin in sterline britanniche con la possibilità di ricevere contanti a Londra. Tra queste ultime c’è la borsa di criptovalute Suex, che nel settembre 2021 è stata oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti a causa di collegamenti con sviluppatori di ransomware.

Nonostante il sito web di Suex sia stato disattivato, gli operatori della chat Telegram della società stanno ancora conducendo operazioni di scambio, secondo i ricercatori di Trasparency Interntional, i quali sono riusciti a ottenere gli indirizzi dei portafogli di tre degli otto exchange di criptovalute che effettuano trasferimenti in Gran Bretagna: Pridechange, Alfa.exchange e 24ExPay. Dopo averli analizzati essi hanno scoperto che dal momento della creazione fino al 14 dicembre 2022, una media di 420.000-470.000 dollari è passata attraverso un indirizzo ogni mese.
Transparency International ha sottolineato di aver valutato solo i portafogli con USDT nella rete Tron, poiché gli indirizzi ricevuti in Ethereum avevano un saldo pari a zero o quasi. Secondo lo strumento di analisi Elliptic, circa il 21% dei pagamenti Pridechange in uscita è andato a indirizzi associati a sanzioni statunitensi.
Nessun controllo
“Quando abbiamo analizzato i trasferimenti di fondi, ognuno di essi aveva importi superiori a 15.000 dollari ed era facile per gli exchange consegnare quel denaro in contanti nel Regno Unito lo stesso giorno” hanno affermato gli operatori della organizzazione che lotta contro la corruzione nel mondo, i quali hanno interagito nelle chat Telegram degli exchange. “Nel processo di comunicazione”- raccontano-” nessuno di essi ha mai chiesto l’identificazione del passaporto o in qualsiasi altro modo ha chiesto di verificare la nostra identità. L’unica cosa che è necessario fornire è una foto di una qualsiasi banconota con un numero di serie, che è utilizzato come token e la banconota dovrà essere mostrata a un corriere quando si riceveranno i contanti. Alcuni exchange possono anche chiedere una descrizione dell’abbigliamento del destinatario”.
Russia: esploso il mercato nero delle criptovalute
“Il fatto che i clienti possano inviare denaro in modo anonimo fuori dal Paese con così poca sorveglianza lascia il sistema finanziario aperto allo sfruttamento da parte di criminali e funzionari corrotti che cercano di riciclare i loro guadagni”, si legge nel rapporto. Nel marzo 2022, dopo il divieto di effettuare operazioni di cambio nella Federazione Russa, è diventato più attivo il mercato “nero” delle criptovalute. Il fatturato dei cambiavalute di “Moscow-City” è aumentato di almeno cinque volte dall’inizio della guerra su larga scala in Ucraina. Allo stesso tempo, i guadagni medi sulle transazioni sono aumentati dallo 0,1% ad almeno l’1%. Secondo Chainalysis, diverse decine di società di criptovalute di “Moscow-City” sono legate al riciclaggio di denaro da parte dei criminali informatici. Nel febbraio 2023, Sber ha registrato volumi record di trasferimenti illegali di attività su portafogli di criptovalute straniere utilizzando gli scambi di bitcoin russi.