Venerdì 24 marzo 2023 le azioni di Deutsche Bank sono scese di oltre il 10% , dopo un’improvvisa impennata del costo dell’assicurazione contro i credit-default swap (CDS) della società di investimento bancario. In particolare, i CDS della banca, che rappresentano un’assicurazione per i suoi obbligazionisti contro un potenziale default, sono saliti al livello più alto dall’inizio del 2019, determinando il crollo del prezzo delle azioni di Deutsche Bank, mentre il contagio bancario è continuato a diffondersi. I mercati valutano una probabilità di default del 31% per i sub-bond di DB e del 16% per i titoli senior di DB”.

Le reazioni
Per smorzare le preoccupazioni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva dichiarato all’inizio della settimana: “Deutsche Bank è molto redditizia, non c’è motivo di preoccuparsi”, ma finora il mercato dei CDS sembra non essere d’accordo. L’analista finanziario, autore e senior business editor del quotidiano tedesco Die Welt, Holger Zschaepitz, ha osservato che “la sventura bancaria è tornata in Europa”. Le azioni della Deutsche Bank sono crollate a causa del riaffiorare delle preoccupazioni per le banche europee, con l’ultima ondata di stress che arriva pochi giorni dopo il salvataggio del Credit Suisse. Zschaepitz ha aggiunto: “Le banche sono tra i grandi sconfitti in Europa. Dallo scoppio della crisi bancaria all’inizio di marzo, sia Commerzbank che Deutsche Bank hanno perso più della media, rispettivamente -21% e -19,8%.

Gli investitori sono preoccupati
Sui mercati le quotazioni di tutti i titoli bancari sono crolla con i pesi massimi europei Deutsche Bank e UBS, che hanno registrato le maggiori perdite. Gli investitori temono che i governi e le banche centrali non abbiano ancora messo sotto controllo il maggiore shock subito dal settore dopo la crisi finanziaria globale del 2008. Gli alert dei mercati finanziari sono sotto stress: l‘euro è crollato rispetto al dollaro, i tassi delle obbligazioni sono crollati e il prezzo delle assicurazioni contro i fallimenti bancari è salito alle stelle. Ciò è avvenuto nonostante i tentativi dei funzionari di tutto il mondo di tranquillizzare gli investitori. I quali erano in attesa di capire fino a che punto le autorità statunitensi si sarebbero spinte per sostenere l’industria bancaria del loro Paese, in particolare gli istituti di credito regionali in difficoltà, quando in Europa si sono verificati ulteriori cali dei prezzi. Giovedì il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha dichiarato che il Dipartimento del Tesoro e le autorità di regolamentazione bancaria sono disposti a offrire ampie garanzie sui depositi, analogamente a quanto fatto per la Silicon Valley Bank (SVB) e la Signature Bank, che sono crollate.
Bitcoin ai Massimi
Il mezzo al caos del sistema bancario c’è da registrare la recente impennata della pressione d’acquisto del Bitcoin (BTC), il quale ha attirato un significativo afflusso di capitali, dando all’asset uno slancio verso l’alto e innalzando il suo rango tra i prodotti d’investimento. In questa linea, la capitalizzazione di mercato del Bitcoin ha raggiunto i 524,14 miliardi di dollari, rendendolo l’11° asset più alto a livello globale per capitalizzazione di mercato, secondo i dati recuperati da Company Market Cap il 24 marzo. Ciò pone il Bitcoin a un solo punto di distanza dal rientro nella top ten degli asset di maggior valore, attualmente occupata dal produttore di veicoli elettrici Tesla (NASDAQ: TSLA), con un market cap di 602,09 miliardi di dollari.

L’ultimo afflusso di capitali ha anche spinto la criptovaluta inaugurale a superare giganti della finanza tradizionale come la piattaforma di pagamento Visa (NYSE: V), che ora si trova al 15° posto con una capitalizzazione di mercato di 460,16 miliardi di dollari, e il gigante bancario JPMorgan Chase (NYSE: JPM), che si trova al 21° posto con una capitalizzazione di 365,24 miliardi di dollari.

Cambio di paradigma?
Un rapporto Finbold del 21 marzo ha evidenziato la performance del Bitcoin sulla scia della crisi del settore bancario, indicando che le cinque principali banche statunitensi hanno perso una capitalizzazione di mercato cumulativa di 108,92 miliardi di dollari nel 2023, mentre il Bitcoin ha aggiunto 219,86 miliardi di dollari al suo market cap nello stesso periodo. La crisi del settore bancario è stata ulteriormente sottolineata dal crollo di istituti di credito di alto profilo come Silvergate Bank, Silicon Valley Bank e Signature Bank, mentre il gigante bancario svizzero Credit Suisse è stato venduto a UBS dopo aver avuto problemi. La crescita del Bitcoin in mezzo alla crisi della finanza tradizionale ha portato i sostenitori a credere che ci sia un cambiamento di paradigma che potrebbe rafforzare il suo status di bene rifugio. Inizialmente attribuito alla possibilità di un rallentamento del rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, il Bitcoin ha continuato a guadagnare nonostante l’istituto abbia aumentato i tassi per la nona volta consecutiva. Commentando la situazione, Peter Schiff, scettico sul Bitcoin e CEO di Euro Pacific Asset Management, ritiene che la situazione attuale sia paragonabile alla crisi del 2008 e l’ha descritta come un “sequel” che sarà peggiore.