Martedì 3 ottobre 2023 il giudice federale Annalisa Torres ha negato il permesso alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti di appellarsi alla sua recente decisione riguardante Ripple Labs, una sentenza che è stata vista come una grande sconfitta per l’autorità di regolamentazione nel suo sforzo di controllare i mercati delle criptovalute.

I fatti
Nella sua decisione del 13 luglio, il giudice distrettuale Torres di Manhattan aveva stabilito che la vendita del token digitale XRP di Ripple sugli echange pubblici era conforme alle leggi federali sui titoli perché gli acquirenti non avevano una ragionevole aspettativa di profitto basata sugli sforzi di Ripple. La SEC aveva chiesto il permesso di appellarsi alle conclusioni di Torres sulle vendite “programmatiche” di XRP e su “altre distribuzioni” di XRP come mezzo di pagamento per i servizi, affermando che un appello sarebbe stato importante per un “gran numero” di cause. Ma il giudice non ha riscontrato alcun “motivo sostanziale di divergenza di opinioni” in merito alle sue conclusioni e non ha concordato sul fatto che un appello farebbe avanzare materialmente il caso verso una conclusione. Ha anche affermato che la sua decisione non è in conflitto con la sentenza del 31 luglio del giudice distrettuale statunitense Jed Rakoff di Manhattan, che ha affermato che la SEC aveva una “pretesa plausibile” che il token Terraform Labs USD fosse un titolo quando venduto in borsa. Torres ha detto che Rakoff ha preso in considerazione la mozione di Terraform per archiviare il caso della SEC e ha dovuto accettare tutte le ragionevoli deduzioni a favore dell’autorità di regolamentazione.
La causa
Nella sua causa del dicembre 2020, la SEC ha accusato Ripple di aver raccolto illegalmente più di 1,3 miliardi di dollari in un’offerta di titoli non registrata vendendo XRP. La SEC sostiene da tempo che molti asset digitali sono titoli, come le azioni e le obbligazioni, e che ha il potere di regolamentarli. Tra le altre cause intentate dalla SEC vi sono quelle contro Binance, la più grande piattaforma di criptovalute al mondo, e Coinbase (COIN.O), la più grande piattaforma di criptovalute statunitense. A luglio Torres aveva stabilito che solo alcune vendite di XRP violavano le leggi federali sui titoli.
I commenti
Qualunque sia l’esito del processo, la posizione della SEC e del suo direttore Gary Gensler è stata indebolita, secondo l’opinione dei commentatori economici americani. Al di là dei tribunali, crescono le critiche nei confronti dell’autorità di vigilanza finanziaria statunitense, accusata di aver deliberatamente minato il settore a causa della mancanza di chiarezza nelle norme applicabili alle criptovalute. Pochi giorni fa, infatti, il Congresso degli Stati Uniti ha avvertito Gary Gensler che le sue azioni avrebbero avuto “conseguenze durature” sulla reputazione della SEC. La conclusione dei commentatori è che la SEC sembra aver fallito nella sua guerra lampo contro il settore delle criptovalute, anche se il quadro normativo negli Stati Uniti è ancora poco chiaro