L’Arma dei Carabinieri sorprende tutti facendo diventare il loro calendario storico un NFT. Con questa operazione, si legge sul sito del lancio dell’iniziativa, il Calendario dell’Arma dei Carabinieri conferma la sua vocazione ad essere lo specchio di una contemporaneità in evoluzione attraverso un’azione forte anche sui nuovi mezzi di comunicazione. Il 28 ottobre, durante l’evento di lancio del Calendario, si è aperta ufficialmente l’asta per la vendita del primo Calendario dei Carabinieri in formato NFT. I successivi 9 esemplari sono ora in vendita a prezzo fisso, secondo la quotazione raggiunta da chi si è aggiudicato il primo NFT all’asta. Secondo gli organizzatori, invece, gli Nft sarebbero stati tutti venduti, ma on chain non c’è traccia. E allora che Nft è?
Tiratura limitata: solo 10 esemplari

Gli altri 9 NFT sono in vendita a 4500 euro l’uno, a cui bisogna aggiungere anche 360 euro dei costi di gestione per il servizio di vendita online di cui si sta usufruendo. E per ora sono invenduti.
L’NFT è animato con un effetto 3D. La stampa invece è impostata su 4 livelli di profondità che creano un effetto tridimensionale tale da rievocare l’effetto di movimento dell’NFT anche su carta. Verrà rilasciato agli acquirenti anche un certificato di autenticità dell’opera. L’iniziativa, a quanto dichiarato, è a scopo benefico. I 9 NFT del Calendario dei Carabinieri sono NFT Opensea, mintati su blockchain Ethereum, in vendita sulla piattaforma Charity Stars fino al 18 gennaio alle 18. Charity Stars ha deciso di occuparsi della vendita in euro invece che affidarla a Opensea perché una parte del ricavato andrà in beneficenza alla Struttura Complessa di Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Gli autori del progetto
Il Calendario dei Carabinieri viene realizzato dal 1928. Alcune edizioni infatti, sono molto ricercate in ambito collezionistico. Quella del 2023 è la novantesima edizione, visto che la pubblicazione era stata interrotta dal 1945 al 1949 a causa della guerra. Il progetto è firmato dall’agenzia Armando Testa, tenuta da Marco Testa, suo figlio. Ha dato il nome del padre all’agenzia per onorare la sua memoria negli anni. Armano Testa è stato senza dubbio un vero e proprio pioniere multitasking. Nel corso della sua vita ha esplorato tutti i linguaggi della modernità: dalla grafica, alla pubblicità, si è occupato anche di pittura, design, scrittura, architettura, televisione, cinema.

La stesura dei testi è stata affidata a Mario Tozzi. Nato a Roma il 13 dicembre 1959, è laureato in scienze geologiche ed è Primo Ricercatore presso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Oltre a essere l’autore di decine di pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali, è anche membro del Consiglio Scientifico del WWF ed è anche stato nominato Cavaliere della Repubblica. Attualmente scrive su La Stampa di Torino, su Qui Touring e su Le Frecce. Con una bella presentazione, disponibile sul sito dell’iniziativa, si può vedere l’animazione e leggere le storie presenti nel Calendario dei Carabinieri di questa edizione.
I 9 NFT sono rimasti invenduti

La vendita su Charity Stars si è conclusa il 18 gennaio alle 18. Il servizio di assistenza di Charity Stars ci ha risposto che i 9 NFT dei Carabinieri sono stati venduti. Per motivi di privacy non ha potuto dirci chi li ha comprati. Nel profilo Opensea dei Carabinieri, su Item activity, si può vedere come l’unico trasferimento fatto è stato di un NFT, cioè il primo, venduto all’asta a 4500 euro, come ben sappiamo. Questo trasferimento è stato tracciato su Etherscan. La transazione è stata effettuata il 23 novembre, ben 12 giorni dopo la fine dell’asta del primo NFT. Le transazioni degli altri 9 NFT venduti (almeno questo ci ha detto il servizio di assistenza) non sono ancora visibili sul profilo di Opensea, alla data della scrittura di questo articolo. Abbiamo contattato via email anche l’Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta.