Eccoci alla seconda parte della notra guida anti-scam nella quale cercheremo di elencare le principali caratteristiche e mancanze di un progetto crypto che dovrebbero farvi sorgere immediatamente dei dubbi riguardo alla legittimitá dello stesso.
Va precisato che l’investigazione degli spunti qui proposti non garantisce l’assoluta certezza né del fatto che un progetto sia scam, né del fatto che non lo sia. Le indicazioni qui proposte mirano ad indirizzare l’utente verso un approcio consapevole allo studio delle opportunitá a lui proposte, tramite l’istituzione di una routine di studio che faciliti, perlomeno, l’evasione di truffe non complesse.
Purtroppo é risaputo che molti partecipanti del mondo crypto sono mossi dall’aviditá, dai “soldi facili” o comunque non hanno le competenze necessarie per valutare a pieno la legittimitá, le potenzialitá e altri aspetti di una startup web3. Tuttavia, ció non puó essere una scusante di fronte a palesi casi di frode.
Tra i valori fondanti di decripto.org non c’é soltanto quello di aiutare la giustizia nello smascherare i vari scam o “mettere in cattiva luce” il marcio in quest’industria. Il nostro principale obbiettivo é quello di educare le persone riguardo a questa nuova tecnologia e promuoverne le innovazioni che possono portare ad un mondo piú onesto ed equo.
Andiamo adesso a dare un’occhiata a tutti quegli aspetti che dovrebbero far drizzare le orecchie quando riscontrati durante l’analisi di un progetto.
Whitepaper incompleto, inesistente o lacunoso
La prima cosa da osservare nell’analisi di un progetto crypto é senza dubbio il whitepaper. Ma cos’é un whitepaper? Esso é la pietra fondante del progetto stesso, ovvero un documento che racchiude tutti i dettagli fondamentali (obbiettivi, tecnologia, team, roadmap, tokenomics, etc.). Volendo tradurlo nel suo equivalente del mondo finanziario, é un prospetto informativo. Sostanzialmente, una guida su come la moneta funziona e a cosa serve.
Un whitepaper crypto generalmente contiene almeno: l’ideazione del progetto a partire dall’identificazione di un problema, la soluzione proposta attraverso la spiegazione del come attuarla, una tokenomics, le bio del team e una roadmap. Qualora si dovesse incappare in un whitepaper mancante di anche solo uno dei succitati elementi, cio’ va considerato come una red flag. Ancor di piú nel caso in cui tale documento sia mancante: vorrebbe dire che quello che ci viene proposto e’ letteralmente basato sul nulla.
Altri casi che devono allarmare l’utente comprendono: whitepaper mal scritti, con evidenti errori grammaticali, poco curati o troppo corti/insensatamente lunghi.
Team anonimo o non raggiungibile
Talvolta i dettagli sul team possono anche non essere incorporati nel whitepaper, ma devono comunque essere disponibili sul sito di presentazione o facilmente ottenibili.
Riguardo a questo punto, peró, va detto che l’anonimita’ puo’ essere considerata una tradizione nel mondo crypto (vedasi l’ancora anonimo creatore di Bitcoin celato sotto lo pseudonimo Satoshi Nakamoto). Una prova di fiducia per coloro che volessero restare anonimi puó essere la pubblicazione open source del codice usato su Github. In questo modo non solo si dá prova di essere veramente al lavoro su qualcosa, ma si condivide anche dell’importante conoscenza che potrá essere implemetata e migliorata da coloro che verranno. Nonostante ció, il settore si é molto evoluto negli ultimi dieci anni e tutti i maggiori progetti crypto possiedono team qualificati, competenti ma sopratutto noti.
Se non é in alcun modo possibile ottenere informazioni sul team e, allo stesso tempo, vengono fatte grandi promesse di rivoluzione e soldi, forse é meglio farsi da parte e aspettare di vedere se, e come, il progetto mantiene gli obbiettivi promessi. Stessa cosa vale per team non raggiungibili. Nessun team, seppur oberato di lavoro, si asterrá mai completamente da un raggiungimento da parte della propria community.
Marketing pressante o spudorato
I team seri investono piú nel personale e nella tecnologia che nel marketing. Con questo non si sta dicendo che promuovere il proprio progetto sia sempre sinonimo di scam, ma che ci sono diversi modi per farlo.
Per capire quando il marketing é esagerato, vanno anche analizzate le piattaforme usate per la diffusione.
Una strategia tipica dei crypto-truffatori é quella di optare per campagne di raggiungimento di massa: costante presenza di ads in social media come TikTok o Instagram, utilizzo di influencer di dubbia competenza ma dal grande seguito e altri tipi di promozione off-line. Questo sistema permette di arrivare ad un immenso numero di persone velocemente e, puntando sui grandi numeri, di raccogliere soldi altrettando velocemente.
Tutti sappiamo che bot e falsi like/account/follower sono ormai un vero e proprio mercato nero per i social media. Un’accorgimento veloce per capire quando sono implementate queste campagne di mass marketing é quello di confrontare il numero di follower con quello di reazioni ai vari post/tweet. Se una pagina con decine di migliaia di iscritti fatica a racimolare reazioni a ció che viene pubblicato, allora il trucco é svelato.
Nel caso in cui si ritenga che la promozione fatta sia pesante, eccessiva o faccia claim decisamente fuori portata, meglio continuare le proprie ricerche e approfondire la questione.
Promesse di soldi facili o apprezzamenti garantiti
Putroppo i soldi facili non sono mai esistiti, e chiunque cerchi di convincervi diversamente sta provando a truffarvi. Tra tutte, questa e’ sicuramente la piu’ palese delle red flag e, se riscontrata, girate i tacchi e andatevene velocemente. Dubitate sempre di influencer, guru ma anche di amici e parenti che, purtroppo, ogni tanto si presentano con questo tipo di proposte. D’altronde se veramente fossero guadagni cosi facili, perche’ venire a dirvelo e non chiedervi i soldi invece per investire di piu?
Con questo si conclude la seconda parte di questa guida anti-scam. Piccolo spolier, il prossimo e ultimo capitolo trattera’ precauzioni e consigli utili per riconoscere pattern e comportamenti sospetti da evitare per non essere truffati.