
Le autorità sudcoreane hanno recentemente effettuato il primo arresto nell’indagine in corso su Terra/Luna e nello specifico si tratta del capo degli affari generali di TerraForm Labs, Yoo Mo.
Questo è stato il primo vero arresto dopo che la squadra investigativa congiunta della Procura del distretto meridionale di Seoul ha emesso un mandato d’arresto contro Do Kwon e altri cinque manager di TerraForm Labs, fra cui appunto Yoo Mo, per le accuse di violazioni della legge sul trasferimento di capitali all’estero.
Subito dopo l’emissione del mandato d’arresto, il ministero degli Affari esteri della Corea del Sud aveva chiesto il sequestro del passaporto di Do Kwon.
Il tribunale di Seul rilascia Yoo
I pubblici ministeri della Corea del Sud hanno subito un duro colpo dal tribunale distrettuale di Seoul che ha, di fatto, respinto la loro richiesta di incarcerazione per il dirigente di Terraform Labs. Il tribunale non ha riconosciuto il pericolo di fuga, ma Yoo Mo comunque non potrà lasciare il Paese.
Chi è Yoo Mo
Yoo è stato descritto come il capo del team aziendale di Terraform Labs e i pubblici ministeri ne chiedevano l’arresto per le presunte violazioni del Capital Market Act, nonché per frode e violazione della fiducia finanziaria. I pubblici ministeri hanno affermato che Yoo gestiva un BOT in grado di manipolare i prezzi delle cryptovalute, dell’universo Terra-Luna, creando “false transazioni” progettate ad-hoc per indurre in inganno i trader e farli entrare a mercato.

Yoo liberato: le motivazioni
Giovedì un giudice sudcoreano ha annullato il mandato di arresto per il dirigente di TerraForm Labs, complicando la repressione delle autorità nei confronti della società che ha subito il fallimento dell’ecosistema di stablecoin Terra.
L’ufficio del procuratore del distretto meridionale di Seoul ha arrestato uno dei manager ricercati; Yoo, infatti, era il capo degli affari generali di Terra presso i TerraForm Labs. Quell’arresto era solo provvisorio, ma in Corea del Sud un mandato deve essere confermato entro 48 ore dall’arresto o la persona deve essere rilasciata.
Per questo motivo il giudice che sovrintende il caso ha respinto la richiesta dell’accusa, dichiarando: “È difficile vedere la necessità e il significato dell’arresto”. Come ulteriore attenuante, Yoo era tornato spontaneamente in Corea del Sud, dal quartier generale di TerraForm di Singapore, su richiesta degli investigatori.
Yoo avendo anche la famiglia in Corea del Sud, non sarebbe stato considerato dal giudice a rischio di fuga.

Yoo libero, ma continua la caccia a Do Kwon
Nel frattempo, il Ministero degli Affari Esteri ha annunciato di non essere stato in grado di notificare a Kwon l’avviso di restituzione del passaporto, poiché non è stato in grado di stabilire dove risieda. Tuttavia, il 5 ottobre il ministero ha spiegato che se Kwon non consegnerà il suo passaporto entro 14 giorni, lo stesso verrà “automaticamente invalidato”.
Kwon ha risposto provocatoriamente sui social media e ha affermato di “camminare per le strade senza paura di essere arrestato, nonostante un tentativo politicizzato di portarlo davanti ai tribunali sudcoreani”, ha ribadito inoltre la sua innocenza e ha negato le notizie secondo cui le autorità hanno congelato 56,2 miliardi di won (39,6 milioni di dollari) dei suoi asset di criptovalute.
Nel frattempo il co-fondatore di Terraform, Daniel Shin, questo mese dovrà affrontare le domande di un comitato dell’Assemblea nazionale.