Negli ultimi mesi, grazie alla quasi certa approvazione di un ETF spot lanciato da BlackRock, il più grosso fondo di investimenti al mondo, è cresciuta molto l’euforia intorno a Bitcoin, segnato da più di un anno di bear market che ha visto il prezzo crollare da 69.000$ a 15.000$.

Come spesso accade nel mondo crypto, una grande euforia intorno ad un evento genera una marea di token e progetti che ne riprendono il nome, cercando così di raccogliere liquidità (e spessissimo truffare) approfittando degli utenti meno esperti.
Cos’è un ETF spot?
Un ETF spot, è un tipo di fondo negoziato in borsa che mira a replicare le performance di un indice o di un asset sottostante in modo diretto, investendoci direttamente, senza l’utilizzo di contratti a termine. Il lancio di un ETF spot su Bitcoin significherebbe quindi un aumento di domanda da parte di enormi player della finanza tradizionale.
Cos’è $BTCETF?
La grande euforia intorno a Bitcoin e al suo ETF, come spesso succede, ha contribuito alla nascita di svariati token che ne riprendono il nome per sfruttare il boom di ricerche delle parole chiave.
Il token più pubblicizzato in queste settimane è però sicuramente $BTCETF, che si è “guadagnato” svariati articoli (a pagamento) su importanti e note testate di settore tra cui “Cryptonomist”, tra le più lette in lingua italiana.
Gli articoli usciti su Cryptonomist (link 1 – link 2 – link 3) sono però estremamente pericolosi, vengono infatti elencate previsioni super-ottimistiche sul prezzo omettendo tutti i possibili problemi e rischi che un token del genere potrebbe avere. Anche se in calce la testata se ne lava le mani, dicendo che è un articolo a pagamento e che non hanno testato la piattaforma.
Questo basta? No, moltissimi utenti che si approcciano per la prima volta a questo mondo non hanno le competenze per poter giudicare un progetto del genere e un articolo, seppure sponsorizzato, su una testata del genere da autorevolezza a progetti speculativi che mirano a raccogliere fondi proprio dagli utenti alle prime armi.
$BTCETF è quindi un token creato su rete Ethereum il 31 ottobre 2023, mentre il sito (btcetftoken.com) ha come data di registrazione del dominio il 26 ottobre 2023. Il team è ovviamente anonimo ma il sito è registrato dalla società Bitcoin ETF ltd con sede a Singapore (primo campanello d’allarme).

Si parla quindi di un progetto nato da nemmeno due settimane e su cui Cryptonomist pubblica previsioni di prezzo fino al 2030, prospettando una crescita del 2000%.
Il token al momento (13 novembre 2023) è ancora in pre-sale ad un prezzo di 0,005$ e con 500.000$ dollari raccolti. È anche già attivo un servizio di “staking” che promette rendimenti del 2000% annui (secondo campanello d’allarme). Il token ha poi un meccanismo di burning (che ne riduce il circolante aumentando, in teoria, il valore) che segue le performance del vero ETF.
Analisi on chain $BTCETF
Il token è stato creato dall’indirizzo 0xDd1F2861E95295eA691fdA2cc558833E1C6eecB2 ed ha come contratto l’address 0x3c87AAff27f1085B67cd742302939a50E2F2d406.
L’indirizzo che finanzia la creazione della moneta è però 0xC16157e00b1bFf1522C6F01246B4Fb621dA048d0, attualmente detentore di 30 Ether e 23.000 MATIC.
Questo indirizzo è direttamente collegato ad una rete di wallet utilizzati per trading di grosse cifre, tra i principali ci sono:
- 0x87d48aa20cb1b8d6972b1c94475161c8ad1334dd: direttamente collegato a 0xC1, è un grosso trader con circa 20 milioni di dollari movimentati e stretti contatti con Wintermute, grosso market maker del settore e coinvolto nel crash di FTX e Alameda Research.
- 0x64F993357ECc8d99A92C9bd374fbFe01967f7Df4: altro grosso indirizzo con al momento 122.000$ di vari token detenuti e quasi 1 milione di dollari di volume di trading.
Possiamo quindi affermare che $BTCETF è l’ennesimo token lanciato da grossi investitori che mira a raccogliere fondi tra gli utenti meno esperti tramite spam di articoli promozionali sui più svariati giornali di settore, proprio come Wall Street Memes.
Lo smart contract non presenta elementi di rischio, anche se al momento è un’informazione superflua, essendo il token non ancora detenuto dagli utenti.
Conclusioni
Come sempre vi invitiamo a fare moltissima attenzione a token di questo tipo. $BTCETF infatti non è in nessun modo legato a Bitcoin (si trova infatti sulla blockchain di Ethereum) o a BlackRock. Per il rispetto della roadmap (e quindi dell’ipotetica crescita del prezzo) dovete fidarvi totalmente del team (anonimo) dietro al progetto, essendo i dati che “innescano” il burning totalmente off-chain e quindi non garantiti dalla matematica e crittografia degli smart contract.
Il progetto ricorda moltissimo quello di Bitcoin BSC, presunto “successore” di Bitcoin pubblicizzato molto sulle testate specializzate (tra cui Cryptonomist) e da promotori di scam di professione, come “il Wadjet”. Dopo la pre-sale il token ha subito un crollo del prezzo molto simile ad un rug-pull.

È sconcertante notare come anche le più lette e note testate di settore non facciano niente per ripulire il mondo della blockchain da quei progetti che ne macchiano l’immagine. Oscurano invece tutte le vere innovazioni, per fare spazio ad articoli sponsorizzati di token meramente speculativi, senza nessuno use-case e lanciati da team anonimi con il solo scopo di raccogliere soldi da utenti meno esperti o, non si può escludere, riciclare denaro o finanziare attività illecite.