Blockdata, la società di market intelligence orientata ad investitori istituzionali come le banche specializzata nel settore cripto e blockchain ha monitorato gli investimenti in questo mercato dei più grandi gruppi bancari del mondo. Una prima indagine è stata effettuala nell’agosto del 2021, quando è stato evidenziato che il 55% delle prime 100 banche nel mondo per patrimonio gestito aveva operato investimenti in società operanti nel campo della tecnologia blockchain e/o delle valute digitali, direttamente o tramite società controllate.
Le banche che investono di più
Nel maggio del 2022 l’indagine è stata ripetuta per capire se il generalizzato crollo del prezzi delle criptovalute nei primi mesi dell’anno avesse influito sul volume degli investimenti delle banche monitorate in precedenza. A maggio del 2022, un totale di 61 banche (55 già presenti nel monitoraggio precedente + 6 nuovi investitori nel ciclo attuale) hanno investito almeno una volta in questo settore. Pertanto, la percentuale di banche, che continuano ad investire nell’ecosistema e il graduale ingresso di nuovi investitori indicano una prospettiva stabile e si prevede che nel prossimo futuro la partecipazione di questi soggetti agli investimenti nel settore aumenterà.
La banche che hanno investito nella blockchain
Nel periodo compreso tra l’agosto del 2021 e il maggio del 2022 le banche più attive in base al numero di investimenti effettuati in società blockchain sono stati KB Financial Group (8), United Overseas Bank (7), Citigroup (6), Goldman Sachs (5) e Commonwealth Bank of Australia (4). Questi numero tengono conto degli investimenti effettuati dalle organizzazioni di cui sopra, nonché dalle filiali e dai rami d’azienda. Nella maggior parte dei casi, non è stato possibile determinare l’ammontare degli investimenti di queste banche, poiché esse hanno partecipato a cicli di finanziamento con più o più investitori. È possibile, però, considerare l’importo totale dei finanziamenti dei round a cui hanno partecipato. Su questa base, gli investitori attivi nei maggiori round di finanziamento sono Morgan Stanley (1.100 milioni di dollari in 2 round), Goldman Sachs (698 milioni di dollari in 5 round), BNY Mellon (690 milioni di dollari in 3 round), Commonwealth Bank of Australia (421 milioni di dollari in 4 round) e Citigroup (215 milioni di dollari in 6 round).

Soluzioni di custodia
I fornitori di soluzioni e tecnologie di custodia sono i soggetti preferiti dalla banche, che investono nella blockchain. Dall’agosto del 2021 essi sono stati protagonisti di alcuni tra i più importanti round di finanziamento: NYDIG (1 miliardo di dollari), Fireblocks (550 milioni di dollari), Gemini (400 milioni di dollari) e Anchorage Digital (350 milioni di dollari). Ciò non sorprende in quanto il valore di mercato delle criptovalute è cresciuto fino a raggiungere i massimi storici nel novembre 2021, con conseguente aumento della domanda e della quantità di asset digitali detenuti dai fornitori di servizi di custodia. Dall’inizio del 2019, gli asset in custodia (AuC) sono cresciuti di un impressionante ~600%.
Infrastruttura Blockchain
L’investimento di Morgan Stanley in una società di servizi e infrastrutture blockchain, Figment, evidenzia l’importanza delle soluzioni di protocol staking, middleware e a livello applicativo nell’ecosistema Web3. Figment punta a potenziare l’ecosistema Web3 aumentando l’adozione delle blockchain Proof of Stake (PoS) (un meccanismo di consenso per le transazioni crittografiche e la creazione di nuovi blocchi). Talos, un altro fornitore emergente di asset digitali e infrastrutture di trading di criptovalute, ha attirato l’attenzione di Wells Fargo Strategic Capital, BNY Mellon e Citi Ventures. Talos è diventata particolarmente popolare tra le banche per i suoi piani di espansione del supporto dal trading centralizzato di criptovalute alle piattaforme di finanza decentralizzata (DeFi). Blockdaemon è un’altra società di infrastrutture blockchain focalizzata sulla gestione dei nodi e sul picchettamento che ha raccolto diversi round di finanziamento da Citi Ventures, che ha partecipato alla Serie C, e da J.P. Morgan Chase e Goldman Sachs che hanno investito nel loro round di Serie B.
La presenza delle banche e i loro investimenti in questo settore evidenziano il loro interesse per il continuo sviluppo di strumenti e servizi di infrastruttura blockchain necessari a supportare il crescente ecosistema delle criptovalute.