Il Coinswap è un protocollo che permette agli utenti di scambiare le proprie monete:
- in privato;
- direttamente;
- nel modo più sicuro possibile.
L’idea iniziale di CoinSwap fu formulata nel 2013 da Greg Maxwell sul forum Bitcointalk e può essere definta la naturale evoluzione di Coinjoin.
Egli aveva intenzione di creare un protocollo di scambio di criptovaluta che potesse essere applicato a Bitcoin senza la necessità di alterare il suo protocollo attuale.
Nonostante l’enorme utilità di questa idea solo nel 2020 Chris Belcher, ha presentato la prima implementazione tecnica di questo sistema.
Come funziona
L’algoritmo che viene impiegato per creare questi indirizzi di firma è l’ECDSA-2P.
Esso crea indirizzi di firma 2 di 2 simili in apparenza a quelli di firma singola.
Due utenti, che nelle loro rispettive blockchain hanno intenzione di scambiarsi criptovalute:
- firmano in modo crittografico la transazione;
- una volta conclusa, tale operazione, nessuno può modificarla senza il consenso dell’altro;
- lo scambio si perfeziona senza una terza parte esterna che svolga il ruolo di intermediario.
Dopo che avviene la disposizione dei fondi in un indirizzo multi-firma 2 di 2, esso viene suddiviso in ben 6 fasi differenti tra di loro.
In questo modo stabilire una relazione tra le parti in causa diventa molto complicato garantendo sicurezza e privacy agli utenti interessati.
L’importanza di JoinMarket
Nel funzionamento di CoinSwap, e molto importante un’altra creazione di Belcher, JoinMarket.
L’idea è creare per essa un mercato della liquidità che garantisca
- un maggiore livello di usabilità;
- privacy;
- anonimato al risultato finale delle operazioni.
Chiunque può avviare un CoinSwap senza dover prima stipulare un accordo con un’altra persona.
Effettua solo la richiesta e il mercato della liquidità risponde alla richiesta offrendo uno scambio o scambi a favore dell’importo che il richiedente desidera modificare.
FRANCESCO BASSO