La storia di oggi riguarda un nostro lettore che ci ha contattato e raccontato la sua storia: un clamoroso furto di Nft e le discutibili policy di OpenSea, quello che è considerato il più sicuro marketplace di Nft al mondo. Il nostro lettore, che chiameremo Marco, un giorno ha ricevuto la notifica della ricezione, un airdrop si dice in gergo, di un Nft in regalo. Il nostro Marco, non è uno sprovveduto, è un imprenditore con fortissime skill nel web 3. Inizia così le sue ricerche su questo Nft in regalo e tutto sembra legittimo. Sito, social, team, tutto credibile così firma la transazione su MetaMask e accetta l’Nft.
Questo è stato il suo unico errore, non aver verificato lo smart contract che regolava quella transizione. Avrebbe letto, proprio lì, nero su bianco, perché questa è la blockchain, che quell’Nft avrebbe concesso il prelievo di altri due Nft, che si chiamano ”If we used her’‘ e ‘‘Such a shame’‘ della collezione ”The Currency ” dell’artista Damien Hirst. E nel wallet di Marco c’erano proprio quei due Nft lì, che un secondo dopo la firma, vengono prelevati. Danno quasi 40mila euro.
Marco immediatamente capisce che è stato raggirato, prova a bloccare i suoi preziosi Nft, ma ormai è tardi. Ma dove sono finiti? Essendo scritti in blockchain non si possono nascondere in cantina. Così, dalle transazioni, si ricostruisce che quei due Nft sono stati trasferiti e immediatamente venduti su altri due market place, LooksRare e X2y2, ad altri utenti.
Chi ha comprato questi Nft rubati ha pagato un prezzo inferiore alle quotazioni, credendo di aver fatto un affare, si è ritrovato con nulla in mano perché, nel frattempo, Marco ha contattato Open Sea che ha bloccato i due Nft rubati. Non si potranno più vendere o comprare finché saranno nella black list di Open Sea, un altro aspetto che introduce la blockchain e la tracciabilità perenne.
La situazione è in stallo da alcune settimane, ma nonostante i tentativi del legittimo proprietario di rientrare in possesso dei suoi beni, le cose non sono cambiate. Anzi, le cose sono anche peggiorate, perché OpenSea ha deciso di bloccare anche tutti gli altri Nft in possesso di Marco, azzerandogli di fatto il wallet.
Ma questi furti non riguardano solo la collezione degli Nft di Marco, ma anche i famosissimi Bored Ape, la collezione di Nft più preziosa del mondo. In questo momento sono centinaia gli Nft bloccati dal market place perché uno dei precedenti proprietari ha segnalato loro un furto o attività sospetta. Il valore attuale di questi Nft (che è crollato negli ultimi mesi) è comunque di circa 20 milioni di dollari. In realtà le collezioni coinvolte sono di più, almeno 5 delle 10 più vendute collezioni di Open Sea. Qui trovate un’analisi approfondita degli Nft blacklistati, dati che OpenSea non fornisce pubblicamente.
Insomma su OpenSea c’è un grande dibattito. Uno dei principali problemi è che alcuni Nft blacklistati su OpenSea possano essere rivenduti su altri marketplace così c’è qualcuno che ironizza su Twitter:
Il problema però è serio, perché, forse proprio per evitare che si creino questi strani giri di soldi e finte denunce, OpenSea tende a non sbloccare più gli Nft segnalati come oggetto di furto. E questo è sicuramente un problema serio, sia perché la decentralizzazione è una cosa molto diversa dall’essere così tanto in controllo di un marketplace e sia perché questi problemi, sulla blockchain, potrebbero riproporsi in altri ambiti.