
In seguito alle segnalazioni di alcuni nostri lettori, oggi parleremo di CMG media capital group, l’ennesimo schema ponzi mascherato da un’app apparentemente lecita.
Cosa è CMG?
CMG Media Capital Group è una società nata a Pechino nel 2009 che fa da intermediario tra i grandi marketplace, come Amazon e Ebay, e i compratori. O almeno così è come molti dei promotori la presentavano. E sì, non è una spiegazione molto chiara.
In sostanza, i grandi dell’e-commerce attraverso collaborazioni con questa piattaforma ricevevano aiuto dalla stessa nell’evasione degli ordini, secondo modalità non meglio specificate. In seguito a questo aiuto la società avrebbe trattenuto circa 10% del valore dell’ordine – secondo alcune versioni- e una percentuale da destinare ai collaboratori.
Come funzionava CMG?
Dopo la registrazione tramite referral link sul sito web della società, dallo stesso si doveva scaricare la relativa app. Una volta nell’app, a seguito di un versamento di almeno 100 USDT, si diventava dei “dipendenti” di rango VIP 1 di CMG. Da questo momento si sarebbe dovuta svolgere una mansione specifica per poter essere ricompensati. Dall’app, infatti, era possibile vedere il numero di ordini in pending e quindi da evadere, tramite un semplice click di conferma. In seguito alla conferma, l’ordine sarebbe stato evaso e il dipendente avrebbe guadagnato 4 USDT.

Sostanzialmente, il processo era facilissimo, non veniva richiesta nessun genere di verifica ma semplicemente un click su un bottone.
Per salire di rango e poter di conseguenza evadere un maggior numero di ordini al giorno, era necessario fare ulteriori pagamenti: 300USDT per il VIP2, 1000 USDT per il VIP3, …. .
Negli ultimi giorni alcuni promotori parlavano anche della possibilità di aprire uffici in tutta Italia.
Se qualcuno avesse voluto candidarsi, e quindi aprire il proprio ufficio in una città italiana, avrebbe dovuto versare una caparra di $50’000 dollari. Se fosse stato scartato durante le selezioni la caparra sarebbe stata interamente restituita.
La struttura
Come molte piattaforme di cui abbiamo già parlato, assieme alla mansione appena descritta, per aumentare i guadagni c’era la possibilità di fare rete.
Ovvero, più persone facevi registrare alla piattaforma maggiori sarebbero stati i bonus a cui avresti avuto accesso.

A differenza di molte piattaforme simili, questa era promossa specialmente offline. Infatti, su internet attualmente non si trova quasi nulla sulle reti create e i promotori. Tuttavia, sono numerose le prove di persone che presentevano la piattaforma durante eventi fisici più o meno affollati in numerosi ristoranti.

Il fatto che si parlasse di questa piattaforma quasi esclusivamente offline non significa certo che le persone coinvolte siano poche. Anzi, l’unico canale telegram pubblico conta allo stato attuale quasi 80’000 utenti.
Se in molti schemi ponzi sarebbe virtualmente semplice risalire ai fautori della truffa risalendo dalle basi della piramide fino alla cima, in questo caso le cose sono diverse.
Sembra che molte persone cadute in questa truffa non siano state contatte direttamente da qualcuno, ma anzi, loro stesse si sono candidate per questo lavoro.
Infatti, alcuni sono incappati in annunci di lavoro su Linkedin o su Subito, altri sono stati i destinatari di queste offerte anche tramite normali SMS. Il contenuto dell’offerta era lo stesso per tutti, un lavoro part-time ben retribuito e semplice da svolgere.
Al momento, di questi annunci, sui principali portali di ricerca di lavoro, non sembra essercene più traccia.
I segnali della truffa
Sono molti gli indizi che potevano far presagire si trattasse di una truffa.
Innanzitutto, la società è praticamente inesistente su internet, nonostante millantasse collaborazioni con colossi dell’e-commerce e fatturati molto importanti.
Dal registro delle imprese del UK si evince che la società in questione ha avviato la sua attività nel Luglio di quest’anno, e non nel 2009. Inoltre, sempre nei documenti ufficiali il titolare risulta essere un certo Mr. Par Andreas Tingstrom, svedese.

In secondo luogo, è davvero difficile pensare a come sia possibile guadagnare una somma fissa all’evasione dell’ordine, indipendentemente dal valore dello stesso. Come è altrettanto duro da comprendere il compito di dover premere un solo bottone per evadere un ordine.
Come detto, CMG millantava collaborazioni con giganti del commercio on-line, nello specifico con: Alibaba, Amazon, Ebay e Walmart. Queste dichiarazioni erano affiancate anche alla presentazione di alcuni certificati di collaborazione.
I certificati in questione sono evidentemente falsi. Di fatti, si tratta di grafiche facilmente scaricabili da internet da poi poter modificare a proprio piacimento.

La piattaforma non ha ancora chiuso
Nel momento in cui scrivo quest’articolo la piattaforma è ancora raggiungibile e utilizzabile. Tuttavia molti utenti hanno segnalato un blocco dei prelievi. A seguito dell’annuncio di un importante accordo con Amazon, molti utenti si sono trovati numerosi ordini da “dover evadere”. Ma nel momento in cui viene data la conferma viene richiesto l’invio di ulteriore denaro, per poter così spedire l’ordine e in seguito prelevare.
Suggeriamo a tutti le persone coinvolte di non inviare altri soldi a questi soggetti. È molto probabile che dopo un primo versamento ve ne chiedano nuovamente un altro, e poi un altro ancora e così via. Evento che già ci è stato segnalato.
Inoltre, abbiamo anche diverse segnalazioni di persone che alla richiesta di avere indietro quanto investito sono state minacciate.
Se avete informazioni che ritenete importanti non esitate a contattarci al seguente indirizzo mail: [email protected]
Abbiamo anche aperto un canale telegram per le persone coinvolte.