Con il fallimento di Silicon Valley Bank annunciato nella serata di venerdì la paura di un contagio globale si è diffusa nel comparto finanziario per tutto il weekend.
L’apertura delle borse lunedì mattina è stata, come previsto, disastrosa.
In Italia il FTSE MIB perde il 4% mentre UniCredit registra un’incredibile candela rossa segnando un -9% giornaliero. Non è andata meglio alle banche americane, i piccoli istituti di credito hanno registrato dei dump talmente grandi da aver costretto le autorità a bloccare gli scambi per eccesso di volatilità.
Tra gli istituti maggiormente colpiti ci sono:
– Bank of Hawaii: -42%
– First Republic Bank: -66%
– Western Alliance Bank Corp: -75%
In totale controtendenza con i titoli bancari le materie prime, classico bene rifugio in periodi di sfiducia, hanno performato egregiamente. L’oro ha registrato un +2.3%, l’argento +5.83% e il palladio +7.1%.
Per la prima volta in modo così marcato però, anche Bitcoin ha reagito, facendo vedere al mondo uno dei suoi use case principali: essere un bene rifugio non confiscabile e che non può fallire, proprio come l’oro. Non a caso negli anni si era guadagnato la nomea di “oro digitale”.
Nella giornata di lunedì, dall’apertura dei mercati tradizionali, bitcoin ha registrato una candela verde giornaliera come non se ne vedevano da anni, registrando un +15% (circa) in sole 24 ore, trascinandosi dietro tutto il comparto cripto che ha visto crescere la sua capitalizzazione di 100 miliardi in una sola giornata.
È bene precisare che la liquidazione di posizioni short, aperte dopo il depeg (già recuperato) di USDC hanno sicuramente aiutato ad ampliare questa crescita del prezzo. Di mezzo poi ci si è messa anche Binance che ha annunciato, con un tweet di CZ, la conversione di 1 miliardo di dollari dell’Industry Recovery Initiative (il fondo istituito da Binance per salvare i progetti cripto in crisi di liquidità) in BTC, BNB e ETH.
Che finalmente il mondo si sia accorto, con alle porte una possibile, ennesima, crisi globale, che solo Bitcoin è uno strumento di libertà finanziaria che non sottostà alle regole della finanza globale?
Nei prossimi giorni vedremo se questo lunedì 13 marzo segna l’inizio di una nuova era nei mercati finanziari o se è solo la speculazione di grandi investitori.