Nell’ultimo mese abbiamo avuto la possibilità, grazie ad un’attenta analisi e presenza nei gruppi Telegram “sospetti”, di seguire, dalla sua nascita alla sua morte, un classico schema piramidale che usa USDT su rete Tron per i pagamenti.
Come abbiamo avuto modo di osservare in precedenti analisi, la blockchain di Tron è la preferita dei cripto-truffatori, progetti come Uefa, Blackfort o FVP la utilizzano o utilizzavano per incassare, distribuire e spostare i fondi.
Volt Trade: cos’era e come funzionava
Al contrario di altri schemi truffaldini, Volt Trade, il nostro caso studio, non ci prova nemmeno a spacciare la truffa con qualche use case. Il progetto infatti, tranne qualche fumoso riferimento alle energie rinnovabili, nasce esclusivamente come schema piramidale che garantisce una rendita e dei ricchi bonus per gli utenti invitati fino al quinto livello.

La piattaforma prende vita il 28 febbraio 2023 ed in pochi giorni la community italiana cresce fino a toccare quota 250 utenti e leggendo le chat il ragionamento è sempre lo stesso, provare ad essere i primi ad entrare in un Ponzi sperando che duri abbastanza da avere un profitto. Purtroppo però il “sogno” si trasforma in incubo in sole due settimane, il 14 marzo infatti la piattaforma annuncia la chiusura chiudendo il sito e scappando con il malloppo.
Follow the money
Il nostro mantra, come per ogni inchiesta, è sempre “follow the money”, perché grazie alla tecnologia blockchain, ogni transazione è trasparente e disponibile al pubblico. In questo caso più che per le dimensioni del progetto, che come vedremo era relativamente piccolo, è interessante seguire i soldi per vedere e capire il funzionamento di uno schema Ponzi da manuale. A questo link potete trovare l’analisi dei wallet, completa e navigabile: link.
Partiamo quindi dai depositi, entrando sulla piattaforma dal sito volt-trade.com (ormai defunto) ed effettuato il login, era possibile depositare i proprio USDT su rete Tron per caricare il proprio account. Grazie alla collaborazione di diversi utenti siamo riusciti a ricostruire l’intera rosa di indirizzi utilizzati per i depositi, in totale undici:
- TWFoSFJjWcixpnRD4TXioW8ce6D5Uem8JP
- TDkcPEZ5GqCNi7ZkSDwdQHYDy7vgXuyP5m
- TH3cRpGTeUB6Cg4uW4XHzBwHFxt6nPR7iU
- TY6BphcfnQ9yz2x8jsAwxQq2UTQFAqy1cN
- TVPQXizLa1hN2yDs4T1tXr4eHk31hiatfr
- TH3cRpGTeUB6Cg4uW4XHzBwHFxt6nPR7iU
- TQMRbdT8jTCouqa6jvjkjVKEyyNSsaJ728
- TNXD51qDtsnvVNwQij3G1kA4m5piWv8dNn,
- TE3Yaa5on25zWSozwaHqTbf4qgK6Zegb5c
- TCzi7FV8KfzJrZHxMm5Gj96DR9fsoxLATb
- TA67tJtJr6P3FD9vCWquvs6qS5cAjgHEpL

Una volta avuti disponibili gli indirizzi di depositi ci è bastato vedere il numero di transazioni effettuate in entrata per stimare il numero di utenti coinvolti in questa truffa: secondo le nostre stime circa 1000/1200, con un deposito medio di 100 USDT.
Successivamente abbiamo notato come gli indirizzi dei depositi spostavano i fondi su altri due address che però avevano caratteristiche differenti.
- TECeSgdd1hd6LtaUJat2Voq66ftS1WTUSj: come anche confermato da un utente, era l’indirizzo utilizzato per pagare le rendite agli iscritti. Osserviamo infatti che ha circa 54000 USDT sia in entrata (da soli 11 indirizzi) che in uscita (su 528 address).
- TAQCDogQ8sq78pKj7iaEZuKntTTc9aTrLj: indirizzo di incasso degli scammer. Al momento della chiusura del sito il wallet conteneva 44600USDT che ha poi spostato verso un altro indirizzo, TAVP48VpDszxnMXDBBCUNrPP5xGStdbj94, l’ultimo wallet personale riconducibile ai truffatori dietro Volt Trade. Da questo portafoglio (che preleva anche 20.000€ da un hot wallet riconducibile a Binance) i fondi vengono spostati su indirizzi con migliaia di transazioni e milioni di dollari movimentati, probabilmente appartenenti ad exchange esotici utilizzati per il riciclo del denaro proveniente dagli scam.

Riepilogo e considerazioni finali
Lo scam nasce a fine febbraio su vari gruppi Telegram noti per promuovere questo tipo di iniziative e il 28 dello stesso mese apre al pubblico permettendo i depositi. Le community dei gruppi in cui viene sponsorizzato si trovano principalmente in Italia ed in Turchia come possiamo vedere, sia cercando banalmente “Volt Trade” su Telegram, che analizzando gli exchange di deposito dei prelievi, in molti casi infatti troviamo Paribu, un noto exchange turco.
In due settimane la truffa raccoglie 98 472 USDT da circa 1000/1200 utenti spostando tutto su due indirizzi.
Dal primo wallet vengono pagati i “premi” a chi ha contribuito a diffondere il Ponzi facendo entrare nuovi utenti, in totale si tratta di 528 indirizzi che ricevono la “rendita” (su 1000/1200 utenti paganti).
Il resto dei fondi, 44 600 USDT, vengono spostati su un indirizzo di incasso degli scammer che poi li ripulisce con varie transazioni.

Da questa analisi notiamo l’estrema semplicità con cui un Ponzi nasce, raccoglie quasi 100 000 USDT e sparisce nell’indifferenza totale. La maggior parte degli utenti è infatti consapevole di star finanziando un’iniziativa truffaldina ma la speranza di un guadagno, alla spalle di altri “investitori”, è troppo alta.