Le indagini sull’exchange di criptovlaute Bitzlato hanno permesso di scoprire che esso ha ricevuto un totale di asset del valore di 2,1 miliardi di euro (119.000 BTC). Il 46% di essi, per un valore di circa 1 miliardo di euro, provenivano da attività criminali, quindi fondi neri. Bitzlato permetteva la rapida conversione di varie criptovalute come bitcoin, ethereum, litecoin, bitcoin cash, dash, dogecoin e USDT in rubli russi. Gli Stati Uniti hanno arrestato Anatoly Legkodymov, cittadino russo residente in Cina che ha fondato la piattaforma di criptovalute Bitzlato. È accusato di riciclaggio di denaro e di contatti con la cybercriminalità russa.
Le indagini
Cryptanalysis ha scoperto che la maggior parte delle transazioni sospette è legata a entità sanzionate dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC), mentre altre sono legate a truffe informatiche, riciclaggio di denaro, ransomware e materiale pedopornografico. Ad esempio, le indagini hanno dimostrato che 1,5 milioni di transazioni in BTC sono state effettuate direttamente tra gli utenti di Bitzlato e l’Hydramarket, chiuso nell’aprile 2022. Questa piattaforma di scambio, disponibile sia in lingua russa che inglese, affittava server dedicati da una società di hosting in Francia. L’azione coordinata delle autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine dei diversi Paesi coinvolti ha portato alla chiusura della piattaforma, al sequestro delle attività finanziarie presenti e a ulteriori analisi tecniche.
L’operazione di polizia coordinata da Europol
Durante le prime fasi delle attività investigative, Europol ha facilitato lo scambio di informazioni, ha fornito supporto analitico collegando i dati disponibili a vari casi criminali all’interno e all’esterno dell’UE e ha sostenuto le indagini attraverso l’analisi di milioni di transazioni di criptovalute. Nella giornata d’azione, Europol ha dispiegato 13 dei suoi esperti sul posto (10 in Francia, 1 a Cipro, 1 in Spagna e 1 in Portogallo) e ha sostenuto l’invio di investigatori nazionali in altri Paesi che partecipavano alle attività operative. Europol ha supportato le autorità di polizia coinvolte con il coordinamento relativo all’analisi delle criptovalute, al controllo incrociato delle informazioni operative con i database di Europol e all’analisi operativa. Nell’operazionie sono state coinvolte le autorità di polizia di Cipro, Belgio, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Usa e le autorità giudiziaria di Usa, Francia e Stati Uniti.
Fino a questo momento sono state arrestate 5 persone. In particolare sono stati arrestati il fondatore del’exchange (negli Usa), l’amministratore delegato, il direttore finanziario e il direttore marketing (tutti in Spagna). Sono state eseguite 8 perquisizioni domiciliari (4 in Spagna, 1 a Cipro, 2 in Portogallo, 1 negli Stati Uniti) ed è stato effettuato il sequestro dell’infrastruttura digitale del servizio, per consentire ulteriori analisi e indagini. I sequestri includono portafogli di criptovalute per un valore di circa 18 milioni di euro, veicoli e apparecchiature elettroniche; oltre 100 conti presso altri exchange di criptovalute congelati, per un totale di 50 milioni di euro.
Al momento, oltre 3.500 indirizzi bitcoin e più di 1.000 dettagli di utenti Bitzlato hanno mostrato collegamenti con vari casi criminali segnalati nei sistemi di Europol. L’analisi di questi dati e di altri casi correlati dovrebbe dare il via a ulteriori attività investigative.